Casa dei Due Atri (VI, 29): dimora ercolanese, forse di proprietà di Herennia Tertia, che si apre al n. 29 lungo il cardo III. Le strette fauces, affiancate da una cucina (1) e da una cella ostiaria (2), immettono in un primo atrio, di tipo tetrastilo, su cui si affacciano un ambiente di soggiorno, forse una diaeta (3), il tablino (4) e un vano di disimpegno (5). Nel settore retrostante è ubicato un secondo atrio, caratteristica da cui è derivata la denominazione della domus, attorno al quale gravitano un’esedra (6), un oecus (7), un’apotheca (8), un triclinio (11) e due vani a destinazione funzionale (9-10). L’abitazione risale ad età sannitica e conobbe radicali rifacimenti in età tardo-augustea e nell’ambito del IV stile, probabilmente a seguito del terremoto. I pavimenti, in cementizio a base fittile decorati con inserti, sono riferibili all’impianto edilizio originario e alla fase decorativa di IV stile, documentata anche dalle pitture (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 378).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: atrio
Primo atrio: atrio accessibile direttamente dalle fauces, di tipo tetrastilo. L’ambiente è pavimentato da un cementizio a base fittile con inserti litici.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1939-1940
Area archeologica, Casa dei Due Atri (VI,29), primo atrio, cementizio a base fittile con inserti litici
Parte dell’ambiente: atrio
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo
Cementizio a base fittile con punteggiato di inserti irregolari (cm 1-3) di palombino.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 103a – inserti su cementizio |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) Il cementizio, ispezionabile solo in parte, si presenta in stato precario; si riscontano la disgregazione del legante e la presenza di muschi e di incrostazioni.
Condizione giuridica: proprietà Stato
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Guidobaldi, F. et alii 2014, in Mosaici antichi in Italia, Regione prima. Ercolano, Pisa-Roma, p. 380, tav. XXI, 359.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa dei Due Atri (VI,29), primo atrio, cementizio a base fittile con inserti litici, in TESS – scheda 18634 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18634), 2016
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18634