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Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
AMBIENTE: triclinioAmbiente G: vasto ambiente a pianta rettangolare con orientamento NE-SO, che aveva accesso a E dal cortile attraverso uno stretto corridoio (F). La planimetria del vano e la tipologia del tappeto musivo non lasciano dubbi sulla originaria funzione del vano come triclinio: era infatti presente un lastricato di formelle di marmo bianco in corrispondenza dei letti, mentre lo spazio centrale della sala era occupata da un tappeto musivo a tessere bianche e nere con motivo geometrico che rispettava lo spazio tricliniare. Nel IV secolo d.C. al centro del tappeto venne inserita un’iscrizione realizzata con alcune tessere asportate dal medesimo pavimento, la quale ha consentito di conoscere il proprietario della domus nella sua fase di vita più tarda: il senatore e vicarius Africae Gaudentius. Non sappiamo se al medesimo periodo debba essere attribuita anche la realizzazione della nicchia sulla parete di fondo del vano, la quale sembra dovesse contenere la statua dell’Antinoo Casali (CARIGNANI 2000). Dell’ambiente manca nell’edito una documentazione fotografica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1988
Regio II, domus di Gaudenzio, tessellato geometrico con iscrizione
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Campo inquadrato da una fascia di tessere nere e decorato con una composizione ortogonale di croci di anfore a fondo piatto intorno ad un quadrato concavo centrale, in colori contrastanti, tangenti (qui gli spazi di risulta caricati da un esagono irregolare a lati mistilinei) (var. DM 159a). Al centro del tappeto si colloca, entro una semplice tabella scorniciata, un’iscrizione dedicatoria (GAVDEN/TI / VIV[as]), inserita in un momento successivo alla redazione del pavimento (IV sec. d.C.) e realizzata con le stesse tessere del campo. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
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Parte dell’ambiente: spazio centrale
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Campo inquadrato da una fascia di tessere nere e decorato con una composizione ortogonale di croci di anfore a fondo piatto intorno ad un quadrato concavo centrale, in colori contrastanti, tangenti (qui gli spazi di risulta caricati da un esagono irregolare a lati mistilinei) (var. DM 159a). Al centro del tappeto si colloca, entro una semplice tabella scorniciata, un’iscrizione dedicatoria (GAVDEN/TI / VIV[as]), inserita in un momento successivo alla redazione del pavimento (IV sec. d.C.) e realizzata con le stesse tessere del campo. Manca nell’edito la documentazione fotografica.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
var. DM 159a – composizione ortogonale di croci di anfore a fondo piatto intorno ad un quadrato concavo centrale, in colori contrastanti, tangenti (qui gli spazi di risulta caricati da un esagono irregolare a lati mistilinei) |
Iscrizioni
Trascrizione | Lingua | Impaginazione | Andamento | Punteggiatura | Altezza (min-max) |
---|---|---|---|---|---|
GAVDEN/TI/ VIV[as] | latino | orizzontale | destrorso | nessuno | – (cm) |
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Lastre di marmo bianco. Manca la documentazione grafica e fotografica.
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo marmoreo)
Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ
Restauri antichi: Inserimento di una iscrizione nella parte centrale del tappeto, con tessere di riutilizzo.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Carignani, A./ Spinola, G. 1995, Mosaici e pavimenti marmorei dai recenti scavi sul Celio, in Atti del II Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 407-408, fig. 5.Carignani, A. 1993, Cent’anni dopo. Antiche scoperte e nuove interpretazioni dagli scavi all’Ospedale Militare del Celio, in Mélanges de l’Ecole française de Rome. Antiquité, Roma, pp. 709-746.Carignani, A. 2000, La domus di Gaudentius, in Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana, Catalogo della Mostra (Roma 2000-2001), Roma, pp. 152-155, figg. 4-5.Pavolini, C. et alii 1993, La topografia antica della sommità del Celio. Gli scavi dell’Ospedale Militare (1987-1992), in Mitteilungen des Deutschen Archaologischen Instituts (Roemische Abteilung), Mainz am Rhein, p. 473.Spinola, G. 1992, Il dominus Gaudentius e l’Antinoo Casali: alcuni aspetti della fine del paganesimo da una piccola domus sul Celio, in Mélanges de l’Ecole française de Rome. Antiquité, Roma, p. 962.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio II, domus di Gaudenzio, tessellato geometrico con iscrizione, in TESS – scheda 2729 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2729), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2729