scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4248
Pavimento in sectile e tessellato dal vano I’ della villa di Barcola – Barcola – Trieste  ( TS )

edificio residenziale/villa
La villa suburbana detta "della statua" venne scoperta casuamente alla fine del 1887, e fu sottoposta a scavo tra il 1888 e il 1891. Studi recenti propongono l’unificazione di due nuclei scavati in tempi diversi: la "Villa dellla statua" e la vicina "Villa della palestra e del ninfeo". Poichè non è più possibile accertare l’appartenenza dei due complessi ad un’unica struttura abitativa, qui li si considera tuttavia separatamente. La "villa della Statua" si compone di un nucleo centrale costituito dagli ambienti di servizio, da due piccoli impianti termali, da atrio e peristilio con vani annessi, cui si aggiungono l’area del giardino e le strutture prospicienti il mare. Non c’è accordo tra le fonti per quanto riguarda la cronologia della villa, visti anche l’impossibilità di una verifica diretta e lo stato a volte lacunoso della documentazione. Rispetto a Donderer – che colloca la prima fase edilizia individuabile in epoca tardo-repubblicana/augustea – F.Fontana anticipa la datazione all’ età tardo-repubblicana, situando il periodo di maggior sviluppo edilizio della villa tra l’età tiberiano-claudia e quella neroniana; intorno al 70 d.C. si colloca una ristrutturazione della villa che comportò anche una serie di ampliamenti. Dopo questo periodo la mancanza di dati certi rende difficile seguire la storia dell’edificio, anche se, stando ai ritrovamenti numismatici, si può ipotizzare che la villa rimase in uso fino in età tardo-antica. L’area venne edificata pochi anni dopo lo scavo, perciò le strutture superstiti e i mosaici lasciati in situ furono interrati e attualmente non sono visibili (Planimetria allegata da Ciliberto 2007, fig 3)

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

ambiente termale
L’ambiente, contraddistinto in pianta dalla lettera I’, si trova nel nucleo centrale della villa e andava a costituire, insieme ad altre due ambienti stanze, il complesso termale posto immediatamente a sud-ovest della cucina. Il vano I’ rappresentava probabilmente il tepidarium, forse anche con funzioni di apodyterium.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1888/1889

Pavimento in sectile e tessellato dal vano I’ della villa di Barcola

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

La bibliografia riporta la descrizione di tre diverse parti considerate partizioni di un unico pavimento: un frammento di opus sectile, un tessellato angolare con figura di delfino policromo, un tessellato nero con inserti marmorei. A causa delle condizioni in cui fu scavata questa parte della villa, non è possibile aggiungere informazioni più dettagliate, precisando i rapporti tra i primi due frammenti e il tessellato con inserti marmorei e ricostruendo l’articolazione complessiva del pavimento. Si sottolinea inoltre che mentre la Fontana considera il rivestimento del vano formato da tre zone diversamente decorate, Donderer riporta solo due di queste zone. L’immagine rivestimento è ripresa da Fontana 1993, pag. 278, fig. 5.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Letto di cementizio che poggia su uno strato più grossolano prodotto dall’impasto di mattoni sbriciolati, calce, sabbia e ciottoli di fiume, a sua volta posto sopra una sostruzione di rottami di laterizio, pietre e ciottoli entro cementizio.
Spessore: 10 cm

Unità decorative

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: bicromo

Tessellato figurato con fondo di tessere bianche e anforetta affiancata da due strigili laterali, in tessere nere e posti centralmente rispetto alla soglia.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Contenitori/vasistrigile
Referenza fotografica: L’immagine è ripresa da Fontana 1993, pag. 278, fig. 5

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo

L’unico frammento documentato è caratterizzato da quadrelli irregolari di marmo biancastro a vene nere e grigio scuro a vene bianche e presenta inoltre una cornice in tessellato con tessere che dal rosso digradano al bianco. Si tratta dell’unica parte del rivestimento musivo dell’ambiente che risulta documentato graficamente, seppure in modo contraddittorio: esistono infatti due disegni che riportano versioni leggermente diverse nell’orientamento del lacerto e nella disposizione dei singoli elementi; lo stesso Puschi ne dà d’altra parte due descrizioni diverse.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 102b – tessellato rustico di scaglie policrome
Referenza fotografica: Immagine ripresa da Ciliberto 2007. pag. 75. fig. 6

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: soglia – Conservato in: situ
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 85-86, n. 17, tav. 30.
Fontana, F. 1993, in La villa romana di Barcola. A proposito delle villae maritimae della regio X, Roma, pp. 82-86, nn. 3-4, figg. 5-6.
Puschi, A. 1890, Edificio romano scoperto a Barcola. Relazione degli scavi eseguiti per cura del Civico Museo di Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, p. 318.
Puschi, A. 1897, Edificio romano scoperto nella villa di Barcola: relazione degli scavi eseguiti per cura del Civico Museo d’Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, pp. 294 s..
Scrinari, V. 1951, in Tergeste, Roma-Spoleto, p. 122.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Pavimento in sectile e tessellato dal vano I’ della villa di Barcola, in TESS – scheda 4248 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4248), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4248

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Brugnolo, Gaia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca