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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4282
Tessellato dal peristilio U della villa di Barcola – Barcola – Trieste  ( TS )

edificio residenziale/villa
La villa suburbana detta "della statua" venne scoperta casuamente alla fine del 1887, e fu sottoposta a scavo tra il 1888 e il 1891. Studi recenti propongono l’unificazione di due nuclei scavati in tempi diversi: la "Villa dellla statua" e la vicina "Villa della palestra e del ninfeo". Poichè non è più possibile accertare l’appartenenza dei due complessi ad un’unica struttura abitativa, qui li si considera tuttavia separatamente. La "villa della Statua" si compone di un nucleo centrale costituito dagli ambienti di servizio, da due piccoli impianti termali, da atrio e peristilio con vani annessi, cui si aggiungono l’area del giardino e le strutture prospicienti il mare. Non c’è accordo tra le fonti per quanto riguarda la cronologia della villa, visti anche l’impossibilità di una verifica diretta e lo stato a volte lacunoso della documentazione. Rispetto a Donderer – che colloca la prima fase edilizia individuabile in epoca tardo-repubblicana/augustea – F.Fontana anticipa la datazione all’ età tardo-repubblicana, situando il periodo di maggior sviluppo edilizio della villa tra l’età tiberiano-claudia e quella neroniana; intorno al 70 d.C. si colloca una ristrutturazione della villa che comportò anche una serie di ampliamenti. Dopo questo periodo la mancanza di dati certi rende difficile seguire la storia dell’edificio, anche se, stando ai ritrovamenti numismatici, si può ipotizzare che la villa rimase in uso fino in età tardo-antica. L’area venne edificata pochi anni dopo lo scavo, perciò le strutture superstiti e i mosaici lasciati in situ furono interrati e attualmente non sono visibili (Planimetria allegata da Ciliberto 2007, fig 3)

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

AMBIENTE: corte colonnata
L’ambiente U, largo tra i 3.50 e i 3.75 metri, rappresentava il peristilio della villa; lungo il bordo dell’ambulacro vennero rinvenute le basi delle colonne, di cui erano rimasti un capitello dorico in calcare e numerosi rocchi in laterizio. Il piano del peristilio era circa 0.50 m al di sopra del livello degli ambienti collocati intorno all’area del giardino, situato a meridione. All’interno dell’area scoperta del peristilio, ma in posizione eccentrica rispetto all’asse dell’ambiente, si trovava la vasca "c". Le dimensioni originarie della vasca, che aveva le pareti in laterizio, dovevano essere maggiori di quelle riscontrate al momento della sua scoperta: la realizzazione del pavimento del peristilio ne aveva infatti obliterato una porzione. Dal riempimento della vasca proviene un denario di Nerone coniato nel 60/61 d.C: la moneta non può però costituire un termine di datazione post quem, poichè il materiale non venne catalogato a seconda del punto preciso di rinvenimento e non è quindi possibile stabilire se esso avvenne nella porzione della vasca sigillata sotto il pavimento del peristilio oppure nella parte scoperta. La sovrapposizione dell’ambulacro del portico alla vasca testimonia in ogni caso l’esistenza della fase costruttiva più antica della villa, collocata in età tardo-repubblicana.

Lunghezza: 23 m – Larghezza: 13 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1888/1889

Tessellato dal peristilio U della villa di Barcola

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il peristilio era decorato all’interno degli ambulacri da un tessellato monocromo bianco con bordo nero, interrotto in due punti da due soglie musive caratterizzate da una quadruplice cornice nera. Al centro del peristilio si trovava anche una vasca rivestita in tessellato.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Letto di cementizio che poggia su uno strato più grossolano prodotto dall’impasto di mattoni sbriciolati, calce, sabbia e ciottoli di fiume, a sua volta posto sopra una sostruzione di rottami di laterizio, pietre e ciottoli entro cementizio.
Spessore: 10 cm

Unità decorativeParte dell’ambiente: ambulacro
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Tessellato monocromo bianco con bordi neri della larghezza di 20 cm circa.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

Parte dell’ambiente: vasca
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento in tessellato monocromo nero. Il rivestimento è citato in Fontana 1993, ma viene catalogato solo da Donderer 1986.

BORDO
Elemento non presente
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

La soglia contraddistinta in pianta dalla lettera "f" presentava un rivestimento in tessellato monocromo bianco con quadruplice cornice nera.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

La soglia, aperta presumibilmente sul braccio settentrionale del peristilio U in posizione simmetrica rispetto a quella contraddistinta in pianta dalla lettera "f", presentava un rivestimento in tessellato monocromo bianco con quadruplice cornice nera. Il rivestimento, analogo a quello della soglia "f", viene citato dalla Fontana ma non catalogato.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ
Oggetto conservato: soglia – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Ciliberto, F. 2000, Considerazioni in margine ai mosaici della villa romana di Barcola: problemi di manodopera., in Atti del VI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Venezia, 20-23 gennaio 1999), Ravenna , p. 150; p. 155.
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, p. 88, n. 25; pp. 95-96, n. 37; p. 85, n. 15.
Fontana, F. 1993, in La villa romana di Barcola. A proposito delle villae maritimae della regio X, Roma, pp. 90-91, nn. 10-11.
Puschi, A. 1890, Edificio romano scoperto nella villa di Barcola. Relazione degli scavi eseguiti per cura del civico Museo di Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, p. 328.
Puschi, A. 1897, Edificio romano scoperto nella villa di Barcola. Relazione degli scavi eseguiti per cura del civico Museo di Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, pp. 286-287.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tessellato dal peristilio U della villa di Barcola, in TESS – scheda 4282 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4282), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4282

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Brugnolo, Gaia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca