![](https://tess.beniculturali.unipd.it/web/wp-content/plugins/lazy-load/images/1x1.trans.gif)
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
AMBIENTE: cubicolo
L’ambiente O si trovava lungo il braccio occidentale del peristilio U e si apriva direttamente sul corridoio panoramico LMNN’N”U’. Per quanto riguarda la sua destinazione d’uso, il Puschi non avanza ipotesi, mentre la Fontana parla di cubicolo.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Data: 1888/1889
Tess. a reticolato e denti di sega dal vano O della villa di Barcola
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tessellato tricromo con reticolato romboidale che caratterizza il vano e soglia decorata da file di denti di sega. Del rivestimento del vano e della soglia rimangono una serie di frammenti di dimensioni diverse. L’immagine rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 284, n. 25.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Tipo di preparazione: Letto di cementizio che poggia su uno strato più grossolano prodotto dall’impasto di mattoni sbriciolati, calce, sabbia e ciottoli di fiume, a sua volta posto sopra una sostruzione di rottami di laterizio, pietre e ciottoli entro cementizio.
Spessore: 10 cm
Unità decorative
![](https://tess.beniculturali.unipd.it/web/wp-content/plugins/lazy-load/images/1x1.trans.gif)
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo
Il campo del tessellato è costituito da uno pseudoemblema con reticolato romboidale disegnato da linee doppie di tessere bianche su un fondo monocromo di tessere nere. Il riquadro è incorniciato da una prima linea tripla di tessere bianche, da una fascia costituita da sette filari di tessere nere quindi da due ampie fasce monocrome di tessere rispettivamente bianche e nere, che raccordano lo pseudoemblema alla parete del vano.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1t – linea tripla | ||
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 201a – reticolato romboidale, qui disegnato da linee doppie (qui in opus signinum) |
![](https://tess.beniculturali.unipd.it/web/wp-content/plugins/lazy-load/images/1x1.trans.gif)
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: tricromo
Il rivestimento della soglia aperta sul corridoio N presenta una decorazione geometrica di tipo iterativo, composta da dieci file di denti di sega dentati, bianchi e neri a scacchiera. Il margine esterno è formato da una fascia di otto filari di tessere rosse interrotta da una porzione, frutto di restauro e localizzata in prossimità dello stipite sinistro, che si presenta come una fascia a scacchiera di tessere bianche e nere.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.2 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma | ||
DM 1z – fascia a scacchiera di tessere |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.2 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 10g – denti di sega, dentati | ||
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: soglia – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste – inv. 3271)
Restauri antichi: Il rivestimento presenta segni di restauro antico ravvisabili nel bordo di tessere rosse, che viene risarcito da una fascia a scacchiera di tessere bianche e nere.
Restauri moderni: Il rivestimento ha subito un primo intervento di restauro eseguito da G. Rinaldi, di poco successivo al momento dello strappo, secondo una serie di procedure accuratamente descritte nella relazione di scavo del Puschi datata al 1890: dopo lo strappo il mosaico venne fissato su un letto di cemento spesso circa 7 cm, reso più solido da un’armatura realizzata con assi di ferro incrociate; ogni pannello venne poi racchiuso da una fascia metallica, infine sottoposto a levigatura con la mola e lucidatura a cera Negli anni Novanta il pannello è stato nuovamente pulito e consolidato, in previsione della sua musealizzazione.Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste – inv. 3251 (1-5))
Restauri moderni: Il rivestimento ha subito un primo intervento di restauro eseguito da G. Rinaldi, di poco successivo al momento dello strappo, secondo una serie di procedure accuratamente descritte nella relazione di scavo del Puschi datata al 1890: dopo lo strappo il mosaico venne suddiviso in cinque pannelli fissati su un letto di cemento spesso circa 7 cm, reso più solido da un’armatura realizzata con assi di ferro incrociate; ogni pannello venne poi racchiuso da una fascia metallica, infine sottoposto a levigatura con la mola e lucidatura a cera Negli anni Novanta i pannelli sono stati nuovamente puliti e consolidati, in previsione della loro musealizzazione.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Blake, M.E. 1936, Roman Mosaics of the second Century in Italy., in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 109.Brusin, G. 1941, Nuovi mosaici di Aquileia., in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, p. 20.Ciliberto, F. 2000, Considerazioni in margine ai mosaici della villa di Barcola: problemi di manodopera., in Atti del VI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Venezia, 20-23 gennaio 1999), Ravenna , pp. 152-153.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 82-83, n. 9-10, tav. 29.Fontana, F. 1993, in La villa romana di Barcola. A proposito delle villae maritimae della regio X, Roma, pp. 110-112, nn. 34-35, figg. 24-25.Puschi, A. 1897, Edificio romano scoperto nella villa di Barcola. Relazione degli scavi eseguiti per cura del civico Museo di Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, p. 285.Scrinari, V. 1951, in Tergeste, Roma-Spoleto, p. 121.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tess. a reticolato e denti di sega dal vano O della villa di Barcola, in TESS – scheda 4312 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4312), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4312