
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
AMBIENTE: abside
Dell’ambiente è venuta in luce parte della pavimentazione musiva e alcuni lacerti murari. Il mosaico si trovava a un livello di 55 cm inferiore ai tessellati delle navate, cosicché Bertacchi 1980 considera l’ambiente un tipo embrionale di cripta. In una seconda fase decorativa, di poco successiva, in quanto il mosaico non è usurato, il mosaico è stato sostituito con un tessellato simile per fattura e per sottofondo a quello delle navate, di cui si sono rinvenuti alcuni frammenti nella fossa di spoliazione del muro dell’abside (il mosaico è stato verosimilmente distrutto per il fatto di trovarsi quasi in superficie).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Data: 1894; 1946 – Ente responsabile: SA TS
Basilica del fondo Tullio, I fase, tessellato dell’abside
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: policromo
Il pavimento semicircolare è un tessellato a fondo bianco che racchiude due pannelli simmetrici, distanti fra loro 5 m. Entrambi, bordati da fasce bianche e nere alternate, da una linea dentellata e una treccia a due capi policroma su fondo scuro, sono ornati da tralci di vite che nascono da cespi di acanto angolari e che si intrecciano formando degli otto; tra i racemi si trovano 12 agnelli e numerosi volatili, tra cui un pavone nel settore sinistro e un gallo in quello destro. Al centro di ciascuna parte è posto un medaglione disegnato da fasce geometriche e da una ghirlanda vegetale, il cui interno forse racchiudeva l’immagine di un Apostolo. Lungo i lati dei pannelli rivolti verso le navate della chiesa si estendono due riquadri decorati da una composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti, in colori contrastanti.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Larghezza: 22.0 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: calce e sabbia grigia
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1a – linea semplice | ||
DM 1i – linea doppia | ||
DM 1t – linea tripla | ||
DM 2j – linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere) | ||
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1a – linea semplice | ||
DM 1i – linea doppia | ||
DM 1t – linea tripla | ||
DM 1y – fascia monocroma | ||
DM 51d – fila di ovoli troncati, e di lancette, adiacenti | ||
DM 2j – linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere) | ||
DM 217d – composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti, in colori contrastanti |
Decorazioni vegetali
Motivo | Modulo |
---|---|
ghirlanda con foglie di vite, grappoli di uva, melograni | |
tralcio di vite che si genera da un cespo di acanto |
Decorazioni figurate
Tema | Soggetto | Altre componenti |
---|---|---|
Animali | gallo | |
Pavone | ||
Animali | pecora | |
Uccelli | ||
Contenitori/vasi | ||
Apostoli |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Nazionale Paleocristiano, primo piano) Il settore di sinistra, scoperto nel 1894 era stato strappato limitatamente ad alcune parti subito dopo la guerra 1915-1918, il resto era andato perduto e fotografie fatte prima del distacco hanno consentito di ricostruire nel restauro il disegno completo. Il settore di destra era stato scavato e strappato nel 1946 e fino all’inizio degli anni ’60 era rimasto sepolto nel giardino del Museo. Il restauro moderno si riconosce perché le tessere nuove sono a livello più basso.
Restauri moderni: Il pavimento è stato strappato e collocato su un supporto di cemento.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bertacchi, L. 1961, L’inaugurazione del Museo Paleocristiano Franco Marinotti, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, pp. 4-5, fig. a p. 5.Bertacchi, L. 1961-1962, Nuovi elementi e ipotesi circa la Basilica del fondo Tullio, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, cc. 53-54, 56-57, 65-71, figg. 10-13.Bertacchi, L. 1964, Aquileia alla Mostra del Restauro, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, fig. a p.3 (abside).Bertacchi, L. 1964, Notiziario. Attività delle Soprintendenze. Friuli-Venezia Giulia. Aquileia (Udine). Museo Paleocristiano, in Bollettino d’Arte, Roma, p. 264, fig. 21.Bertacchi, L. 1974, Un decennio di scavi e scoperte di interesse paleocristiano ad Aquileia, in Atti del III Congresso nazionale di Archeologia Cristiana (Aquileia-Grado-Cividale, 1972), Udine, pp. 63-64.Bertacchi, L. 1980, Architettura e mosaico, in Da Aquileia a Venezia. Una mediazione tra l’Europa e l’Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano, pp. 246-247, figg. 206-208.Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 55, tav. 46, n. 163.Bovini, G. 1954, Mosaici Paleocristiani di Aquileia e di Ravenna, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, p. 26.Brusin, G./ Zovatto, P.L. 1957, in Monumenti paleocristiani di Aquileia e di Grado, Udine, pp. 231-298.Brusin, G. 1948, in La basilica del fondo Tullio alla Beligna di Aquileia, Padova.Fasiolo, O. 1915, in I mosaici di Aquileia, Roma, pp. 57ss., fig. 5, tavv. XI, XIII a.Forlati Tamaro, B. 1974, Mosaici tardo antichi in Africa e ad Aquileia, in Aquileia e l’Africa, Atti della quarta settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 28 aprile-4 maggio 1973), Udine, p. 137.Maionica, H. 1911, in Guida dell’I.R. Museo dello Stato di Aquileia, Wien, p. 56, n.31, p. 65, n.85.Mirabella Roberti, M. 1972, Nota sulla basilica del fondo Tullio alla Benigna di Aquileia, in Scritti storici in memoria di Paolo Lino Zovatto, Milano, pp. 69-78.Piussi, S. 1978, Le basiliche cruciformi nell’area adriatica, in Aquileia e Ravenna. Atti dell’ VIII Settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 23 aprile-1 maggio 1977), Udine, pp.465 ss.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Basilica del fondo Tullio, I fase, tessellato dell’abside, in TESS – scheda 4445 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4445), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4445