scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4884
Regio X, Palatino, Domus Tiberiana, emblema in sectile (Antiquarium Palatino) – Roma  ( RM)

edificio residenziale/palatium
Domus Tiberiana. Il complesso, che si estendeva tra il Tempio della Magna Mater e le pendici verso il Foro, occupava gran parte del lato ovest del Palatino. Sebbene le fonti antiche non attribuiscano a Tiberio la costruzione di una residenza imperiale, è confermato che la sua casa fosse sul Palatino, ubicazione confermata dalle fonti, che posizionano la casa dell’imperatore sull’alto del colle, in un luogo dal quale si potevano vedere il Foro Romano e il Campidoglio; la prima segnalazione di una "domus Tiberiana" risale comunque al 69 d.C. E’ possibile che l’area scelta da Tiberio per la sua nuova residenza coincidesse con quella sua casa paterna: in effetti gran parte del lato ovest dell’edificio, rivolto verso il Velabro, si sovrappone ai resti di una grande domus tardorepubblicana, posta su un alto podio. Il complesso imperiale aveva un’estensione di 150 x 120 m circa, ai quali sono da aggiungere gli ampliamenti apportati da Caligola in direzione del Foro e da Domiziano verso il clivo Palatino. I resti del palazzo sono imponenti soprattutto verso nord, dove si conservano ancora sostanzialmente integre le sostruzioni (alte circa 20 m), mentre la parte nobile della costruzione è tuttora coperta dagli Orti Farnesiani (realizzati nel XVI secolo). Nel corso del I sec d.C. la Domus Tiberiana subì gravi danni a causa degli incendi avvenuti nel 64 e nell’80. In seguito a quest’ultimo evento, Domiziano fece ricostruire la facciata verso il Foro, completando il nuovo fronte con una lunga loggia e trasformando la residenza in una specie di appendice della Domus Augustana. A proseguire i lavori furono Traiano e Adriano (che fece costruire le grandi arcate che scavalcano il clivo della Vittoria e fanno arrivare la Domus fino alla Via Nova); ulteriori restauri furono infine apportati sotto Settimio Severo. Scavi (oggi ricoperti) condotti nel 1861-63 nell’area degli Orti Farnesiani riportarono in luce un grande peristilio ed una serie di ambienti prospicienti su di esso; dal peristilio si staccava un corridoio, che usciva ad est degli ambienti ancora visibili presso il Tempio della Magna Mater. Piuttosto ben conservato è il gruppo di ambienti esistenti sul lato S, databili ad età neroniana: si tratta di 18 vani rettangolari, costruiti interamente in laterizio e coperti a volta. Il palazzo è delimitato ad E da un lungo criptoportico, attribuito ad età neroniana: la costruzione, con finestre a bocca di lupo disposte su un lato della volta, conserva ancora resti di pavimenti musivi, pitture e stucchi parietali. Gli ambienti rivolti verso il Foro, orientati NE-SW, sono invece databili all’età domizianea; a questi si addossarono in età adrianea strutture con orientamento N-S, utilizzate, nella tarda età imperiale, come magazzini. Pianta edificio tratta da CARBONI 2009.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Nulla si conosce riguardo gli ambienti di provenienza.

Cronologia

Non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1866 – Ente responsabile: SS BAR

Regio X, Palatino, Domus Tiberiana, emblema in sectile (Antiquarium Palatino)

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema?
Cromia: policromo

Pannello in opus sectile a modulo quadrato (?) in materiali misti (0.71 x 0.71) redatto prevalentemente con lastrine di giallo antico e porfido verde; relativamente abbondante è anche l’uso del rosso antico, del calcare bianco tipo palombino e dell’ardesia (materiali usati per le listellature di contorno e per i dettagli). Il tratto pavimentale è delimitato da un’ampia cornice perimetrale, costituita da una fascetta (largh. 3) con kyma ionico e da una fascia (largh. 15) con motivo "a spina di pesce", interrotto, nell’angolo da una stella a 4 punte. Il campo è decorato, per quanto apprezzabile, con un motivo complesso a quadrati concavi disposti su file ortogonali e tangenti per i vertici (con effetto di fiori quadripetali); all’interno di ciascun quadrato è posta una stella a 4 punte listellata ruotata di 45°gradi, a cui si sovrappone una "croce" formata da cinque dischi, anch’essi listellati.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base mista)

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base mista)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a modulo quadrato con motivi complessi
Referenza fotografica: Immagine tratta da MORRICONE 1967, Tav. XXXII.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pannello – Conservato in: museo/antiquarium (Antiquarium del Palatino)

Restauri moderni: Il lacerto pavimentale è stato levigato e, probabilmente, in parte integrato.
Condizione giuridica: proprietà Stato

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Guidobaldi, F. 1999, Sectilia pavimenta delle residenze imperiali di Roma e dell’area romana, in La mosaïque Gréco – Romaine VII. Actes du Colloque International pour l’étude de la mosaïque antique (Tunis, 3-7 octobre 1994), Tunis, p. 643, pl. CCXLVII, 2.
Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, p. 108, Tav. XXXII.
Tomei, M.A. 1997, in Museo Palatino, Milano, p. 77, n. 52, fig. 52.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Angelelli, Claudia, Regio X, Palatino, Domus Tiberiana, emblema in sectile (Antiquarium Palatino), in TESS – scheda 4884 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4884), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4884

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Angelelli, Claudia | REF. SCIENT. : Guidobaldi, Federico