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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4894
Regio X, Palatino, Casa di Livia, ala (vano A), tessellato bicromo – Roma  ( RM)

edificio residenziale/domus
Casa di Livia. Il complesso fu scoperto nel 1869 durante gli scavi diretti da Pietro Rosa per incarico di Napoleone III; è concordemente riconosciuto come l’appartamento di Livia nella prossima abitazione del princeps. La domus, incassata nel tufo del colle a quota m 41.11 slm, è realizzata in opus reticulatum abbastanza irregolare ed ha il prospetto esterno in blocchi squadrati di tufo; presenta due piani, entrambi più bassi di quello stradale, che distinguono i locali di rappresentanza – al piano terra- e i cubicoli di abitazione – al piano superiore -. Il nucleo originario è costituito da un atrio quadrangolare su cui si aprono quattro ambienti, tre sul fondo e uno sulla destra, convenzionalmente interpretati come tablinum, alae e triclinium; secondo altre ipotesi il vero atrio sarebbe da localizzare insieme con l’ingresso principale sul lato SE della casa, per cui questo settore andrebbe identificato con la pars postica della domus. Il piano superiore presenta tre cubicoli e altrettanti vani di servizio e un cortile posteriore. Una scala collocata nell’intercapedine compresa tra la parete dell’atrio e il triclinio raccordava i due settori, mentre un vestibolo coperto immetteva all’atrio dal lato O. L’edificio è realizzato in un opus reticulatum abbastanza irregolare, e conserva il sistema decorativo parietale e pavimentale originario; il primo consta di un ciclo di affreschi attribuibili ad una fase avanzata di II stile, il secondo di un apparato musivo bicromo a piccole tessere che associa negli schemi ambienti pubblici e privati sottolineando la contemporaneità. Sulla base delle tecniche costruttive e dei rivestimenti parietali e pavimentali la domus è databile nella seconda metà del I secolo a.C., tra Cesare e i primi anni del principato di Augusto. Sono riconoscibili successivi interventi nel complesso: una II fase, databile in età augustea, è evidente nelle strutture in opera reticolata realizzate prevalentemente nel settore legato ai servizi dell’abitazione; la III fase coincide con l’abbandono, entro l’epoca flavia, dei locali nobili, tagliati da muri laterizi che trasformano la domus in un nucleo destinato ai servizi del palazzo di proprietà imperiale. (I. IACOPI, s.v. Domus: Livia, in LTUR II, Roma 1995). Pianta edificio tratta da MORRICONE MATINI 1967.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: Ala
Ambiente A: vano rettangolare allungato, collocato sul lato SE della domus, aperto sul lato breve settentrionale verso il cd atrio (E) e fiancheggiato dal tablino (B). La struttura muraria è in opera reticolata, con filari non del tutto regolari di tessere di tufo di Grotta Oscura tenute insieme da malta grigia. Le pareti erano decorate da affreschi di Secondo Stile, datati tra il 30 e il 25 a.C. e posteriori alla messa in opera dei pavimenti. Il rivestimento pavimentale si configura come un tessellato bicromo, articolato in soglia e campo.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1869 – Ente responsabile: SS BAR

Regio X, Palatino, Casa di Livia, ala (vano A), tessellato bicromo

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il mosaico si articola in soglia e tappeto. La prima (1,07 x 1,52 m) presenta una cornice bicroma e un tappeto a fondo bianco, a rete di esagoni; i lati di questi sono costituiti da due filari accoppiati di tessere nere. All’interno di ciascun esagono è una stella a sei punte formata da triangoli campiti di nero, costruiti sopra i lati di un esagono a fondo bianco. Il tappeto invece presenta una balza marginale di tessere bianche disposte in ordito obliquo (largh. cm 20), seguita da una cornice composta di due fasce nere di sette filari ciascuna. Le due fasce nere sono separate da una fascia di sei filari di tessere bianche e sono fiancheggiate sia dalla parte della parete che dalla parte del campo da tre filari rettilinei di tessere bianche, contro i quali vengono a battere gli orditi obliqui sia della balza marginale lungo le pareti sia del campo. Il campo si presenta come un tessellato monocromo a ordito di filari paralleli.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 8.50 m; Larghezza: 3.10 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Il campo presenta una balza marginale di tessere bianche disposte in ordito obliquo (largh. cm 20) a filari obliqui, seguita da una cornice composta di due fasce nere di sette filari ciascuna. Le due fasce nere sono separate da una fascia di sei filari di tessere bianche e sono fiancheggiate sia dalla parte della parete che dalla parte del campo da tre filari rettilinei di tessere bianche, contro i quali vengono a battere gli orditi obliqui sia della balza marginale lungo le pareti sia del campo.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.7/ 1 cm cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.7 / 1 cm cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, pp. 55-56, Tav. XI,n. 51.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Il rivestimento musivo (1,07 x 1,52 m) si articola in cornice e tappeto; la prima, composta da balza marginale bianca seguita da quattro filari di tessere nere, è separata da una fascia di tre filari di tessere bianche dal tappeto a fondo bianco, a rete di esagoni i cui lati sono costituiti da due filari accoppiati di tessere nere. All’interno di ciascun esagono è una stella a sei punte formata da triangoli campiti di nero, costruiti sopra i lati di un esagono a fondo bianco.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Lato cm 0,7/1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: Lato cm 0.7 / 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 209a – composizione triassiale di esagoni tangenti (formanti triangoli equilateri) in colore contrastante (con effetto di stelle di due triangoli)
Referenza fotografica: Morricone Matini 1967, tav. XI.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ (Roma, Palatino, domus di Livia, in situ)

Roma, Palatino, domus di Livia (Riferimento: Sopr Arch Roma)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Blake, M.E. 1930, The Pavements of the Roman Buildings of the Republic and Early Empire, in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 88.
Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, Nn. 51-2, pp. 55-56., Tav. XI, n. 51, tav. XII, n. 52 e G, 1..

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio X, Palatino, Casa di Livia, ala (vano A), tessellato bicromo, in TESS – scheda 4894 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4894), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4894

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: D’Anna, Carmen