scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5015
Regio X, Palatino, "Terme Severiane", vano B-C, tessellato bicromo a motivi geometrici – Roma  ( RM)

edificio residenziale/palatium
"Terme Severiane". Alla fine del I secolo d.C. tutta la parte centrale del Palatino fu occupata dal complesso del Palazzo di Domiziano, generalmente distinto in tre settori (da Ovest ad Est rispettivamente la Domus Flavia, la Domus Augustana e lo Stadio). Un ampliamento della Domus Augustana, sull’angolo meridionale del Palatino, a Sud Ovest dello Stadio, fu realizzato da Settimio Severo (tale intervento si indica impropriamente con il nome di Domus Severiana) ed interessò un’area già precedentemente interessata da costruzioni private, come hanno testimoniato gli scavi (GATTI 1894, p. 95). Di tale grandioso edificio sono attualmente visibili le sole sostruzioni in laterizio realizzate al fine di creare la piattaforma artificiale su cui potè essere costruita la nuova ala del palazzo. Nell’angolo compreso tra la nuova ala del Palazzo e l’esedra dello stadio sono visibili alcune strutture relative alle Terme di Palazzo. le nuove indagini condotte dall’equipe tedesca guidata da Wolf-Rheidt e Bukowiesky hanno permesso di riconoscere, tramite lo studio dei bolli laterizi, l’esistenza di una fase domizianea dell’impianto, a cui si aggiunge, in età severiana, un nuovo corpo di fabbrica che verrà, infine, ulteriormente ampliato verso est da Massenzio. Alcuni ambienti del complesso, già scoperti nel corso degli scavi (che interessarono principalmente il complesso a SE dello stadio, denominato oltre che "Palazzo Imperiale" anche "Casa di Commodo") condotti nel 1866 sotto la direzione di Giuseppe Ferri e Nicola Felchi, restituirono resti, peraltro non cospicui, di pavimenti musivi, pubblicati dalla Morricone Matini. Lavori di restauro e consolidamento intrapresi nell’area del Palazzo Imperiale nel 1964 portarono alla scoperta e alla messa in valore di altri ambienti del complesso. Le indagini, in particolare, condotte sulle strutture del cosiddetto "pulvinare" (il nome con cui acuni ambienti all’estremità meridionale delle terme erano indicati nel secolo scorso; VISCONTI- LANCIANI, Guida del Palatino, 1873, pp. 95 ss.) hanno evidenziato un gruppo di sale originariamente coperte a volta e sorrette da 6 alte arcate di differente ampiezza. Due vasche termali (V, V1 in planimetria, CARETTONI 1971, NSc, fig. 2), di uguali dimensioni occupano gli angoli del lato SW di una vasta sala absidata orientata SE-NW, la cui metà settentrionale, con le sottostanti sostruzioni è ora mancante (ivi, fig. 2, S). Tale sala, il cui originale pavimento marmoreo fu in epoca imprecisata totalmente asportato e gli altri ambienti ad essa adiacenti verso S (ibidem, S1, S2, S3) formavano un unico complesso con le sale termali esistenti a N, contigue alla grande esedra dello Stadio (il cosiddetto "Palco Imperiale") e fondate su precedenti costruzioni domizianee (come confermato anche da bolli laterizi). Dopo la sala absidata il restauro si è esteso alle sottostanti arcate del piano inferiore, in particolare nella zona Z (in planimetria, CARETTONI 1971, NSc, fig. 9, p. 306) sottostante alla metà settentrionale, ora mancante, della sala absidata S. La zona Z è limitata a SE da una parete di età domizianea (conferma la datazione l’impronta di un bollo laterizio). Sul pavimento musivo in tessere di selce della zona, solo parzialmente conservato, insiste un muro (ivi, fig. 2, Ms), evidentemente aggiunto quando si rese necessario rafforzare la struttura portante per sostenere nuove costruzioni del piano soprastante. Nell’autunno del 1966 il restauro venne esteso alla zona a N di quella appena considerata, oltre la strada inferiore di accesso allo stadio (CARETTONI 1971, Nsc, fig. 1, B). Si riferiscono a due ambienti contigui aperti su un peristilio (CO), posti al piano inferiore di questa area delle terme ,due tessellati geometrici bicromi e un pavimento a commessi laterizi in opus spicatum. Nel fronte sud-orientale del complesso termale, infine, sono stati liberati (nel corso di nuovi lavori di indagine e consolidamento iniziati nel 1982) 8 ambienti (in planimetria VI, XI, XII, XIII, XV, XVI, XVII, XXV; BCom 91.2, 1986, p. 488, fig. 193). Mentre i pavimenti degli ambienti VI e XVI sono a commessi laterizi in opus spicatum, i rivestimenti dei vani XI e XII sono tessellati a campo omogeneo in tessere bianche con bordo di tessere nere. Le indagini condotte in tale settore delle terme hanno evidenziato ristrutturazioni di età dioclezianea e massenziana. Pianta edificio da CARETTONI 1971.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Ambiente nell’ambito dell’edificio termale, di incerta destinazione. Esso si compone di uno stretto corpo centrale (una sorta di corridoio) sul lato occidentale del quale si sviluppano due ali. L’accesso, sul lato Sud Est, è garantito dal corridoio A precedentemente descritto. Resti non conspicui di due differenti rivestimenti pavimentali sono visibili rispettivamente nell’angolo NW tra il corpo centrale e l’ala Sud occidentale e all’interno della stessa ala SW (le dimensioni di questa ala risultano essere m 4.50 x 1.90).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1886

Regio X, Palatino, "Terme Severiane", vano B-C, tessellato bicromo a motivi geometrici

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il pavimento musivo era originariamente articolato in due unità decorative, quella del corpo centrale (B) e dell’ala SW (C). Attualmente si conserva una non cospicua porzione (m 1.50 in senso NE-SW e m 1.40 in senso NW – SE) del rivestimento dell’angolo NW tra il corpo centrale (B) e l’ala (C) (m 3.40 x 1.70). Si tratta in entrambi i casi di tessellati geometrici bicromi il cui ornato non risulta facilmente identificabile a causa dell’esiguità della parte conservata.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato geometrico bicromo caratterizzato da un bordo (cm 25) di tessere nere disposte in ordito rettilineo. Dell’ornato del campo non resta che una esigua porzione, difficilmente leggibile. Si tratta dell’estremità superiore di un elemento fusiforme o foglia lanceolata in tessere nere su fondo bianco. Le misure della parte conservata risultano essere m 1.50 in senso NE-SW e m 1.40 in senso NW-SE.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, Tav. XVI, n. 80.

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato geometrico bicromo di cui resta un frammento lacunoso e di forma irregolare (3.40 x 1.70) nella metà sud occidentale del vano (C). Esso si compone di un bordo di tessere nere le cui dimensioni variano da un minimo compreso tra i 26 e i 36 cm (sui lati lunghi) ed un massimo di cm 130 (sul lato corto di fondo). Sul lato corto di fronte, invece, un sottile listello separa il campo da un margine di tessere rettangolari bianche (un rappezzo antico?). Il campo, di forma rettangolare, è ornato da un motivo di due grandi elementi geometrici campaniformi (uno dei quali integro) neri su fondo bianco, disposti in coppia all’estremità posteriore del vano. Due grandi quadrati a lati concavi ed angoli stondati, anch’essi in tessere nere, occupano, invece, la parte centrale e posteriore del vano (rimangono il lato NW di quello centrale e l’angolo N di quello anteriore). Negli spazi di risulta, sia tra i due quadrati che tra questi e la coppia di campane figurano grandi ogive bianche.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 155a – composizione reticolata di fusi e di quadrati concavi sulla diagonale tangenti (i quadrati nei punti di incrocio), in colori contrastanti.
Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, Tav. XVI, n. 81.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

Restauri antichi: Si notano in diversi i punti tracce di rappezzi di tessere rettangolari degli stessi materiali.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, p. 87, n. 80; pp. 87-88, n. 81, fig. 37 tav. XVI; figg. 37-40, tav. XVI..

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo, Regio X, Palatino, "Terme Severiane", vano B-C, tessellato bicromo a motivi geometrici, in TESS – scheda 5015 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5015), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5015

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Manetta, Consuelo | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2017 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: D’Anna, Carmen