scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5016
Regio X, Palatino, sostruzioni severiane, vano A, tessellato bicromo a motivi geometrici – Roma  ( RM)

edificio residenziale/palatium
"Terme Severiane". Alla fine del I secolo d.C. tutta la parte centrale del Palatino fu occupata dal complesso del Palazzo di Domiziano, generalmente distinto in tre settori (da Ovest ad Est rispettivamente la Domus Flavia, la Domus Augustana e lo Stadio). Un ampliamento della Domus Augustana, sull’angolo meridionale del Palatino, a Sud Ovest dello Stadio, fu realizzato da Settimio Severo (tale intervento si indica impropriamente con il nome di Domus Severiana) ed interessò un’area già precedentemente interessata da costruzioni private, come hanno testimoniato gli scavi (GATTI 1894, p. 95). Di tale grandioso edificio sono attualmente visibili le sole sostruzioni in laterizio realizzate al fine di creare la piattaforma artificiale su cui potè essere costruita la nuova ala del palazzo. Nell’angolo compreso tra la nuova ala del Palazzo e l’esedra dello stadio sono visibili alcune strutture relative alle Terme di Palazzo. le nuove indagini condotte dall’equipe tedesca guidata da Wolf-Rheidt e Bukowiesky hanno permesso di riconoscere, tramite lo studio dei bolli laterizi, l’esistenza di una fase domizianea dell’impianto, a cui si aggiunge, in età severiana, un nuovo corpo di fabbrica che verrà, infine, ulteriormente ampliato verso est da Massenzio. Alcuni ambienti del complesso, già scoperti nel corso degli scavi (che interessarono principalmente il complesso a SE dello stadio, denominato oltre che "Palazzo Imperiale" anche "Casa di Commodo") condotti nel 1866 sotto la direzione di Giuseppe Ferri e Nicola Felchi, restituirono resti, peraltro non cospicui, di pavimenti musivi, pubblicati dalla Morricone Matini. Lavori di restauro e consolidamento intrapresi nell’area del Palazzo Imperiale nel 1964 portarono alla scoperta e alla messa in valore di altri ambienti del complesso. Le indagini, in particolare, condotte sulle strutture del cosiddetto "pulvinare" (il nome con cui acuni ambienti all’estremità meridionale delle terme erano indicati nel secolo scorso; VISCONTI- LANCIANI, Guida del Palatino, 1873, pp. 95 ss.) hanno evidenziato un gruppo di sale originariamente coperte a volta e sorrette da 6 alte arcate di differente ampiezza. Due vasche termali (V, V1 in planimetria, CARETTONI 1971, NSc, fig. 2), di uguali dimensioni occupano gli angoli del lato SW di una vasta sala absidata orientata SE-NW, la cui metà settentrionale, con le sottostanti sostruzioni è ora mancante (ivi, fig. 2, S). Tale sala, il cui originale pavimento marmoreo fu in epoca imprecisata totalmente asportato e gli altri ambienti ad essa adiacenti verso S (ibidem, S1, S2, S3) formavano un unico complesso con le sale termali esistenti a N, contigue alla grande esedra dello Stadio (il cosiddetto "Palco Imperiale") e fondate su precedenti costruzioni domizianee (come confermato anche da bolli laterizi). Dopo la sala absidata il restauro si è esteso alle sottostanti arcate del piano inferiore, in particolare nella zona Z (in planimetria, CARETTONI 1971, NSc, fig. 9, p. 306) sottostante alla metà settentrionale, ora mancante, della sala absidata S. La zona Z è limitata a SE da una parete di età domizianea (conferma la datazione l’impronta di un bollo laterizio). Sul pavimento musivo in tessere di selce della zona, solo parzialmente conservato, insiste un muro (ivi, fig. 2, Ms), evidentemente aggiunto quando si rese necessario rafforzare la struttura portante per sostenere nuove costruzioni del piano soprastante. Nell’autunno del 1966 il restauro venne esteso alla zona a N di quella appena considerata, oltre la strada inferiore di accesso allo stadio (CARETTONI 1971, Nsc, fig. 1, B). Si riferiscono a due ambienti contigui aperti su un peristilio (CO), posti al piano inferiore di questa area delle terme ,due tessellati geometrici bicromi e un pavimento a commessi laterizi in opus spicatum. Nel fronte sud-orientale del complesso termale, infine, sono stati liberati (nel corso di nuovi lavori di indagine e consolidamento iniziati nel 1982) 8 ambienti (in planimetria VI, XI, XII, XIII, XV, XVI, XVII, XXV; BCom 91.2, 1986, p. 488, fig. 193). Mentre i pavimenti degli ambienti VI e XVI sono a commessi laterizi in opus spicatum, i rivestimenti dei vani XI e XII sono tessellati a campo omogeneo in tessere bianche con bordo di tessere nere. Le indagini condotte in tale settore delle terme hanno evidenziato ristrutturazioni di età dioclezianea e massenziana. Pianta edificio da CARETTONI 1971.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Pendici sud-orientali del Palatino. Ambiente (A) ricavato tra le sostruzioni di età severiana.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo III d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1886

Regio X, Palatino, sostruzioni severiane, vano A, tessellato bicromo a motivi geometrici

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

La porzione di pavimento conservata (distrutta la parte SW) presenta una lunghezza massima di m 6.45 e una larghezza massima di m 2.40. Si tratta di un tessellato bicromo la cui decorazione si compone di bordo (visibile sui lati NW-NE e SE) con fascia di tessere nere ad ordito rettilineo, di dimensioni che variano da un minimo di 35 ad un massimo di 40 cm, seguita da una fila di tessere bianche. Il campo, invece, è caratterizzato da una composizione di sinusoidi contigue ed opposte. La sinuosità dei singoli nastri è enfatizzata attraverso l’ingrossamento che essi presentano nel disegno delle curve (due filari di tessere invece di uno) nel punto in cui queste reciprocamente si avvicinano.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1-1.5 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 249b – composizione di sinusoidi contigue ed opposte, delineata
Referenza fotografica: Da Morricone Matini 1967, Tav. XVII, n. 82.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

Restauri moderni: Presenta un restauro moderno con linea di laterizi spezzati a delimitare il mosaico (la tecnica fu molto usata durante gli scavi Bartoli e Carettoni)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Morricone Matini, M.L. 1967, in Regione Prima. Roma: Reg. X, Palatium (Mosaici Antichi in Italia), Roma, p. 88, n. 82, figg. 38 e 41; Tav. XVII.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Manetta, Consuelo, Regio X, Palatino, sostruzioni severiane, vano A, tessellato bicromo a motivi geometrici, in TESS – scheda 5016 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5016), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=5016

DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Manetta, Consuelo | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano