
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: ninfeoL’ambiente nel quale è stato rinvenuto il mosaico è una vasta grotta delimitata da due lati rettilinei, a nord-est, dove è situato l’ingresso, e nord-ovest, e da un lato all’incirca semicircolare che racchiude il vano ad ovest e a sud. Internamente si apre una piscina circolare, in origine intonacata e dipinta d’azzurro, all’interno della quale si rinvenne una base in muratura, pertinente probabilmente ad un rifacimento posteriore. Attorno alla vasca sono stati ritrovati i resti della decorazione musiva policroma, raffigurante un corteo marino, attualmente non visibili. Le pareti, rivestite da un paramento in opera mista ricoperto da lastre marmoree, sono scandite a nord da tre nicchie a pianta rettangolare ed una a pianta semicircolare, e a sud da una sola nicchia a pianta semicircolare. La pianta è tratta da BALLAND 1967, pl. I
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1841/00/00
Ninfeo Bergantino, Castel Gandolfo, mosaico con scene marine
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: orientata
Cromia: policromo
Il mosaico fu rinvenuto, insieme ad alcuni frammenti scultorei, nel 1841 e, successivamente, sottoposto a dei lavori di restauro. Attraverso i disegni realizzati all’epoca del rinvenimento, è possibile apprezzare elementi e particolari decorativi non più visibili a causa del degrado a cui andò incontro il manufatto di cui furono ritrovati solo undici frammenti dislocati attorno alla vasca circolare. Il mosaico, a soggetto marino, raffigura un corteo di Nereidi, Tritoni e mostri marini, che si stagliano sul fondo azzurro e bianco del mare. Attualmente il mosaico non è visibile. La datazione è incerta. Lugli propose, in base all’ampio uso di paste vitree, una datazione al I secolo d.C., contestuale alla costruzione del ninfeo in età domizianea. Balland, invece, propose la fine del II secolo d.C., periodo a partire dal quale fanno la loro comparsa, in particolar modo in ambito africano, le scene policrome di tiaso marino.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1t – linea tripla |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: minute
Decorazioni figurate
Tema | Soggetto | Altre componenti |
---|---|---|
Corteo di | Animali marini | |
Corteo di | Nereidi | |
Corteo di | Tritone | |
Corsa di | Cavallo | |
Tiaso | Gorgoneion |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Ninfeo Bergantino.)
Condizione giuridica: non documentato
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Abeken, G. 1841, in Bullettino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica, Roma, pp. 47 – 48.Balland, A. 1967, Une transposition de la grotte de Tibère à Sperlonga: le ninfeo Bergantino de Castelgandolfo., in Melanges d’Archeologie et d’Histoire. Ecole française de Rome., Paris, pp. 421 – 502, fig. 15; figg. A – K.De Fine Licht, K. 1974, Antrum Albanum. Report on measurement survey conducted at Ninfeo Bergantino near Castel Gandolfo., in Analecta Romana Instituti Danici, Hafniae, pp. 37 – 66.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Ninfeo Bergantino, Castel Gandolfo, mosaico con scene marine, in TESS – scheda 6218 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6218), 2008
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6218