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Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo III d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: non determinatoAmbiente in opera laterizia; il vano potrebbe essere riconosciuto in quello a pianta rettangolare con parete di fondo absidata presente nella pianta del Lanciani (FUR 41, a) e del Ducci sulla base della seguente descrizione del Colini: "proseguendo in direzione di Porta S. Paolo, all’incrocio del viale Aventino con la via che sale a S.Saba, alla profondità di m 3 circa è venuto in luce un pavimento (…). Parte del mosaico era stato distrutto dalla vecchia fognatura che corre accanto alla galleria che ha occasionato la nuova scoperta. Il mosaico era tagliato da muri di un ambiente più tardo che recava traccia di rivestimento marmoreo (…)". Si tratta infatti del solo ambiente in cui sia indicata tanto la presenza di un pavimento musivo che di strutture di andamento divergente. E’ sempre il Colini a segnalare che il tessellato si impostava su un precedente pavimento, in cementizio con inserti. Non possiamo essere però certi della pertinenza del mosaico oggetto della scheda a questo ambiente, perchè il Colini accenna solo alla presenza di un motivo geometrico (dato valido per entrambi i mosaici scoperti in quell’intervento) e perchè le foto a nostra disposizione non consentono alcuna identificazione dell’ambiente.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (2° q) al secolo II d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1934
Regio XIII, Piazza Albania, Domus Cornificiae (?), cementizio con inserti lapidei
Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo?
Pavimento in cementizio a base fittile, con inserti lapidei disposti in modo irregolare e pseudoemblema centrale in sectile marmoreo. Il pavimento è descritto in una nota del Colini (Archivio Colini, X Ripartizione): "pavimento di cocciopesto con frammenti marmorei interposti e un quadro al centro formato da mattonelle marmoree". Lo pseudoemblema era ornato da un ottagono circondato da due esagoni e due quadrati e da una serie di lastre marmoree di forma e dimensioni molto diverse, forse attestanti un restauro. Il pavimento era coperto da un successivo rivestimento in tessellato bicromo a motivo geometrico. Manca la documentazione grafica e/o fotografica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti marmorei)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 103a – inserti su cementizio |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Chini, P. 1997, Lacerti di mosaico rinvenuti negli anni ’30 sull’Aventino, in Atti del IV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 9-13 dicembre 1996), Ravenna, p. 764.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIII, Piazza Albania, Domus Cornificiae (?), cementizio con inserti lapidei, in TESS – scheda 6882 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6882), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=6882