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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7666
Regio III, S. Maria di Loreto, area, mosaico a grandi tessere – Roma  ( RM)

edificio residenziale/domus
Durante i lavori di costruzione della Nuova Esattoria Comunale nel settembre del 1957 tra le vie Labicana, a N, di S. Giovanni, a S, e dei Normanni, ad E, a circa nove metri di profondità dal livello stradale si rinvenne una strada antica su cui si affacciavano taberne ed altre strutture relative ad una domus del periodo repubblicano-augustea con abbondanti tracce di incendio (COLINI, COZZA 1962, p. 72 ss.). Tale domus, come si ebbe modo di verificare in occasione di scavi archeologici condotti sistematicamente fino all’anno 1961, comprendeva ambienti dai rivestimenti decorativi di un certo rilievo, con affreschi parietali (finte architetture e ghirlande su fondo rosso) ed alcuni mosaici bicromi. Ne venne esplorata solo la porzione sud-orientale individuata davanti alla facciata dell’ex Chiesa di S. Maria di Loreto, ad oltre un metro e mezzo di profondità dal piano della via di San Giovanni in Laterano. Furono allora scoperti due ambienti in opera laterizia con pavimenti musivi geometrici e figurati e parte di un ampio portico rettangolare largo m 3,5 con stesso orientamento del Ludus Magnus. Tale portico, su cui dovevano affacciarsi altri ambienti in disposizione simmetrica probabilmente aperti su una corte centrale, era munito di un sottostante criptoportico illuminato da lucernari. I bracci del portico, per il tratto rimasto visibile, conservano ancora traccia di mosaici con varie soluzioni geometriche, in contrasto cromatico bianco e nero. Le indagini archeologiche restituirono due solo vani affacciati sul braccio orientale del portico; uno a pianta rettangolare, con un pavimento musivo figurato con una scena di venatio già restaurata in antico (B), ed una soglia in tessellato nero aperta verso il portico stesso. Si attesta un restauro tardo del mosaico figurato che risulta essere coevo ad un pavimento geometrico a grandi tessere che rivestiva l’ambiente rettangolare retrostante (A). Questo presenta una composizione di scuta realizzata con grandi tessere di porfido rosso, serpentino e marmo bianco. Per quanto riguarda il tappeto plurimo che rivestiva il pavimento del portico, del quale si conservano tre differenti schemi geometrici in bianco e nero, la varietà dei motivi adoperati e la presenza di muretti trasversali che lo distinguevano in settori, ma soprattutto un restauro del muro che sostituì un precedente colonnato prospiciente la corte interna, ne assicurano la pertinenza ad una fase successiva rispetto all’impianto della domus. Tali rifacimenti vengono datati, su base stilistica, all’inizio dell’età antonina. In base a quanto riferito dal Colini, tutti i mosaici furono staccati e depositati nell’Antiquarium Comunale; in un secondo momento due tessellati figurati ed uno a motivi geometrici furono collocati a parete nella stessa Esattoria Comunale (attualmente chiusa ed inaccessibile), mentre altri due, a motivi geometrici e di fattura più grossolana, furono lasciati nell’Antiquarium (attualmente se ne rintraccia soltanto uno). Resta infine nota la notizia del rinvenimento di una pavimentazione in marmo molto frammentaria. La pianta è tratta da COLINI, COZZA 1962, tav. VI.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo V d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

AMBIENTE: non determinato
Ambiente rettangolare (in pianta, A) di cui si ignorano le dimensioni e la funzione, pavimentato con un tessellato geometrico in soluzione policroma. Il tipo di pavimentazione orienta per una datazione tarda, quando evidentemente parte della domus, e in particolare l’ambiente in questione, conobbe un cospicuo intervento di rifacimento. Manca la documentazione fotografica dell’ambiente.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1961

Regio III, S. Maria di Loreto, area, mosaico a grandi tessere

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Tessellato suddiviso in tre scomparti e formato da frammenti di tessere molto irregolari. Nello scomparto centrale corre una fascia ondulata di tessere nere che separa, ai lati, due ampi pannelli rettangolari con decorazione geometrica identica: una composizione di scuta, con stelle di quattro punte e quadrati.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (2° q) al secolo IV d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato a grandi tessere irregolari con inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 186g – composizione reticolata di scuta tangenti, formanti stelle di quattro punte e quadrati
Referenza fotografica: da Colini, Matthiae 1966, p. 79, fig. 109.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: edificio pubblico (Salone della nuova Esattoria Comunale)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Colini, A.M./ Cozza, L. 1962, in Ludus Magnus, Roma, p. 80, figg. 109-110, tav. VI.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Taccalite, Francesca, Regio III, S. Maria di Loreto, area, mosaico a grandi tessere, in TESS – scheda 7666 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7666), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7666

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Taccalite, Francesca | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano