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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7910
Regio XIV, Conservatorio di S. Pasquale, cubicolo, tessellato – Roma  ( RM)

edificio residenziale/insula
Il Conservatorio di S. Pasquale in Trastevere, fondato nel 1793, occupa buona parte dell’isolato delimitato da via Anicia, via dei Genovesi, via dei Salumi e via della Luce, che hanno mantenuto gli stessi orientamenti della maglia stradale romana. Negli anni 1997-99 la Soprintendenza Archeologica di Roma ha condotto in quest’area campagne di scavo contestuali alle ristrutturazioni intraprese dal nuovo ente proprietario, il Collegio Universitario Internazionale Romano; le indagini hanno documentato un’occupazione intensiva dell’area dall’inizio dell’età imperiale all’età tardo antica, quando la stratigrafia mostra un repentino abbandono delle strutture all’inizio del V secolo e la trasformazione dell’area in un immondezzaio a partire dalla prima metà del secolo. Questa cesura, che interrompe improvvisamente la lunga consuetudine di destinazione abitativa delle strutture, deve essere stata legata ad un evento traumatico, forse il sacco dei Goti del 410 d.C., che interessò anche l’area trasteverina. Lo scavo ha evidenziato l’esistenza di due fasi fondamentali nella vita del complesso. I FASE – L’area è occupata da almeno tre insulae, tagliate da strade interne all’isolato, realizzate in opera laterizia; una di queste presenta uno stato di conservazione particolarmente positivo: se ne legge tutto il perimetro (m 10 x 16), a forma rettangolare allungata, e le strutture si mantengono per l’altezza quasi completa del primo piano. Nonostante non sia stato possibile indagare l’interno del complesso, a causa delle superfetazioni medievali, è possibile identificarne il tipo nell’insula con cortile centrale e tabernae disposte a lato del vestibolo d’ingresso, da localizzare con ogni probabilità sul fronte del caseggiato, prospiciente l’antico asse viario che corrisponde all’attuale via dei Salumi. Sul lato di fondo si riconosce una delle sale principali (1 in pianta), probabilmente aperta sul cortile centrale e destinata a soggiorno, mentre il settore occidentale doveva ospitare la zona privata della casa. La scoperta, nel corso della realizzazione del Conservatorio alla fine del XVIII secolo, di alcune iscrizioni (CIL VI, 65, 66, 67) menzionanti una "Insula Bolani" (cfr. C. Lega, s.v. "Insula Bolani", in LTUR III, ROma 1994, pp. 96-7) e la particolare protezione a questa accordata dalla Bona Dea, cui era dedicato un sacello all’interno del caseggiato rendono lecita l’ipotesi di una simile attribuzione per le strutture conservate, permettendo in tal modo anche l’ipotesi di identificarne i proprietari in quei Vetti Bolani che svolsero a Roma cariche politiche nella seconda metà del I secolo- primi decenni del II. II FASE – Nella seconda metà del IV secolo il complesso viene modificato grazie a interventi murari in opera vittata e trasformato in una domus di tipo signorile; questa trasformazione modificò l’assetto urbanistico interno all’isolato, con l’obliterazione di almeno un tratto stradale; le ristrutturazioni interessarono alcuni degli ambienti, ed in particolare l’ambiente di soggiorno (n. 1 in pianta).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici

AMBIENTE: cubicolo
Il vano (n. 2 in pianta), realizzato in opera laterizia, è sito sul lato orientale dell’ambiente di rappresentanza, cui era connesso da delle aperture.La stanza è stato scavata nel solo settore meridionale, dove originariamente si aprivano due finestre, una delle quali in seguito tamponata. L’ambiente conserva, a circa 5 m di profondità dall’attuale piano di calpestio, la pavimentazione in tessellato bicromo a decoro geometrico; la destinazione d’uso originaria non è identificabile: si potrebbe trattare di un ambulacro (come sostiene chi ha scavato e pubblicato il complesso: cfr Fogagnolo 2001, in bibliografia, pp. 268-9), di un corridoio o forse di un cubicolo, data la posizione a fianco dell’ambiente di rappresentanza.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1997-9 – Ente responsabile: SAR

Regio XIV, Conservatorio di S. Pasquale, cubicolo, tessellato

Parte dell’ambiente: cubicolo
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato bicromo a decoro geometrico, articolato in bordo e campo. ll primo è decorato da una serie di fasce di diversa larghezza in colori a contrasto, la maggiore delle quali ospita una fila di quadrati, decorati da un bottone centrale, e di clessidre diritte tangenti (formanti clessidre sdraiate), in colori contrastanti su fondo bianco (var. di DM 17f). Il campo presenta una composizione di ottagoni e stelle a quattro punte, delineata (DM 183a); all’interno degli ottagoni sono campiti motivi vegetali.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 17f – fila di quadrati e di clessidre diritte tangenti, in colore contrastante (formanti clessidre sdraiate)
DM 1y – fascia monocroma

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 183a – composizione ortogonale di ottagoni tangenti formanti stelle di quattro punte, delineata (qui le stelle caricate da un quadrato iscritto)
Referenza fotografica: Da Fogagnolo 2001, fig. 3.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ (Roma, Conservatorio di S. Pasquale.)

Roma, Conservatorio di S. Pasquale. (Riferimento: SAR) Associazione CUIR (Collegio Universitario Nazionale Romano), Via Anicia, 13, 00153 Roma (RM)
– Roma

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Chini, P./ Grandi, M. 2005, “Osservazioni sul repertorio del mosaico bianco/nero di II – III secolo a Roma”, in La Mosaique Grèco-Romaine IX. Actes du Colloque International pour l’Etude de la Mosaique Antique (Rome, 5-10 novembre 2001), Roma, pp. 60-1..
Fogagnolo, S. 2001, “Resti pavimentali dal complesso di S. Pasquale in Trastevere”, in Atti del VII Colloquio dell’Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000) ., Ravenna, pp. 268-9, fig. 3..

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIV, Conservatorio di S. Pasquale, cubicolo, tessellato, in TESS – scheda 7910 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7910), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7910

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano