scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7940
Regio XIV, Villa della Farnesina, cubicolo E, tessellato bicromo a motivi geometrici con soglie (MNR) – Roma  ( RM)

edificio residenziale/villa
Nel 1878-80, durante i lavori per la realizzazione degli argini del Tevere nell’area dei giardini Farnese (ex villa Chigi), venne alla luce un’ampia porzione di una sontuosa villa suburbana, caratterizzata da planimetria complessa (e tuttora non pienamente compresa) e impianto scenografico; conservava inoltre sistemi decorativi parietali e pavimentali di altissimo livello artistico, testimonianti la condizione elitaria della committenza; il complesso venne datato nella seconda metà del I secolo a.C., mentre il sistema decorativo parietale era attribuibile con maggiore esattezza all’età augustea. A causa dello stato di inondazione dell’area e della pressione degli appaltatori, furono rilevate molto rapidamente le strutture del solo settore meridionale, meglio conservato, e, una volta distaccati gli intonaci dipinti, il complesso venne ricoperto; la redazione della documentazione fu seguita dall’archeologo Marchetti. La villa, orientata NE/SO era disposta in senso longitudinale rispetto al Tevere, sul quale si affacciava con un portico colonnato, conservato al momento della scoperta per un’altezza di m 2.5; la quota di calpestio dei pavimenti era a m 8.20 slm, inferiore di 3 m rispetto ai vicini edifici di III secolo. La pianta presentava un grande emiciclo, realizzato da tre muri concentrici, che costituiva l’ideale centro di simmetria del complesso, ai cui lati erano due avancorpi a pianta quadrangolare. L’asse longitudinale della villa coincideva con un lungo criptoportico, indicato in pianta con la lettera A), diviso in due ambulacri da una fila di pilastri a pianta quadrata, ed affiancato sul lato meridionale da una sequenza di vani di servizio, collegati da stretti passaggi. Tra l’avancorpo orientale e il criptoportico si riconobbero una serie di sale di rappresentanza e soggiorno, quali il triclinio (C in pianta) e i cubicoli (B, D, E in pianta) che si affacciavano sul giardino interno (L in pianta). Tra i due anelli più interni dell’esedra correva un ambulacro (G) che proseguiva come corridoio (F) fino al cubicolo estivo (E). Almeno un settore della villa aveva un piano superiore, testimoniato dall’esistenza di una scala di 12 gradini in laterizio a Nord del triclinio (C). La villa ebbe vita breve: lo scavo evidenziò la completa assenza di elementi d’arredo e di mosaici policromi, realizzati normalmente entro supporti nel periodo e quindi rimuovibili, che testimonierebbe un abbandono intenzionale del complesso, forse a causa della vicinanza del Tevere. La struttura subì un complessivo intervento di ampliamento e ridecorazione in età augustea; la cronologia dei sistemi decorativi e la loro ricchezza ha stimolato suggestive ipotesi riguardo la proprietà della villa; tra queste si è accreditata l’attribuzione ad Agrippa, anche per la scoperta nelle vicinanze di un cippo (MNR, n. inv. 242) testimoniante l’esistenza di un pons Agrippae, che avrebbe dovuto collegare le proprietà del personaggio sui due lati del Tevere. La pianta dell’edificio è tratta da DI SARCINA 2012.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: cubicolo
Ambiente E, a pianta rettangolare di ampie dimensioni (E in pianta), situato nella zona NE del complesso ed accessibile dal corridoio (F in pianta ), che si dipartiva dall’ambulacro (G in pianta) che correva tra i due anelli più interni dell’esedra. La posizione del vano e la sua particolare planimetria, sottilineata dalla scansione della pavimentazione, rendono possibile identificarne la tipologia: si trattava certo di un cubicolo, probabilmente destinato all’uso estivo, come testimoniano i toni della decorazione parietale. Questa, su fondo bianco, presentava schemi paratattici e ripetitivi nelle pareti lunghe dell’anticamera, mentre nell’alcova si affollavano i soggetti idillico-sacrali e allegorici; il soffitto presentava una controvolta a botte, decorata da stucchi a fondo bianco. La pavimentazione originale, un tessellato bicromo a decoro geometrico, si articolava in più unità decorative: si distinguono la soglia di collegamento tra il corridoio e l’ambiente, il tappeto musivo dell’anticamera, la soglia di accesso all’alcova e lo spazio destinato alla stessa alcova. Il disegno, che si distingue per finezza tra quelli conservati nella villa, preannuncia con il suo complesso ornato lo sviluppo futuro del decoro geometrico. Soltanto una parte del rivestimento pavimentale si è conservato ed è attualmente esposto nel Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1879-80

Regio XIV, Villa della Farnesina, cubicolo E, tessellato bicromo a motivi geometrici con soglie (MNR)

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Il pavimento è rivestito da un mosaico bicromo articolato in più unità decorative. Si riconosce la soglia di ingresso, decorata in bianco su fondo nero da tre cerchi intersecantisi e tangenti caricati da un fiore a sei petali lanceolati. L’anticamera antistante l’alcova presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, dirittti e sulla diagonale; le figure sono caricate da ulteriori decorazioni, realizzando uno schema molto complesso. Evidente una risega ad angolo retto presso l’ingresso del vano che sottolinea la cesura funzionale degli spazi, e si arresta davanti all’alcova. Qui si delinea uno scendiletto rettangolare, decorato da un motivo vegetale nero su fondo bianco, interpretabile come serto di edera, che isola lo spazio dell’alcova, in tessellato monocromo bianco. Purtropo l’intera pavimentazione è andata perduta.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Sul bordo fascia monocroma di tessere bianche (DM 1y). Il campo è decorato da tre cerchi secanti e tangenti caricati da un fiore a sei petali lanceolati, con effetto di stella (DM 44d); la decorazione è in bianco su fondo nero. L’unità decorativa è documentata soltanto attraverso un acquerello del Marchetti, manca la documentazione fotografica.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 44d – fila di cerchi intersecantisi e tangenti, formanti fusi, delineati
Referenza fotografica: dettaglio da DI SARCINA 2012, fig. 8.6

Parte dell’ambiente: anticamera
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

L’anticamera antistante l’alcova presenta un ampio bordo bianco, che forma una risega ad angolo retto presso l’ingresso del vano, sottolinendo la cesura funzionale degli spazi, e si arresta davanti all’alcova. Il campo, entro una sottile cornice nera bordata internamente di bianco, presenta una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli diritti e sulla diagonale (DM 173b). Tutte le figure sono delineate; i quadrati diritti sono caricati da una doppia treccia concentrica che incornicia una fiore a sei lobi, inscritto in un cerchio; i quadrati obliqui sono caricati da un quadrato dai lati concavi. Lo schema del tappeto musivo, estremamente ricco e complesso, anticipa i futuri sviluppi del mosaico geometrico. Una parte del tappeto musivo (m 1.78 x 1.93), distaccata dopo lo scavo si trova attualmente esposta nel Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-0.8 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)
Referenza fotografica: da DI SARCINA 2012, fig. 8.4

Parte dell’ambiente: scendiletto
Tipo di impaginazione: schema unitario
Cromia: bicromo

Scendiletto incorniciato da una fascia monocroma nera (DM 1y); il campo presenta su fondo bianco due tralci di di edera dalle foglie cuoriformi annodati al centro con un fiocco, che si snodano verso le due estremità del pannello. L’unità decorativa è documentata soltanto attraverso un acquerello del Marchetti, manca la documentazione fotografica.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: vegetale
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Tralcio vegetale (edera)
Referenza fotografica: dettaglio da DI SARCINA 2012, fig. 8.5

Parte dell’ambiente: alcova
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Tessellato monocromo bianco con filari in ordito parallelo (DM 105a). L’unità decorativa è documentata soltanto attraverso un acquerello del Marchetti, manca la documentazione fotografica.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: dettaglio da DI SARCINA 2012, fig. 8.5

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del campo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme, Sala V – inv. 1016)

Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme (Riferimento: Paris, Rita) largo di Villa Peretti, 1, 00185 – Roma

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bragantini, I./ Dolciotti, A./ Sanzi di Mino, M.
1998, in La villa della Farnesina in Palazzo Massimo alle Terme
, Milano / Roma , p. 95, fig. 113.
Di Sarcina, M. T. 2012, I mosaici della villa romana della Farnesina, in Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme. I mosaici, Milano, pp. 73-74, 82-83, scheda 8.4, fig. 8.4 a p. 237.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIV, Villa della Farnesina, cubicolo E, tessellato bicromo a motivi geometrici con soglie (MNR), in TESS – scheda 7940 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7940), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7940

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2013 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia