Nel 1878-80, durante i lavori per la realizzazione degli argini del Tevere nell’area dei giardini Farnese (ex villa Chigi), venne alla luce un’ampia porzione di una sontuosa villa suburbana, caratterizzata da planimetria complessa (e tuttora non pienamente compresa) e impianto scenografico; conservava inoltre sistemi decorativi parietali e pavimentali di altissimo livello artistico, testimonianti la condizione elitaria della committenza; il complesso venne datato nella seconda metà del I secolo a.C., mentre il sistema decorativo parietale era attribuibile con maggiore esattezza all’età augustea. A causa dello stato di inondazione dell’area e della pressione degli appaltatori, furono rilevate molto rapidamente le strutture del solo settore meridionale, meglio conservato, e, una volta distaccati gli intonaci dipinti, il complesso venne ricoperto; la redazione della documentazione fu seguita dall’archeologo Marchetti. La villa, orientata NE/SO era disposta in senso longitudinale rispetto al Tevere, sul quale si affacciava con un portico colonnato, conservato al momento della scoperta per un’altezza di m 2.5; la quota di calpestio dei pavimenti era a m 8.20 slm, inferiore di 3 m rispetto ai vicini edifici di III secolo. La pianta presentava un grande emiciclo, realizzato da tre muri concentrici, che costituiva l’ideale centro di simmetria del complesso, ai cui lati erano due avancorpi a pianta quadrangolare. L’asse longitudinale della villa coincideva con un lungo criptoportico, indicato in pianta con la lettera A), diviso in due ambulacri da una fila di pilastri a pianta quadrata, ed affiancato sul lato meridionale da una sequenza di vani di servizio, collegati da stretti passaggi. Tra l’avancorpo orientale e il criptoportico si riconobbero una serie di sale di rappresentanza e soggiorno, quali il triclinio (C in pianta) e i cubicoli (B, D, E in pianta) che si affacciavano sul giardino interno (L in pianta). Tra i due anelli più interni dell’esedra correva un ambulacro (G) che proseguiva come corridoio (F) fino al cubicolo estivo (E). Almeno un settore della villa aveva un piano superiore, testimoniato dall’esistenza di una scala di 12 gradini in laterizio a Nord del triclinio (C). La villa ebbe vita breve: lo scavo evidenziò la completa assenza di elementi d’arredo e di mosaici policromi, realizzati normalmente entro supporti nel periodo e quindi rimuovibili, che testimonierebbe un abbandono intenzionale del complesso, forse a causa della vicinanza del Tevere. La struttura subì un complessivo intervento di ampliamento e ridecorazione in età augustea; la cronologia dei sistemi decorativi e la loro ricchezza ha stimolato suggestive ipotesi riguardo la proprietà della villa; tra queste si è accreditata l’attribuzione ad Agrippa, anche per la scoperta nelle vicinanze di un cippo (MNR, n. inv. 242) testimoniante l’esistenza di un pons Agrippae, che avrebbe dovuto collegare le proprietà del personaggio sui due lati del Tevere. La pianta dell’edificio è tratta da DI SARCINA 2012.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: vestibolo
Ambiente H – Vestibolo a pianta rettangolare aperto sui due lati (indicato con H in pianta -‘alfa’ nella planimetria degli scavi ottocenteschi), ubicato nel settore meridionale della villa, a Sud del criptoportico B, diviso in due ambulacri paralleli da una fila di pilastri a pianta quadrata; questo era affiancato da una serie di piccoli ambienti a pianta quadrata, verosimilmente di servizio, affacciati su uno stretto corridoio. Le celle si suddividono in gruppi speculari alternativamente accessibili dall’angolo occidentale o orientale, apparentemente divisi da vestiboli più ampi a distanza regolare, come quello in oggetto. Il vano conservava al momento della scoperta la pavimentazione originale, un tessellato bicromo a decoro geometrico articolato in più unità decorative: si distinguevano due soglie, decorate dallo stesso soggetto, e il vestibolo vero e proprio; nessuna informazione è nota sul’eventuale conservazione del sistema decorativo parietale. La posizione e le caratteristiche della decorazione concordano nell’indicare la destinazione d’uso originale del vano come ambiente di passaggio,
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1879-80
Regio XIV, Villa della Farnesina, vestibolo H, tessellato
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tessellato bicromo a decoro geometrico; il vano presenta un punteggiato di crocette bicrome su fondo bianco inquadrato da una cornice nera. l passaggi verso il corridoio sono sottolineati dalla presenza di soglie uguali, anch’esse bicrome a decoro geometrico.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Frammento (dim. m 1.05 x 1.06) di pavimento in tessellato a fondo bianco con cornice perimetrale costituita da una fascia monocroma (DM 1y) di tessere nere in ordito di filari paralleli; campo decorato con punteggiato di crocette bicrome in colore a contrasto (DM 108a), in tessere nere su fondo bianco.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.5-1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 108a – punteggiato di crocette bicrome, in colori contrastanti |
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Soglia rettangolare con decorazione di soggetto geometrico; su fondo di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), in continuità con la cornice perimetrale del tappeto principale, si colloca un pannello inquadrato da una fascia monocroma di tessere nere e campito da una fila di quadrati neri disposti sulla diagonale, che creano sul fondo bianco un motivo a clessidre (DM 15a); i quadrati sono caricati da quadrati diritti in colore contrastante. Le soglie ai due lati del vano presentavano identiche dimensioni e decorazione. Manca la documentazione fotografica; il rivestimento è noto solo attraverso un acquerello del Marchetti (DI SARCINA 2012, pp. 72-73, fig. 8.4), redatto al termine degli scavi e prima del reinterro del complesso.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma | ||
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Metriche Tessere: Non documentate. cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 15a – fila di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre), in colori contrastanti |
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Soglia rettangolare con decorazione di soggetto geometrico; su fondo di tessere bianche in ordito rettilineo (DM 105a), in continuità con la cornice perimetrale del tappeto principale, si colloca un pannello inquadrato da una fascia monocroma di tessere nere e campito da una fila di quadrati neri disposti sulla diagonale, che creano sul fondo bianco un motivo a clessidre (DM 15a); i quadrati sono caricati da quadrati diritti in colore contrastante. Le soglie ai due lati del vano presentavano identiche dimensioni e decorazione. Manca la documentazione fotografica; il rivestimento è noto solo attraverso un acquerello del Marchetti (DI SARCINA 2012, pp. 72-73, fig. 8.4), redatto al termine degli scavi e prima del reinterro del complesso.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 15a – fila di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre), in colori contrastanti |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme – inv. 125526)
Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo alle Terme (Riferimento: Paris, Rita) largo di Villa Peretti, 1, 00185 – Roma
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bragantini, I./ Dolciotti, A./ Sanzi di Mino, M.
1998, in La villa della Farnesina in Palazzo Massimo alle Terme
, Milano / Roma , p. 27, fig. 25.Di Sarcina, M. T. 2012, I mosaici della villa romana della Farnesina, in Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo alle Terme. I mosaici, Milano, pp. 72-73, 80, scheda 8.2, figg. 8.4 a p. 73, 8.2 a p. 235.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIV, Villa della Farnesina, vestibolo H, tessellato, in TESS – scheda 7944 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7944), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=7944