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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8038
S. Isaia, vano 7, cementizio con inserti misti – Bologna  ( BO )

edificio residenziale/domus
In seguito ad un rinvenimento fortuito del 1979, la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna ha dato avvio a una campagna di scavo nel 1981 nel cortile delle scuole medie Guinizelli, in via S. Isaia, nel suburbio sud-occidentale di Bononia. Nella campagna di scavo, che ha interessato un’area di 80 mq in parte già sbancata senza controllo archeologico, sono stati messi in luce i resti di una domus suburbana di cui sono stati individuati parte del settore abitativo (settore meridionale) e parte del settore di servizio (settore settentrionale). L’area era comunque già pesantemente compromessa a causa delle sistematiche spoliazioni operate nella tardoantichità e dei numerosi interventi di età medievale (era la sede del convento di S. Mattia). L’impianto della domus si data stratigraficamente al terzo quarto del I sec.a.C., in un’area livellata e regolarizzata attraverso riporti argillosi: sono stati rinvenuti anche i resti di una fornace che probabilmente era destinata alla cottura dei laterizi utilizzati poi nella costruzione delle strutture murarie della domus stessa. Del settore abitativo sono stati messi parzialmente in luce tre ambienti (1-3), così come del settore di servizio (4-6). Il vano 1, stretto e lungo, è un corridoio attraverso il quale comunicano i due settori della domus e che separa i vani 2 e 3. Se per la prima fase non si conosce la pavimentazione del vano 3, lo stesso non si può dire per i vani 1 e 2, pavimentati in tessellato. Il vano 2 in questa fase è una stanza rettangolare con l’asse costruttivo disposto parallelo al corridoio (quindi in senso N-S). Dei vani di servizio 4-6 sono stati messi in luce solo tratti delle pavimentazioni: il vano 4 è pavimentato in cementizio, il vano 6 a commessi di laterizi, mentre del vano 5 si conserva solo lo strato preparatorio. L’impianto planimetrico della domus muta nella seconda fase edilizia, datata all’incirca all’età flavia: se nel settore produttivo si registra solo il parziale rifacimento della pavimentazione del vano 6, nel settore residenziale i cambiamenti sono più evidenti. Nell’ambiente 2 si sposta il tracciato di alcuni muri e l’asse costruttivo del vano, che viene a gravitare sull’asse E-O: il vano è quindi accorciato e diventa più lungo. Un nuovo muro con andamento E-O si imposta direttamente sul tessellato di prima fase e viene così a creare un nuovo ambiente (7), pavimentato in cementizio. Dal vano 7 si accedeva al corridoio 1, che in questa fase resta sostanzialmente invariato. Il vano 3 in questa fase presenta una pavimentazione in tecnica mista. Un incendio, datato tra II e III sec. d.C., compromette in parte le strutture dall’abitazione, che da questo momento sono caratterizzate da un sempre più evidente scadimento del tono insediativo. In questa terza fase edilizia un muro con andamento N-S va a frazionare i vani 2 e 7, mentre nel settore settentrionale il vano 5 è ripavimentato mediante una stesura di calce piuttosto grossolana. L’abbandono del complesso si data intorno alla fine del III sec. d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 440; la pianta allegata è tratta da Ortalli 1996).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

AMBIENTE: non determinato
L’ambiente 7 è un vano scavato solo parzialmente posto nel settore meridionale dell’abitazione. Il vano è aggiunto alla domus nella seconda fase edilizia, datata all’età flavia, in seguito alla costruzione del muro con andamento E-O che va a frazionare il vano 2. Presenta un rivestimento pavimentale in cementizio. Nella terza fase edilizia, datata al III sec.d.C., il vano è frazionato mediante l’erezione di un muro con andamento N-S sul lato O, che va a sezionare anche la pavimentazione.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1981 – Ente responsabile: SA ER

S. Isaia, vano 7, cementizio con inserti misti

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Pavimento in cementizio a base fittile con inserti misti policromi sparsi irregolamermente sulla superficie.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: da Ortalli 1996

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Gelichi, S./ Ortalli, J. 1987, Lo scavo nell’area cortilizia delle Scuole Medie Guinizelli in via S. Isaia., in Archeologia medievale a Bologna. Gli scavi del convento di San Domenico (Bologna – Museo Civico Archeologico, 4 aprile – 31 maggio 1987)., Bologna, p. 52.
Ortalli, J. 1996, La villa suburbana di via S. Isaia a Bologna., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, p. 292, fig. 6.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, S. Isaia, vano 7, cementizio con inserti misti, in TESS – scheda 8038 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8038), 2009
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8038

DATA SCHEDA: 2009 | AUTORE: Paolucci, Giovanna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca