Nel 1993 sono venuti alla luce in Corso Vittorio Veneto a San Benedetto dei Marsi, corrispondente all’antica Marruvium, resti di una vasta domus. L’edificio è stato scavato sistematicamente dalla Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo. L’abitazione presenta la canonica successione assiale (Nord-Est/Sud-Ovest) di fauces (L), atrio (A), tablino (B) e peristilio (U). Dall’atrio si accede, oltre che alle alae (F, P), a cubicula e altri ambienti. Ai lati del tablino sono situati i vani E, verosimilmente un triclinio, e R, un ampio oecus. Le strutture descritte, così come la decorazione musiva, sono da attribuire in gran parte a una seconda fase costruttiva, con murature in opera incerta associata all’opera quasi reticolata. Al primo impianto della domus risalgono invece muri in opera incerta con malta di cattiva qualità, nonché il cementizio che pavimenta l’ambiente R. Lo schema decorativo di questa pavimentazione, infatti, non è coordinato con le strutture murarie circostanti. La prima fase costruttiva risale probabilmente ai decenni a cavallo tra II e I secolo a.C. La seconda può essere datata, sulla base della decorazione musiva, nella seconda metà del I secolo a.C., probabilmente nella primissima età augustea. Nel corso della prima età imperiale furono effettuati alcuni interventi di ristrutturazione. Pianta edificio da SALCUNI 2012.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: tablino
Il tablino B, di forma rettangolare, congiunge l’atrio A e il peristilio U. Il vano è pavimentato con un tessellato bianco e nero.
Lunghezza: 7.20 m – Larghezza: 3.80 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1993 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo
Domus di Corso Vittorio, tablino B, tessellato
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
L’ambiente è pavimentato con un tessellato bianco e nero. Il campo, inquadrato da una fascia nera, è decorato con un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome dentate, nero su sfondo bianco. La soglia musiva tra tablino B e atrio A raffigura un edificio ad arcate, mentre quella posta tra tablino B e peristilio U mostra una fila di tre esagoni adiacenti, terminante ai due lati con due trapezi isosceli, corrispondenti alla metà di un esagono. Negli esagoni è inscritta una stella di due triangoli (determinante triangoli). Immagine rivestimento da SALCUNI 2012.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lunghezza: 7.20 m; Larghezza: 3.80 m;
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo
L’ambiente è pavimentato con un tessellato bianco e nero. Il campo, inquadrato da una fascia nera, è decorato con un doppio reticolato diritto e obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome dentate (DM 126b), a tessere nere su fondo bianco.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli | ||
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 126b – doppio reticolato diritto ed obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome dentate (formante triangoli) ("transenna") |
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: orientata
Cromia: bicromo
La soglia musiva tra tablino B e atrio A raffigura un edificio ad arcate in bianco e nero, concepito per essere visto dal tablino. Inquadrato da una linea tripla monocroma bianca (DM 1t), il motivo decorativo principale (DM 97a) è composto da una serie di arcate chiuse da cancelli con griglie alternativamente di quadrati obliqui e di rombi. Sopra il portico corre un fregio con triglifi sul quale si impostano una serie di tetti a spiovente con comignoli.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.42 m – Larghezza: 0.92 m
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 97 – arcate |
Decorazioni figurate
Tema | Soggetto | Altre componenti |
---|---|---|
Edificio |
Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
La soglia musiva posta tra il tablino B e il peristilio U mostra una fila di tre esagoni adiacenti, terminante ai due lati con due trapezi isosceli, corrispondenti alla metà di un esagono (DM 29a). Negli esagoni è inscritta una stella di due triangoli (determinante triangoli).
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1y – fascia monocroma | ||
DM 2a – linea tripla traforata |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 29a – fila di esagoni adiacenti delineati e campiti | ||
DM 302c – stella di due triangoli inscritta in un esagono, determinante triangoli |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (San Benedetto dei Marsi, Corso Vittorio Veneto – Domus romana)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Cairoli, R. 2001, La Domus di Marruvium., in Il Tesoro del Lago. L’archeologia del Fucino e la Collezione Torlonia, Catalogo della mostra (Avezzano, 22 aprile – 31 dicembre 2001), Pescara, p. 217, fig. 7.Cairoli, R. 2001, La domus di C.so V. Veneto a San Benedetto dei Marsi., in Il Fucino e le aree limitrofe nell’antichità, Atti del II convegno di Archeologia in ricordo di Antonio Mario Radmilli e Giuliano Cremonesi (Celano, 26-28 novembre 1999), Avezzano, pp. 282-283, figg. 1, 3.Campanelli, A./ Cairoli, R. 1995, Nuovi mosaici dalle città romane d’Abruzzo: Hatria, Marruvium e Superaequum., in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, pp. 90-91, figg. 2, 6-8.Salcuni, A. 2012, in Pitture parietali e pavimenti decorati di epoca romana in Abruzzo, Bonn, pp. 60-69.Vincenti, V. 2001, Il tema iconografico degli edifici ad arcate nel mosaico romano: origine e sviluppo del motivo., in Atti del VII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Pompei, 22-25 marzo 2000), Ravenna, p. 64.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Salcuni, Andrea/ Andreetti, Elisabetta, domus di Corso Vittorio, tablino B, tessellato, in TESS – scheda 8078 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8078), 2015
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8078