
La domus 1 è situata nel settore sud-occidentale dell’area di scavo e presenta almeno due fasi edilizie, dal momento che i piani pavimentali si trovano a quote dissimili (circa 1 m di dislivello). Alla più antica sono da attribuire i vani 1 e 2, entrambi pavimentati a commessi di laterizi, mentre i vani 3-6 sono da riferirsi a una fase successiva. I vani 4 e 5, posti nel settore meridionale e pavimentati in cementizio, sono stati indagati solo parzialmente poiché proseguivano oltre i limiti di scavo. Il vano 3 è un ambiente quadrangolare pavimentato in cementizio con pseudoemblema in tessellato posto a N del vano 4 e separato da quest’ultimo da un muro lungo almeno 4 m e largo 0.60 m (2 piedi). È stato ipotizzato che lo pseudoemblema sia stato inserito nel pavimento in cementizio in un momento successivo (Degani 1960, p. 254; Scagliarini, Venturi 1999, pp. 56-57). Il vano 5 si trova a N dell’ambiente 3 ed è pavimentato a commessi di laterizi. Un acciottolato con andamento obliquo E-O obliterava il vano 2 e parte del vano 3, sul cui pavimento si impostavano almeno due muri più tardi (forse medioevali). La prima fase edilizia è inquadrabile tra la fine del II sec.a.C. e i primi decenni del I sec.a.C., mentre la seconda fase edilizia è inquadrabile tra l’età tardorepubblicana e l’età augustea. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Degani 1960, tav. I).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
ambiente di soggiornoL’ambiente 3 è un vano a pianta quadrangolare posto nel settore meridionale della domus, separato dal vano 4 da un muro con andamento E-O messo in luce per un piccolo tratto. Il vano è interpretabile come ambiente di soggiorno dell’abitazione nella seconda fase edilizia e presenta una pavimentazione in cementizio intorrotta al centro da uno pseudoemblema in tessellato; non è da escludere che lo pseudoemblema sia stato aggiunto al pavimento in un secondo momento (Degani 1960, p. 254; Scagliarini, Venturi 1999, pp. 56-57).
Lunghezza: 5.2 m – Larghezza: 4.25 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1958 – Ente responsabile: SA ER
S. Rocco, domus 1, vano 3, cementizio con pseudoemblema in tessellato
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: tricromo
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in marmo bianco, di piccole dimensioni e sparsi sulla superficie senza un preciso ordine, interrotto al centro da uno pseudoemblema in tessellato bicromo, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria. Lo pseudoemblema è decorato da una composizione in un quadrato e attorno a un quadrato di 4 stelle di 8 losanghe sulle diagonali del quadrato, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali e rettangoli e triangoli negli spazi di risulta. Lo pseudoemblema (1.25×1.25 m) è stato strappato ed è attualmente conservato presso i magazzini dei Musei Civici.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lunghezza: 5.2 m; Larghezza: 4.25 m;
BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1i – linea doppia | ||
DM 1y – fascia monocroma |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
cementizio (cementizio a base fittile con inserti marmoreitessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 413a – "stralcio" centrato di una composizione di stelle di 8 losanghe: in un quadrato e attorno ad un quadrato, 4 stelle di 8 losanghe disposte sulle diagonali del quadrato, contigue tramite due punte e attornianti il quadrato centrale, che determinano 4 piccoli quadrati sulle diagonali, disposti sulle mediane del quadrato esterno, e grandi quadrati tronchi all’intorno | crocette apicate | |
DM 269c – fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 fusi e 4 petali triangolari a linea sottile terminanti con un giglio a volute (quì il centro è un cerchio) | ||
DM 103a – inserti su cementizio |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: emblema – Conservato in: museo/antiquarium (Musei Civici di Reggio Emilia)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Degani, M. 1960, Reggio Emilia. Scoperte archeologiche dell’anno 1958., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 255, fig. 8.Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, pp. 56-57, tav. XVI, 1.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, S. Rocco, domus 1, vano 3, cementizio con pseudoemblema in tessellato, in TESS – scheda 8486 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8486), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8486