scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8614
Domus di via D’Azeglio 47, amb. 7, pavimento in mattoni – Ravenna  ( RA )

edificio residenziale/domus
Lo scavo dell’area di via D’Azeglio 47 ebbe inizio nel 1993 e mise in luce una complessa stratificazione di fasi insediative succedutesi a partire dalla tarda Repubblica fino all’età moderna. Il complesso è caratterizzato dalla presenza di una strada con orientamento NO-SE (sito 33), a S della quale si impostano tutte le fasi costruttive fino al VI sec. d.C., momento in cui parte della carreggiata viene occupata e defunzionalizzata. Alla prima fase abitativa appartengono alcuni lacerti murari datati al II-I sec. a.C. che vennero inglobati nelle fondazioni dei successivi ambienti 4 e 5; di questa fase tuttavia non è possibile una ricostruizione planimetrica estesa. La seconda fase, la prima estensivamente documentata, è datata all’epoca augustea e presenta l’impianto tipico delle abitazioni nobiliari d’età repubblicana dell’Italia centrale e meridionale. L’ingresso si articola in due vani di cui il primo, le fauces (amb. 1), sono completamente aperte sulla strada e dotate di sedili laterali in muratura; oltre la soglia in blocchi di arenaria, sulla quale sono visibili i segni dei perni della porta, si accede al vestibolo (amb. 2), oltrepassato il quale si entra nell’ambiente 3, l’atrio rettangolare pavimentato in tessellato e dotato d’impluvium. Ad est dell’ambiente 3, si aprono i vani 4 e 5, stanze di soggiorno, mentre i vani 10 e 11 costituiscono inizialmente una fascia di rispetto tra la domus in questione ed un’unità abitativa collocata ad est. Di quest’ultima fanno parte gli ambienti 8 e 9: rispettivamente un vano scoperto pavimentato ad esagonette ed una corte, anch’essa scoperta. La parte occidentale della domus venne indagata limitatamente ai limiti imposti dallo scavo. Nel settore N, ai lati delle fauces, gli ambienti 6 e 7 si identificano con un ambiente produttivo e una bottega aperti direttamente sul marciapiede pavimentato in cocciopesto. La terza fase della domus è datata al II-III sec. d.C. In questo momento il muro E del vestibolo viene prolungato in direzione S da una struttura muraria poggiante direttamente sul mosaico dell’atrio di età augustea. Tale muro costituisce la chiusura occidentale dei nuovi ambienti che vengono costruiti sopra i precedenti vani di soggiorno 4 e 5, ed in parte sopra l’atrio 3. Nella nuova disposizione, l’ambiente 13, una corte scoperta, si trova ad occupare lo spazio del precedente ambiente 4, parte dell’ambiente 5 ed il settore NE del cortile 3. A S di questo ambiente si ricava un piccolo vano dotato di sistema di riscaldamento a pavimento (amb. 12) e la stanza 14, posizionata ad E di quest’ultimo. Gli ambienti 6 e 7, le botteghe ai lati delle fauces, continuano ad essere utilizzati e mantegono la precedente disposizione planimetrica. Nel settore occidentale dell’atrio viene costruita una tettoia o un porticato il cui limite E si ferma prima dell’impluvium centrale. Forse in questo momento vengono inglobati nella domus i vani 10 e 11 che sono interpretati rispettivamente come un corridoio ed un vano scale. La quarta fase è datata al V sec.d.C. e presenta sostanziali modifiche rispetto alle fasi precedenti. Non è noto quale fosse in questo momento l’ingresso alla domus, probabilmente posto ad E fuori dai limiti di scavo, ma al posto degli ambienti 1, 2, 7 si trova ora una sola stanza (amb. 17), chiusa sul cardine da un muro lesenato all’esterno. Ad E dell’ambiente 17, il vano 16 occupa lo spazio dei precedenti 11 e 9, mentre nel settore S, a spese anche del cortile 8, si ricava la corte porticata 15. La stanza 14, già esistente nella fase precedente, viene dotata di una nuova pavimentazione in opus sectile, che ne rialza la quota di due dei tre gradini funzionali a metterla in comunicazione con l’ambiente 12, che continua ad essere utilizzato. Alla fine del V sec. d.C. o all’inizio di quello successivo, la domus viene inglobata, assieme a quella che si trova sul lato N del cardine, nella costruzione di un palazzetto bizantino.
(Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa)


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: taberna
Ambiente 7: seconda fase: ambiente rettangolare, situato ad E delle fauces della casa, quasi completamente aperto sulla strada. Sulla soglia in marmo rosso di Verona, prospiciente il marciapiede, doveva essere collocato un bancone in muratura utilizzato per la vendita di cibi caldi. Nella quarta fase, assieme agli ambienti 1 e 2 il suo spazio viene occupato dalla stanza 17 (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, II fase abitativa).

Lunghezza: 6.4 m – Larghezza: 6 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1993

Domus di via D’Azeglio 47, amb. 7, pavimento in mattoni

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Pavimento in mattoni sesquipedali, di colore giallo, conservato in maniera abbastanza integra nella parte centrale, NO e SO dell’ambiente; asportato nell’angolo NE.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Misure
Lunghezza: 6.4 m; Larghezza: 6 m;

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi

Referenza fotografica: Immagine tratta da Montevecchi, 2004.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Maioli, M.G. 1993, Ravenna, via D’Azeglio, n. 47. Complesso archeologico., in Studi e documenti di archeologia, Bologna, p. 363, fig. 64.
Maioli, M.G. 1995, Edifici di età repubblicana e augustea nel complesso archeologico di via D’azeglio a Ravenna., in Seminario Internazionale sul tema: “Ricerche di Archeologia Cristiana e Bizantina”, Ravenna, p. 518, figg. 1-3.
Maioli, M.G. 1996, I mosaici del complesso di via D’Azeglio in Ravenna., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, p. 339.
Maioli, M.G. 2003, Comune di Ravenna. La stratificazione urbana di via D’Azeglio. , in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 18.
Maioli, M.G. 2003, La domus dei pugili., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici e altri tesori mai visti., Fusignano, p. 62, fig. 1.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana, in Ravenna romana, Ravenna, p. 144, fig. 5.
Marini Calvani, M./ Maioli, M.G. 1995, in I mosaici di via D’Azeglio in Ravenna, Ravenna, p. 85, fig. 71.
Montevecchi, G./ Leoni, C. 2004, Settore meridionale. Domus dei pugili (I sec.a.C. – I sec.d.C.), in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, p. 24, figg. 8-22.
Montevecchi, G./ Leoni, C. 2004, Settore meridionale. Domus dei pugili: continuità d’uso (II-III sec.d.C.), in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, p. 43, fig. 43.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus di via D’Azeglio 47, amb. 7, pavimento in mattoni, in TESS – scheda 8614 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8614), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8614

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca