scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8949
Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 3, tess. a croci di squadre e quadrati – Ravenna  ( RA )

edificio residenziale/domus
Gli scavi condotti nel 1980 per la costruzione della nuova sede della Banca Popolare misero in luce, in piazza Arcivescovado 2-4, i resti di un complesso abitativo in seguito denominato “Domus del Triclinio” (sito 20). L’area di scavo risulta delimitata a SE dai resti defunzionalizzati delle mura urbiche repubblicane che fungono da base d’appoggio per gli elevati della domus, in un terreno in cui la subsidenza rese necessario il rifacimento continuo dei pavimenti. Il fenomeno risulta evidente nella situazione riscontrata nell’ambiente 3 dove il piano pavimentale presenta una notevole pendenza verso NO, essendo il terreno sostenuto a SE dalle riseghe della cinta muraria. I limiti di scavo non permisero di indagare il settore N del complesso, nel quale è plausibile si trovasse l’ingresso della casa.
Alla prima fase, datata al I sec. d.C., appartengono alcuni ambienti gravitanti su una corte scoperta (amb. 1) pavimentata in lastricato di mattoni e dotata di un pozzo, collocato presso l’angolo S dell’area di scavo. Dal lato N di questo cortile si aveva accesso all’ambiente 2, forse un corridoio, con pavimento in cementizio, a sua volta comunicate con il vano 3, posto a S, di cui si rinvenne parte del tessellato geometrico originario.
Alla fine del II sec. d.C., nell’angolo SE corte scoperta 1, venne costruita una caldaia collegata all’intercapedine di 50 cm ricavata nella parete SE della stanza 3. L’inserimento del nuovo sistema di riscaldamento avvenne contemporaneamente al rifacimento del pavimento, posto ad una quota superiore di 35 cm, probabilmente per difendersi dall’umidità causata dal naturale abbassamento del terreno. Per ragioni analoghe, anche il corridoio 2 e la stessa corte scoperta 1, precedentemente pavimentati in cementizio e lastricato di mattoni, ricevono in questo momento la medesima stesura di esagonette fittili. In questa fase nell’angolo SE del corridoio sono già presenti alcuni gradini, che indicano l’esistenza di un secondo piano o di un piano rialzato.
Nel terzo quarto del III sec. d.C., il settore NE della domus venne ampliato con la costruzione dell’ambiente 4, pavimentato in tessellato geometrico e collocato ad una quota sopraelevata rispetto alle stanze esistenti. Il vano era accessibile tramite un adattamento dei gradini posti all’estremità SE del vano 2. Nello stesso momento fu aggiunto anche l’ambiente 5, la seconda area scoperta del complesso abitativo, occupato da una fontana e da vasche collegate al pozzo del cortile 1, ripavimentato per la terza volta.
All’inizio del IV sec. d.C. domus fu distrutta da un incendio di cui rimangono tracce sui rivestimenti in mosaico. Il rinvenimento delle parti metalliche di un letto tricliniare, di altri oggetti in metallo e di un certo numero di esagonette e mattoni accumulati nella corte 1, indica che l’edificio era in fase di ulteriore ristrutturazione quando la sua vita venne improvvisamente interrotta (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: triclinio
Ambiente 3: ambiente di forma rettangolare, comunicante a NO con il corridoio 2 e delimitato a SE dalle mura repubblicane di cui sfrutta la base d’appoggio. Durante la prima fase di vita della domus ricevette una pavimentazione in tessellato geometrico, che venne rifatta ad una quota superiore durante la seconda, quando, ricavando un’intercapedine di 50 cm lungo tutta la parete SE, si creò un sistema di riscaldamento collegato alla caldaia situata nell’angolo SE della corte 1 (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, prima fase).

Lunghezza: 5 m – Larghezza: 3.8 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1980

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 3, tess. a croci di squadre e quadrati

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Rivestimento in tessellato geometrico, bicromo, distinto in un ampio bordo bianco, punteggiato di tessere nere, ed in un pannello centrale, quadrato, decorato da uno stralcio di composizione reticolata di croci di quattro squadre e di quadrati adiacenti, formanti quadrati maggiori. Nel settore NO della stanza, nel bordo bianco compreso tra il pannello e l’ingresso, il rivestimento presenta un restauro antico ottenuto mediante una stesura subrettangolare di colore nero, punteggiata di tessere bianche.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (4° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Misure
Lunghezza: 4,5 m; Larghezza: 3,8 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1,5×1; 1,2×1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1,2×1; 1,3×1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 130e – composizione reticolata di croci di quattro squadre e di quadrati adiacenti, formanti quadrati maggioricrocette di singole tessere sulla diagonale, rombi dentati, quadrati a lati concavi
Referenza fotografica: Immagine tratta da Manzelli Grassigli, 2001.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pannello – Conservato in:

Restauri antichi: Tra l’ingresso della stanza ed il pannello centrale si trova una stesura subrettangolare di filari paralleli, obliqui rispetto agli assi della stanza, di tessere nere, punteggiata di tessere bianche. In questo rifacimento furono inserite anche piccole lastre marmoree di riutilizzo.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Bermond Montanari, G. 1986, Attività di ricerca nel decennio 1973-83 della Soprintendenza archeologica dell’Emilia e Romagna., in Opuscola Instituti Romani Finlandiae, Roma, p. 12, tav. 4, fig. 2.
Bermond Montanari, G. 1990, L’impianto urbano e i monumenti., in Storia di Ravenna. I. L’evo antico., Venezia, p. 234.
George, M. 1997, in The Roman Domestic Architecture of Northern Italy, Oxford, p. 54, figg. 41/b, 41/c.
Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec.a.C.-III sec.d.C)., in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, pp. 84-85, fig. 47.
Maioli, M.G. 1983, Ravenna, piazza Arcivescovado, nuova sede della Banca Popolare; domus romana., in Ravenna e il porto di Classe. Venti anni di ricerche archeologiche tra Ravenna e Classe., Bologna, p. 55.
Maioli, M.G. 1986, Appunti sulla tipologia delle case di Ravenna in epoca imperiale., in Seminario Internazionale di Studi su “La Macedonia iugoslava”, Atti del convegno (Ravenna, 15-22 marzo 1986), Ravenna, p. 213, fig. 7.
Maioli, M.G. 1994, Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p. 233, p. 238.
Manzelli, V. 2003, La domus del triclinio: lo scavo della Banca Popolare., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici e altri tesori mai visti., Fusignano, p. 56, fig. 4.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 147, figg. 16,19.
Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, p. 122, figg. 71, 72.
Racagni, P. 2003, Mosaici esposti., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici ed altri tesori., Fusignano, p. 101.
Scagliarini Corlaita, D. 1987, Nuovi dati e nuove osservazioni sulle domus di Ravenna e della Romagna., in Seminario Internazionale di Studi su “Archeologia e Arte nella Spagna tardoromana, visigota e mozarabica” (Ravenna, 4-11 aprile 1987), Ravenna, p. 391, p. 379, fig. 1.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello,Manuela, Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 3, tess. a croci di squadre e quadrati, in TESS – scheda 8949 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8949), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8949

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello,Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca