scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8966
Villa S. Rocco, vano 17, tessellato bianco – S. Rocco – Francolise  ( CE )

edificio residenziale/villa
In località S. Rocco (1), alle pendici della collina di monte Telefono, si trovano le strutture pertinenti ad una villa, venuta alla luce nel 1938 e scavata sistematicamente solo fra il 1962-1966 sotto la guida di M. A. Cotton. Della villa, che si trova ai margini dell’ager Falernus, sono state individuate due grandi fasi costruttive: la fase I (100/90-30 a.C) e la fase II (30 a.C./metà del II secolo d.C.) suddivise, a loro volta, in due sottofasi (fase I A: 100/90 a.C.-50 a.C.; fase I B: 50 a.C.-30 a.C.; fase 2 A: 30 a.C.-metà del I secolo d.C.; fase 2 B: metà del I secolo d.C.-metà del II secolo d.C.). Durante la fase I A (100/90 a.C.-50 a.C.) la villa, caratterizzata da ambienti con murature in opera incerta, si disponeva su due terrazze: sulla terrazza superiore era ubicata la pars urbana, mentre su quella inferiore la pars rustica. L’edificio, di pianta rettangolare, aveva gli ambienti (A, D, E, F) disposti ad "L" attorno ad un cortile chiuso (B) con pavimentazione in cementizio. L’ambiente A, con pavimentazione musiva, e l’ambiente D erano probabilmente dei vani di rappresentanza, mentre gli ambienti E ed F erano forse dei cubicoli. Sul terrazzo superiore, posto ad est, si trovava una cisterna, mentre in quello inferiore gli ambienti produttivi, fra cui il vano H con pavimentazione in cementizio. Con la fase I B (50 a.C.-30 a.C.) il vano A viene allargato mentre i vani D, E ed F vengono suddivisi in ambienti minori (D1, D2, D3, D4, E1, E2, F1). In età augustea, corrispondente al momento iniziale della fase II A (30 a.C.-metà del I secolo d.C.) avviene una radicale ristrutturazione della villa attraverso l’obliterazione delle precedenti strutture e la realizzazione di nuovi ambienti con murature sempre in opera incerta e pavimenti finemente decorati. La pars urbana, costituita da 26 ambienti, ruota attorno ad un peristilio ionico munito di pavimentazione in tessellato, al quale si poteva accedere attraverso un vestibolo a "T" (1). Attorno al peristilio si disponeva una serie di ambienti con funzioni di rappresentanza e di servizio, della quale facevano parte i cubicoli 2, 3, 18, 19, 20, 23, 24, il triclinio 5, il tablino 4 e l’esedra 6. A nord, un corridoio (7) permetteva di raggiungere gli ambienti di servizio, fra cui la cucina (10), con pavimento in opera spicata. Facevano parte della pars urbana anche gli ambienti 12, 13, 14, ubicati a nord del peristilio, e gli ambienti dal 17 al 26, con funzione di soggiorno e muniti di pavimentazioni musive. La pars rustica occupava una terrazza di circa mq 850 ad est di quella urbana ed era separata da questa attraverso una strada. A nord del cortile 1 si apriva una serie di ambienti (40-43) con pavimentazione in bipedali, interpretati come stanze d’abitazione del vilicus e della sua famiglia. Attorno alla metà del I secolo d.C., corrispondente al momento iniziale della fase II B (metà del I secolo d.C.-metà del II secolo d.C.), vengono aggiunte tre nuove strutture caratterizzate da murature con paramento in opera reticolata con ricorsi in laterizio: un impianto termale nella pars urbana, una figlina ed un "oletum" nella pars rustica. L’impianto termale, con frigidario (8), calidario e laconico, viene realizzato attraverso l’unione dei vani 7, 8, 9, 27 e 28. La figlina era ubicata presso l’angolo nord-occidentale del cortile 2 (vani 48, 49, 50, 38), mentre l’impianto per la produzione dell’olio presso l’angolo nord-orientale dello stesso cortile (vani 53, 54). La villa, che continua ad essere utilizzata sino al II secolo d. C., vede, a partire dall’età antonina, un periodo di declino. (La planimetria è una rielaborazione da Cotton, Métraux 1985, p. 39, fig. 7. La pianta della località dell’edificio è tratta da Cotton, Métraux 1985, p. 2, fig. 2.).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: non determinato
Vano 17: si trova presso l’angolo meridionale della villa. Venne realizzato durante la II fase edilizia (30 a.C. – 50 d.C.) ed attualmente risulta poco conservato a causa di una serie di distruzioni operate in epoca moderna per la costruzione di un ospedale. Non è chiara la funzione: un setto murario di m 1.90 si distaccava dal muro meridionale del vano, creando uno spazio per l’alloggiamento, forse, di un lavabo. E’ possibile, dunque, che si tratti di un cubicolo, anche se le condizioni conservative non permettono di asserirlo con certezza. Della pavimentazione rimangono solo pochi lacerti. (La planimetria dell’ambiente è una rielaborazione tratta da Cotton, Métraux 1985, p. 39, fig. 7).

Lunghezza: 5.95 m – Larghezza: 3.40 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1962-1966 – Ente responsabile: British School at Rome

Villa S. Rocco, vano 17, tessellato bianco

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: monocromo?

Tessellato bianco scarsamente conservato.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Strato 1: (cm 5) ciottoli calcarei. Strato 2: (cm 3) ciottoli calcarei e grumi di malta in malta e calce in rapporto 4:1. Strato 3: (cm 5) malta, calce, polvere di marmo.

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: area archeologica (Villa romana in località San Rocco)

Condizione giuridica: proprietà Stato

Villa romana in località San Rocco (Riferimento: Ufficio Scavi di Sessa Aurunca (Piazza Castello).) via di San Rocco – Francolise (CE)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Cotton, A. M./ Métraux, G.P.R 1985, in The San Rocco Villa at Francolise, London-New York, pp. 118-119.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Villa S. Rocco, vano 17, tessellato bianco, in TESS – scheda 8966 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8966), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8966

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca