
Durante la prima fase, datata alla tarda età repubblicana, il portico 1, pavimentato in tessellato, costituisce il fulcro della domus e si apre a N verso uno spazio scoperto di cui non si hanno ulteriori informazioni. Su tale portico gravitano diversi ambienti, a partire dalla grande stanza 2, accessibile tramite un’ampia soglia in marmo. Ad E si trova la stanza 3, dotata di pavimento in tessellato, aperta a N grazie una seconda soglia marmorea, ad O attraverso una soglia in tessellato. Segue la stanza 4, anch’essa pavimentata in tessellato, comunicante con la precedente e con il vano 5 mediante due soglie mosaicate sistemate nel settore N del vano. Alla stanza 5, pavimentata in pregiato opus sectile, si accedeva sia dal portico settentrionale, sia dall’adiacente stanza 4. Dell’ambiente 6, il più orientale di tutti, non sono note né la pavimentazione né le soglie, dal momento che l’indagine è stata limitata dalla risalita dell’acqua di falda. Gli ambienti gravitanti sul portico 1, direttamente aperti su di esso o semplicemente collegati, presentano in genere dimensioni e rivestimenti che li classificano quali stanze di soggiorno o di rappresentanza.
Nella parte S dell’area indagata si trova invece un nucleo di ambienti di servizio comunicanti con il corridoio 7: su di esso si apre l’ambiente 8, di cui non si conosce il rivestimento pavimentale, a sua volta collegato al vano 9, probabilmente una corte scoperta in mattonato. Da quest’ultima, procedendo verso E, si aveva accesso alla stanza 10, con pavimento in cementizio monocromo.
Durante la seconda fase, datata all’età augustea, la stanza 4 viene frazionata nel corridoio 11, che mantiene gli accessi precedenti, e nella stanza 12 aperta solo a SO, sull’ambiente 3; analogamente l’ambiente 5 viene suddiviso nei vani 14 e 13, l’ultimo dotato di un impianto di riscaldamento alimentato dalla caldaia costruita nella corte 9, ripavimentata in esagonette fittili. L’ambiente di servizio 10 si divide nella stanza 15, collocata a S, e nella stanza 16, posta a N ad una quota maggiore, sopra un secondo sistema di riscaldamento a pavimento di cui non si conosce la caldaia di alimentazione. Durante questa fase, contestualmente alla costruzione delle scale addossate alla parete O, viene ripavimentato anche l’ambiente 3.
Alla terza fase abitativa, infine, collocata tra la fine del I sec.d.C e l’inizio di quello successivo, si attribuisce il rifacimento delle pavimentazioni in tessellato degli ambienti 6, 12, 13 e 14, ed in opus sectile dell’ambiente 2 (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa; prima, seconda e terza fase).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
ambiente di rappresentanzaAmbiente 4: prima fase: ambiente di forma rettangolare, comunicante con la stanza 3, posta ad O, e con la stanza 5, ad E, tramite due soglie mosaicate (soglia E: cfr. amb. 3, unità decorativa: soglia N). Originariamente pavimentato in tessellato, l’ambiente aveva funzioni di rappresentanza.
Durante la seconda fase, poco più a S delle soglie mosaicate viene costruito un tramezzo che fraziona l’ambiente nel corridoio 11, posto a N, e nel vano 12, collocato a S (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, prima fase).
Lunghezza: 7.5 m – Larghezza: 4.1 m
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Data: 1908
Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb. 4, tess. monocromo
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Tessellato costituito da due unità decorative, rispettivamente per il rivestimento del vano e per la soglia che metteva in comunicazione la stanza in esame con la 5, posta ad E. Della prima unità decorativa si conservava, al momento dello scavo, un frammento in tessellato monocromo nero, sicuramente parte del bordo, collocato lungo la parete O delle stanza; della soglia, staccata e conservata, rimane un lacerto delle dimensioni di 0.85 x 0.45 m, decorato da quadrati sulla diagonale, tangenti, caricati da un quadrato iscritto.
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Lunghezza: 7.5 m; Larghezza: 3.68 m;
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: monocromo
Rivestimento di cui si vide, al momento dello scavo, parte del bordo monocromo nero, ad ordito di filari paralleli.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Rivestimento costituito da un bordo composto una coppia di linee doppie di tessere nere separate da una linea tripla di tessere bianche, e da un campo decorato da una coppia di quadrati sulla diagonale, tangenti, formanti clessidre caricate da due triangoli in colore contrastante. I quadrati sono caricati da un quadrato inscritto, in colore contrastante, ruotato di 45°, a sua volta caricato da una clessidra, ancora in colore contrastante.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.7/0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 1i – linea doppia | ||
DM 1t – linea tripla |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.7/0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
var. DM 16b – fila di quadrati sulla diagonale, tangenti (formanti clessidre, qui caricate da due triangoli iscritti in colore contrastante), i quadrati caricati da un quadrato iscritto, caricato da una clessidra |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: soglia – Conservato in: abitazione privata Conservato in casa Serena-Monghini.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Berti, F. 1976, in Mosaici antichi in Italia, Aemilia. Regione ottava. Ravenna, 1, Roma, p. 33, fig. 6; tav III, 5.Ghirardini, G. 1916, Gli scavi del palazzo di Teodorico a Ravenna. , in Monumenti Antichi, Milano , col. 767.Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec.a.C.-III sec.d.C.), in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 80, fig. 41.Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 141.Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, pp. 145-147.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb. 4, tess. monocromo, in TESS – scheda 9153 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9153), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9153