scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9160
Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb. 6, tess. a dodecagoni – Ravenna  ( RA )

edificio residenziale/domus
La domus, parzialmente nota, rinvenuta nel settore S dello scavo del palazzo di Teodorico (sito 8), è costituita da una serie di ambienti collocati tra un portico, probabilmente parte di un grande peristilio, posto a N, ed un altro portico o corridoio parallelo al primo, posto a S. Si distinguono tre fasi abitative su basi sia stilistiche, sia stilistico-archeologiche, cui segue un fase di abbandono durante il II sec.d.C., prima della costruzione del palazzo di Teodorico impostata su queste strutture completamente rasate.
Durante la prima fase, datata alla tarda età repubblicana, il portico 1, pavimentato in tessellato, costituisce il fulcro della domus e si apre a N verso uno spazio scoperto di cui non si hanno ulteriori informazioni. Su tale portico gravitano diversi ambienti, a partire dalla grande stanza 2, accessibile tramite un’ampia soglia in marmo. Ad E si trova la stanza 3, dotata di pavimento in tessellato, aperta a N grazie una seconda soglia marmorea, ad O attraverso una soglia in tessellato. Segue la stanza 4, anch’essa pavimentata in tessellato, comunicante con la precedente e con il vano 5 mediante due soglie mosaicate sistemate nel settore N del vano. Alla stanza 5, pavimentata in pregiato opus sectile, si accedeva sia dal portico settentrionale, sia dall’adiacente stanza 4. Dell’ambiente 6, il più orientale di tutti, non sono note né la pavimentazione né le soglie, dal momento che l’indagine è stata limitata dalla risalita dell’acqua di falda. Gli ambienti gravitanti sul portico 1, direttamente aperti su di esso o semplicemente collegati, presentano in genere dimensioni e rivestimenti che li classificano quali stanze di soggiorno o di rappresentanza.
Nella parte S dell’area indagata si trova invece un nucleo di ambienti di servizio comunicanti con il corridoio 7: su di esso si apre l’ambiente 8, di cui non si conosce il rivestimento pavimentale, a sua volta collegato al vano 9, probabilmente una corte scoperta in mattonato. Da quest’ultima, procedendo verso E, si aveva accesso alla stanza 10, con pavimento in cementizio monocromo.
Durante la seconda fase, datata all’età augustea, la stanza 4 viene frazionata nel corridoio 11, che mantiene gli accessi precedenti, e nella stanza 12 aperta solo a SO, sull’ambiente 3; analogamente l’ambiente 5 viene suddiviso nei vani 14 e 13, l’ultimo dotato di un impianto di riscaldamento alimentato dalla caldaia costruita nella corte 9, ripavimentata in esagonette fittili. L’ambiente di servizio 10 si divide nella stanza 15, collocata a S, e nella stanza 16, posta a N ad una quota maggiore, sopra un secondo sistema di riscaldamento a pavimento di cui non si conosce la caldaia di alimentazione. Durante questa fase, contestualmente alla costruzione delle scale addossate alla parete O, viene ripavimentato anche l’ambiente 3.
Alla terza fase abitativa, infine, collocata tra la fine del I sec.d.C e l’inizio di quello successivo, si attribuisce il rifacimento delle pavimentazioni in tessellato degli ambienti 6, 12, 13 e 14, ed in opus sectile dell’ambiente 2 (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa; prima, seconda e terza fase).


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

ambiente di soggiorno
Ambiente 6: prima e seconda fase: ambiente collocato nella fascia E dell’abitazione, a S del corridoio 1. L’affioramento dell’acqua di falda non ha permesso di indagare compiutamente il vano, sì che non se ne conoscono né la pavimentazione, né gli accessi e di conseguenza non è possibile determinarne la funzione.
Terza fase: vengono rifatti sia il rivestimento parietale, sia quello pavimentale, di cui è nota la soglia mosaicata in comune con l’ambiente 14 e parte del rivestimento del vano (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, terza fase).

Lunghezza: 4.3 m – Larghezza: 3.9 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1908

Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb. 6, tess. a dodecagoni

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento costituito da due unità decorative, rispettivamente per il vano e per la soglia collocata a NO. Della prima, una composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti con effetto di dodecagoni intersecantesi, rimane un lacerto di 1.84 x 0.73 m; della seconda, una composizione a stuoia, è conservato un frammento di 1.22 x 0.7 m.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure
Lunghezza: 4.3 m; Larghezza: 3.9 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Unità decorativa costituita da un bordo con fascia a scacchiera di triangoli, e da un campo a composizione ad alveare di quadrati e triangoli con effetto di dodecagoni intersecanti.
Il bordo inizia con una stesura monocroma bianca, ad ordito di filari paralleli, orientati secondo l’asse N-S della stanza; segue, limitatamente al lato N del lacerto conservato, una fascia monocroma bianca, a filari paralleli, con orientamento E-O. Il bordo doveva poi presentare su tutti i lati una fascia monocroma nera, una fascia a scacchiera di triangoli isosceli e rettangoli dentati, una fascia monocroma bianca ed infine una linea semplice di tessere nere.
Il campo era decorato da una composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti, in colori contrastanti, con effetto di dodecagoni intersecantesi.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1y – fascia monocroma
var. DM 10j – fascia a scacchiera di triangoli isosceli e rettangoli, dentati
DM 1a – linea semplice
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 205a – composizione ad alveare di quadrati e di triangoli equilateri adiacenti, in colori contrastanti (con effetto di dodecagoni intersecantisi)
Referenza fotografica: Immagine tratta da Manzelli Grassigli, 2001.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Unità decorativa costituita da un bordo a fasce monocrome, e da un campo a stuoia.
Il bordo inizia con una stesura monocroma bianca, a filari paralleli, con orientamento N-S sui lati E ed O, e con orientamento O-E sui lati N e S. Su tali lati la stesura monocroma corrisponde alla misura della linea tripla nera seguente e si interrompe a contatto con i filari perpendicolari dei lati E ed O. Come anticipato il bordo prosegue con una linea tripla di colore nero e termina con una linea tripla di tessere bianche.
Il campo presenta una composizione a stuoia ottenuta da linee triple bianche delineate da file semplici nere. Lo sfondo delle stuoia è dato da tessere bianche inserite negli spazi tra gli intrecci; il tratto tra la stuoia ed il bordo risulta invece campito di tessere nere.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1t – linea tripla
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 140e – stuoia
Referenza fotografica: Immagine tratta da Manzelli Grassigli, 2001.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: abitazione privata
Conservati in casa Serena-Monghini.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Berti, F. 1976, in Mosaici antichi in Italia, Aemilia. Regione ottava. Ravenna, 1, Roma, pp. 34-35, fig. 7; tav VI, 1, 2.
Ghirardini, G. 1916, Gli scavi del palazzo di Teodorico a Ravenna. , in Monumenti Antichi, Milano , coll. 765-766.
Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec.a.C.-III sec.d.C.), in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 80, fig. 41.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 143, fig. 13.
Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, pp. 145-149, figg. 92-93.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus sotto il Palazzo di Teodorico, amb. 6, tess. a dodecagoni, in TESS – scheda 9160 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9160), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9160

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca