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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9548
Domus di via Vacca, tessellato con inserti e soglia bicroma – Fondi  ( LT )

edificio residenziale/domus
Nel 2003, nell’ambito dei lavori di recupero strutturale che hanno interessato la chiesa di San Martino a Fondi (XIII secolo), sono stati rinvenuti, a ca. m 1,30 al di sotto del piano di calpestio dell’edificio sacro, alcuni resti archeologici. Tali evidenze, messe in luce dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, sono in parte riferibili ad una domus ubicata lungo via Vacca che, unitamente alla via Appia intra moenia (attuale Corso Appio Claudio), costituiva uno degli assi stradali principali della città. Le antiche strutture, che si estendono all’interno di un’insula abitativa di m 50×40, coprono un arco cronologico che si estende dall’età tardo-repubblicana fino al X-XI secolo d.C. (fasi A-E in pianta). Fase A: della prima fase edilizia, inquadrabile in epoca tardo-repubblicana, rimangono unicamente alcuni lacerti di pavimentazione in tessellato con inserti marmorei policromi in parte obliterati e danneggiati da strutture di epoca posteriore. Il pavimento sembra connesso ad O ad un secondo ambiente mediante una soglia di passaggio, rivestita in tessellato. I livelli pavimentali sono presumibilmente da attribuire ad un contesto di tipo abitativo. Fase B: nel corso della prima età imperiale i lacerti pavimentali di epoca precedente furono obliterati da un interro di m 0,30 funzionale alla creazione di un peristilio con portici colonnati munito di uno spazio centrale adibito a giardino. Di questo sono stati riportati in luce porzioni dei portici S-O e N-O, rivestiti in tessellato con punteggiato di dadi, in parte obliterati dalle murature perimetrali della chiesa. Il peristilio era delimitato da lastre in marmo lunense e rivestito da lastre marmoree di reimpiego. Fase C: intorno al II-III sec. d.C. il peristilio fu interessato dalla costruzione di una fontana semicircolare che andò ad occuparne gran parte dell’ingombro; la fontana conserva le pareti con paramento esterno in opera mista completamente rivestite in marmo. Contestualmente alla creazione della fontana, con tutta probabilità, la corte interna del peristilio, precedentemente adibita a giardino, fu pavimentata con lastre di marmo. Al di sotto del cortile colonnato si è rinvenuto un complesso sistema di condutture e di fistule plumbee la cui comprensione è in parte ostacolata da una falda freatica; la loro messa in posa e/o asporto in antico hanno in più parti danneggiato il pavimento a mosaico, parzialmente risarcito da lastrame marmoreo. Fase D: tra il V-VI secolo d.C. è documentato l’abbandono della fontana, come sembrano comprovare i reperti ceramici. In questa fase all’interno dell’abitazione venne impiantata una sorta di officina per la preparazione della malta; a tale scopo la fontana fu quindi interrata per colmare il dislivello esistente. Fase E: a questa fase, databile tra X-XI secolo d.C., corrisponde un generale innalzamento del piano di calpestio dell’area su cui, dopo circa un secolo, si impiantò la chiesa di San Martino (pianta loc. edificio tratta da Cassieri, Quadrino 2006, fig. 2 p. 182; piante edificio tratta da idem, fig. 9 p. 190).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: non determinato
Dell’ambiente, pertinente ad un contesto di tipo abitativo, rimangono unicamente alcune porzioni di un tessellato a fondo nero con inserti marmorei policromi connesso ad O ad un secondo piano in tessellato bianco riquadrato da una fascia nera pertinente ad una soglia di passaggio. I piani pavimentali furono obliterati da una fossa di spolio di forma ellissoidale e, a partire dalla prima età imperiale, da un interro di m 0,30 funzionale alla creazione di un peristilio.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2003

Domus di via Vacca, tessellato con inserti e soglia bicroma

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Porzione di pavimentazione in tessellato (m 4×0,60) con inserti marmorei in portasanta, giallo antico, brecciato, alabastro egiziano, africano verde e africano, delimitato da una fascia costituita da dodici filari di tessere bianche. Forse originariamente le fasce bianche erano due intervallate da una nera. Ad O il rivestimento è connesso ad un secondo lacerto musivo a tessere bianche con fascia di riquadratura nera riferibile alla decorazione di una soglia (m 0,40×0,15)

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

b: rivestimento musivo delimitato da una fascia monocroma bianca di 12 filari di tessere e caratterizzato da un campo a tessere basaltiche nere impreziosito da inserti marmorei di forma irregolare. Le specie marmoree presenti sono: portasanta, giallo antico, brecciato, alabastro egiziano, africano verde, africano.

BORDO
Specifiche tecniche
Lunghezza: m – Larghezza: m
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: cm 0,5-0,7 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: cm 0,5-0,7 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 106a – scutulatum su tessellato monocromo
Referenza fotografica: Da Cassieri-Quadrino 2006, fig.4 p.183.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

a: soglia musiva a tessere bianche definita da una fascia di tessere nere.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Referenza fotografica: Da Cassieri-Quadrino 2006, fig.4 p.183.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Chiesa di San Martino)

Restauri moderni: Consolidamento del sottofondo e della malta di allettamento delle tessere anche mediante il ricorso alle fibre di carbonio; pulitura e protezione delle superfici.

Chiesa di San Martino (Riferimento: Don Luigi Mancini) via Vitruvio Vacca n.18 – Fondi (Lt)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Cassieri, N./ Quadrino, D. 2006, Uno scavo urbano. Nuovi elementi per l’urbanistica di Fondi., in Atlante tematico di Topografia Antica. La forma della città e del territorio, Roma, pp.182-184, figg.3-4 p.183.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Domus di via Vacca, tessellato con inserti e soglia bicroma, in TESS – scheda 9548 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9548), 2010
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9548

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca