edificio residenziale/villa Nel 1964, presso piazza dell’Unità d’Italia, furono scavati i ruderi di un impianto termale sito al di sotto della chiesa di S. Rocco, andata distrutta nel corso dei bombardamenti aerei nel 1944. Sulla base dei dati a disposizione non è chiaro se l’impianto termale vada riferito ad un complesso di tipo pubblico o privato; ad ogni modo si propende nel ritenere che esso costituitisse un balneum pertinente ad una villa situata nell’immediato suburbio dell’antico centro urbano. Si è inoltre supposto che, nella fase di IV secolo d.C., durante la quale si assiste alla stesura di piani mosaicati che obliterarono precedenti strutture termali (vedi ambienti 1 e 4), il complesso mutò la propria destinazione d’uso. Le strutture, ubicate a S della città antica, sono state riportate in luce solo in parte (D in pianta). Si conserva una serie di ambienti con almeno quattro fasi costruttive distinte inquadrabili tra la fine del I sec. a.C. ed il VI sec. d.C., come documentano i reperti ceramici ivi rinvenuti. Purtroppo non è possibile definire con esattezza la datazione delle differenti fasi costruttive, descritte spesse volte solo in termini di cronologia relativa. L’ambiente 1 è caratterizzato dalla presenza di pilastrini con suspensurae pertinenti a due fasi costruttive distinte. Durante una terza fase l’ambiente subì un interro del sistema ad ipocausto e la messa in opera di un piano pavimentale in mosaico (IV sec. d.C.). L’ambiente 2 conserva porzioni delle pareti perimetrali in opera reticolata rivestite in marmo e pertinenti alla prima fase edilizia. Presso il settore N-O, in un secondo momento, fu realizzato una sorta di pozzo di forma circolare. Nel corso di una terza fase costruttiva fu realizzato un piano pavimentale in lastre di marmo ed un pavimento mosaicato sito allo stesso livello, presumibilmente messo in opera in epoca precedente. L’ambiente 3 risulta, in termini di cronologia relativa, il vano più tardo, in quanto edificato al di sopra del settore S-O del vano 2. Conserva porzioni delle murature perimetrali in opera laterizia ed una soglia di accesso lungo il lato N. Il rivestimento è costituito da un tessellato geometrico in redazione bicroma (seconda metà del IV sec. d.C.?). L’ambiente 4 conserva le pareti perimetrali in opera reticolata con ammorsature in laterizi ed in opera laterizia; inizialmente al suo interno era collocata una vasca con gradini rivestita in mosaico. In un momento successivo la piscina fu defunzionalizzata ed il vano pavimentato da un tessellato bianco-nero. L’ambiente 5, che conserva porzioni delle murature perimetrali relative alla prima fase edilizia, è dotato di un sistema di riscaldamento su suspensurae obliterate da un secondo e più recente sistema di suspensurae, analogamente a quanto documentato presso il vano 1. Dell’ambiente 6, al cui interno probabilmente si trovava un prefurnio, rimangono pochi lacerti murari con paramento esterno in opera reticolata bicroma, in opera laterizia e mista. L’ambiente 7 era in origine una sorte di vasca o cisterna rivestita in cementizio successivamente pavimentata da commessi di laterizio. In un momento successivo essa fu colmata e pavimentata da un rivestimento a lastre di marmo. Presso l’estremità N-O alcuni lacerti di mosaico bianco delimitano una colonna in laterizio. Forse il pavimento musivo fu realizzato in un momento precedente al pavimento marmoreo, ma non esistono elementi dirimenti in tal senso. Infine, durante alcuni lavori di ripavimentazione della piazza effettuati negli anni Novanta, furono messi in luce ulteriori vani pertinenti al complesso termale con murature in opera reticolata rivestite in marmo relativi alla prima fase edilizia ed in opera laterizia, che in alcuni casi conservano impronte di suspensurae (H) e/o il rivestimento pavimentale a mosaico (D; pianta loc. edificio tratta da Cassieri-Quadrino 2006, fig.1 p.178; pianta edificio tratta da Lissi Caronna 1971, fig.1 p.331). Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
ambiente termale Ambiente 7: l’ingombro dell’ambiente, parzialmente scavato, era originariamente occupato da una sorta di vasca o cisterna rivestita in cementizio, successivamente rivestita da commessi di laterizio disposti di piatto. In seguito essa fu colmata e pavimentata da un rivestimento a lastre di marmo (greco scritto, lumachella d’Egitto, breccia d’Aleppo, africano, marmo bianco greco). Presso l’estremità N-O dell’ambiente è visibile una colonna in laterizio (diam.: m 0,295), con tracce di stuccatura in rosso delimitata da un pavimento musivo bianco di cui rimangono alcuni lacerti. Probabilmente il tessellato è pertinente ad una fase di epoca precedente alla stesura del lastricato marmoreo, ma non ci sono elementi probanti in tal senso. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Parte dell’ambiente: vasca Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimentazione a commessi di laterizio disposti di piatto. I mattoncini misurano cm 11×5,5.
Cronologia Non determinata
BORDO
Elemento non presente
CAMPO
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: a commesso di laterizi
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Lissi Caronna, E. 1971, Fondi (Latina). resti di parte di un impianto termale in piazza della Unità., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., p.360.