Lungo il corso di Porta Ticinese, al numero civico 39, fuori le antiche mura della città romana, è ancora attualmente visibile e fruibile la basilica paleocristiana di San Lorenzo, interessata da indagini e restaurati svoltisi a più riprese a partine dal primo decennio del Novecento, in particolare tra il 1936 e il 1940. L’edificio basilicale è a pianta centrale con orientamento Est-Ovest sviluppata su due piani e dotata di edifici secondari collegati, benché strutturalmente indipendenti.Il primo impianto della chiesa risale al IV o V sec. d.C. Essa era dotata di un’imponente fronte costituita da un colonnato di sedici colonne, in parte ancora oggi allineate e visibili. Si apriva quindi un grande quadriportico. Dal nartece si accedeva all’aula centrale quadrilobata (ambiente 1) con pavimentazione a lastre marmoree. Lungo i lati si aprivano tre cappelle, da Nord a Sud: cappella di S. Sisto con pavimentazione in opus sectile (ambiente 2), l’odierna cappella di S. Ippolito, forse l’originario martyrium, pavimentata con un tessellato bicromo (ambiente 3), e la cappella di S.Aquilino (ambiente 4). Ai lati della cappella di S. Ippolito si aprivano ambienti di passaggio in uno dei quali sono stati trovati alcuni frammenti di pavimento in tessellato (ambiente 5). Durante i restauri fra il 1936 e il 1938 venne effettuata anche una serie di indagini non stratigrafici che intaccarono gli ambienti 1, 2, 4, 5 e l’area a Nord della cappella di S. Ippolito (ambiente 3), dai quali vennerro alla luce una serie di frammenti di pavimenti decorati tutti riconducibili ad un arco compreso tra I sec. a.C. e I sec. d.C. e conservati su pannelli di cemento nel matroneo della basilica. (La pianta dell’edificio è tratta da David 1996, tav. CLXIV)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
San Lorenzo, amb. 1, lastricato marmoreo Pavimentazione a lastre marmoree rettangolari, della quale si conseva solo un frammento nell’intercolumnio centrale dell’esedra orientale.
San Lorenzo, amb. 5, tessellato a denti di sega Tessellato geometrico bicromo su fondo chiaro del quale rimane un frammento della fascia di raccordo e uno del bordo con fascia a denti di sega disegnata da due linee doppie a tessere nere. Segue verso il campo una fascia monocoma bianca e una linea doppia di tessere nere. Del campo si riconosce un motivo a punta.
San Lorenzo, amb. n.d., cementizio con fascia in tessellato e punteggiato di crocette Pavimento a tecnica mista (cementizio e tessellato) del quale sono stati rinvenuti nove frammenti, cinque dei quali combacianti. Il campo presenta un punteggiato regolare di crocette bicrome, bordato da una fascia bicroma e cornice perimetrale in cementizio.
San Lorenzo, amb. n.d., tessellato bicromo Rivestimento in tessellato geometrico bicromo di cui rimane un angolo del campo caratterizzato da una linea doppia di tessere nere, ortogonale al bordo, seguita da una linea tripla bianca e una fascia (o fondo del campo?) nera. Il bordo è costituito da una fascia marginale in tessere nere a filari obliqui, un linea tripla nera a filari dritti seguita da una fascia monocroma bianca e da un linea doppia nera.
San Lorenzo, amb. n.d., tessellato bicromo Rivestimento in tessellato geometrico bicromo di cui rimane una parte del campo a fondo bianco e del bordo costituito da due fasce monorome nere alternate a una fascia monocroma bianca a filari rettilinei.
Ambiente 2, cappella di S. Sisto. Ambiente a pianta esterna ottaognale, intervallata internamente da esedre curvilinee e rettilinee alternate, e preceduta da un vestibolo a pianta quadrangolare comunicante con il lato Nord dell’aula centrale (ambiente 1). A ridosso del gradino di accesso all’ambiente 1 dal vestibolo della cappella di S. Sisto è stato individuato un tratto di pavimentazione in opus sectile, probabilmente pertinente alla pavimentazione ritrovata al di sotto dell’attuale ambulacro durante gli scavi degli anni ’30.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1936-1940 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
San Lorenzo, amb. 2 (cappella di Sisto), opus sectile a esagoni e triangoli
Parte dell’ambiente: atrio Tipo di impaginazione: iterativa? Cromia: bicromo
Opus sectile a piccolo modulo di due file parallele ad esagoni e triangoli, delimitate, verso l’esterno, dalla lastra rialzata della soglia e, verso l’interno, da una fascia di lastre rettangolari bianche.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (4° q) al secolo VI d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici
Specifiche tecniche Lunghezza: 1.20 m – Larghezza: 0.50 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base non marmorea?) Dimensioni Metriche Tessere: esagoni h 14.5, diag 16; triangoli h 7.5; rettangoli larg 16 cm
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, San Lorenzo, amb. 2 (cappella di Sisto), opus sectile a esagoni e triangoli, in TESS – scheda 10227 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10227), 2011