scheda

Alba Pompeia 3, fase I, vano 2, cementizio litico a crocette e tessellato
Alba ( CN )


ALBA POMPEIA 3, CASA DI PIAZZA MARCONI. Scavi di emergenza compiuti fra il 1990 e il 1994 nel settore N di Alba (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, sito n. 77), in corrispondenza del limite E dell’Insula III lungo il cardo massimo, hanno parzialmente portato in luce i resti di una domus, verosimilmente ricollegabili alle strutture rinvenute nella medesima Piazza Marconi (domus Alba Pompeia 2 e 4, vd. infra; cfr. FILIPPI 1997, siti n. 53, 78; sito n. 76). Dell’edificio, in uso dal I al IV sec. d.C. e scavato solo in parte, sono emerse le porzioni di quattro ambienti, distinti in due settori, N (vani 1-3) e S (vano 4), che risultano completamente privi di rapporto spaziale (cfr. planimetria resti, da PEPE 2012, "Alba Pompeia 3", fasi I-II, p. 14).
FASE I (I-II sec. d.C.). Il nucleo N presenta una disposizione planimetrica a “L”: il vano 1, in comunicazione con l’adiacente vano 2 mediante una fascia musiva completamente asportata, ha restituito tracce di un rivestimento pavimentale in tecnica mista (cementizio litico a punteggiato di crocette, bordato da una fascia in lastricato a O); il vano 2 è pavimentato in cementizio litico a punteggiato di crocette; a S del vano 2 l’ambiente 3 è dotato di suspensurae (A) riferibili a un impianto di riscaldamento, come anche il più meridionale vano 4 (B). Lo strato di crollo sui livelli pavimentali conteneva frammenti delle parti elevate degli ambienti, probabilmente realizzate in argilla cruda talvolta intonacata.
FASE II (I-II sec. d.C.). Il pavimento del vano 1 viene arricchito con un bordo in tessellato a decorazione vegetale, in sostituzione della porzione di lastricato.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Alba Pompeia 3, fase I, vano 1, cementizio litico a crocette e lastricato
Il pavimento è costituito da un tappeto variamente definito “cocciopesto” o “signino”, identificabile con un cementizio a base litica, decorato da un punteggiato di crocette in tessere nere. I lati, solo parzialmente individuati, risultano pavimentati con diverse soluzioni: la fascia di raccordo con il muro S è realizzata in cementizio litico più grossolano, con inserti di scaglie di marmo grigio e bianco e una doppia linea in tessellato bicromo verso il tappeto centrale; la fascia a O è realizzata in lastricato marmoreo (fase I), di cui restano solo le impronte nella malta di preparazione (al suo posto fascia musiva a girali vegetali, fase II, vd. infra). La fascia orientale, perduta, era realizzata in tessellato, per il quale non è possibile stabilire la precisa cronologia. Foto da MERCANDO 1998, fig. 111 p. 150.

Alba Pompeia 3, fase II, vano 1, cementizio litico a crocette e tessellato (Alb-04)
Il rivestimento di fase II reimpiega il tappeto di fase I (cementizio litico a punteggiato di crocette), ora impreziosito da una fascia musiva con girali vegetali bianchi su fondo nero conservata sul lato O della sala. Non si esclude che le labili tracce di tessellato sul lato opposto orientale, verso il vano 2, potessero in origine costituire una fascia musiva gemella a quella occidentale, ma il dato non è verificabile. Foto da MERCANDO 1998, fig. 111 p. 150.


Vano 2, fase I (I-II sec. d.C): dell’ambiente sopravvive solo una porzione del piano pavimentale in cementizio con punteggiato di crocette, individuato a una quota di -4.13m su una superficie di oltre 17.50mq. Verso O il vano comunica con l’adiacente ambiente 1 mediante una fascia, larga 0.60m, originariamente rivestita di tessellato. Il rinvenimento di frammenti di intonaci policromi rivela la presenza di una decorazione parietale di un certo pregio.

Lunghezza: >5.70 m – Larghezza: >3.10 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1990 – Ente responsabile: SBAPMAE

Alba Pompeia 3, fase I, vano 2, cementizio litico a crocette e tessellato

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Il rivestimento pavimentale viene definito “cocciopesto” con punteggiato di crocette in tessere musive nere e bianche, poste a una distanza di 15cm l’una dall’altra. Si tratta di un cementizio a base litica con inserti di tessere e fascia perimetrale in tessellato. Foto da FILIPPI 1997a, fig. 45 p. 85.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: >5.70 m; Larghezza: >3.10 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: cocciopesto

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia

 

Campo

Specifiche tecniche
Lunghezza: 4 m – Larghezza: 2.10 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103g – punteggiato di crocette bicrome, su signino

 
 

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Alba, Piazza Marconi)
I pavimenti sono stati ricoperti.

Alba, Piazza Marconi (Riferimento: SBAPMAE) Piazza Marconi angolo via Vernazza – Alba (CN)

Filippi, F. 1991, Frammenti archeologici di Alba antica. Rapporto preliminare sui dati emersi dal controllo della trincea del teleriscaldamento in centro storico, in Alba Pompeia, Alba, pp. 20-22, fig. p. 21.
Filippi, F. 1997, La documentazione archeologica della città, in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, pp. 121-122, figg. 23, 25.
Filippi, F. 1997, Urbanistica e architettura., in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, p. 85, fig. 45.
Mercando, L. 1996, Mosaici in Piemonte: le scoperte recenti, in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995)
, Bordighera, p. 149, fig. 1.
Pepe, M. 2012, Alba Pompeia 3, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 28.
Preacco, M.C./ Da Pieve, P. 2013, Pavimenti nelle città romane del Piemonte sud-occidentale: un aggiornamento tra vecchi e nuovi ritrovamenti, in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Cremona, 14-17 marzo 2012), Tivoli, p. 135.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Alba Pompeia 3, fase I, vano 2, cementizio litico a crocette e tessellato, in TESS – scheda 10275 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10275), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10275


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