scheda

Alba Pompeia 4, fase I, vano 3, cementizio fittile
Alba ( CN )


ALBA POMPEIA 4, COMPLESSO DI VIA VERNAZZA. Gli scavi di emergenza del 1990 che portarono alla scoperta della domus di via Marconi (Alba Pompeia 3, vd. infra) intercettarono a circa 6m a S, all’altezza di via Vernazza 19 (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, sito n. 78), i resti di alcuni ambienti pertinenti a un edificio residenziale dell’Insula III, affacciata sul cardo massimo. Lo scavo ha permesso di documentare tre ambienti disposti paratatticamente, pertinenti a una domus di I-II sec. d.C. (cfr. planimetria resti, da PEPE 2012, "Alba Pompeia 4", fase unica, p. 15. Rielaborazione grafica P. Da Pieve).
FASE I (I-II sec. d.C.). Della domus sono noti la cucina 1 a N, pavimentata in mattoni, un corridoio mediano (2), dotato di canaletta di scarico a (segnalate tracce di un piano di calpestio non meglio identificato), e un ambiente a S, di dimensioni non ricostruibili, con pavimento in cementizio fittile molto lacunoso.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici


Vano 3, fase (I-II sec. d.C.): separato dalla cucina 1 da un corridoio provvisto di canaletta di scarico (2), l’ambiente meridionale è stato identificato per la presenza di un lacerto pavimentale in cementizio fittile e di un tratto di muro N, contro il quale erano accatastati verticalmente otto tegoloni quasi integri.

Lunghezza: >1 m – Larghezza: >0.50 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1990 – Ente responsabile: SBAPMAE

Alba Pompeia 4, fase I, vano 3, cementizio fittile

Parte dell’ambiente: spazio centrale
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Definito come "battuto di cocciopesto" o "signino", il rivestimento pavimentale è verosimilmente identificabile come cementizio a base fittile. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Alba, Via Vernazza 19)
I resti risultano interrati

Alba, Via Vernazza 19 (Riferimento: SBAPMAE) Via Vernazza 19 – Alba (CN)

Filippi, F. 1991, Frammenti archeologici di Alba antica. Rapporto preliminare sui dati emersi dal controllo della trincea del teleriscaldamento in centro storico, in Alba Pompeia, Alba, p. 24.
Filippi, F. 1997, La documentazione archeologica della città, in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, p. 124, fig. 26.
Pepe, M. 2012, Alba Pompeia 4, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 29.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Alba Pompeia 4, fase I, vano 3, cementizio fittile, in TESS – scheda 10278 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10278), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10278


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