Ubicato nell’Insula XI, immediatamente a N dello spazio forense (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde; FILIPPI 1997, siti nn. 15, 59), il teatro di Alba Pompeia venne individuato a partire dal 1905-1907, quando F. Eusebio scoprì alcuni lacerti pavimentali in marmi policromi (in seguito asportati e ricostruiti nel Museo Civico di Alba), frammenti architettonici e resti di sculture in marmo che lo indussero a interpretare i tratti di due poderosi muri con andamento curvilineo nel cortile di Casa Coppa, in Via Manzoni 10, e nella retrostante Via Senatore Como come pertinenti a un grandioso edificio pubblico. Successive indagini (1949-1950 e 1996-2001) nei dintorni e all’interno della Chiesa di San Giuseppe confermarono che si trattava del teatro, orientato NS e con la cavea rivolta a S (circa 40m di diametro), che occupava l’intera insula e, verso E, la sede stradale del cardo k4: a oggi la ricostruzione del monumento risulta ancora lacunosa, specie per l’impossibilità di indagare il rapporto planimetrico con l’orchestra, in parte ubicata sotto il marciapiede di Via Manzoni (cfr. planimetria resti, da PREACCO, GOMEZ SERITO 2007, fig. 5 p. 337). L’edificio venne costruito entro la prima metà del I sec. d.C. (forse ancora in età tiberiana) in un’area interessata da una precedente frequentazione, probabilmente a carattere sacrale. Successivamente, a partire dalla metà del I sec. d.C., fu sottoposto a una serie di interventi di restauro: il più significativo, a oggi, risulta la posa di pavimenti in opus sectile (II-III sec. d.C.), reimpiegati da un altro edificio pubblico, identificabile forse in un tempio, come sembrerebbe attestare la dedica all’antico culto dei Lares (periodo augusteo-tiberiano), scoperta sul retro di una lastra in marmo del pavimento antistante il proscenio. L’impianto scenico venne abbandonato nel IV sec. d.C. avanzato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Via Manzoni, teatro, orchestra e proscenio, opus sectile (Alb-21) Del rivestimento sopravvivono due lacerti in opus sectile a modulo quadrato (modulo medio: lato 0.58/0.59m) di marmi policromi, che identificano presumibilmente due distinte unità decorative, ovvero l’orchestra e lo spazio antistante il proscenio. Il primo lacerto è localizzato ai piedi del muro EO del proscenio ed è realizzato con una composizione a quadrati listellati, con quadrati inscritti diagonalmente nel quadrato di base (L/Q2). Il secondo, rinvenuto a N del precedente ed esteso verosimilmente su tutta l’area dell’orchestra, è costituito da un modulo quadrato-reticolare, con un disco in colore contrastante inscritto nel quadrato di base (QD/R/Q). Foto da PREACCO 2006, fig. p. 56.
Identificato come vano di ingresso (aditus), posto sul lato O della cavea e dell’orchestra, esso non è planimetricamente definibile se non per la presenza di tre lacerti murari e di una porzione di pavimentazione in lastre marmoree. Il muro S, corrispondente alla parte terminale O del proscenio, è largo 0.90m in fondazione ed è realizzato in opus incertum; verso O due tratti di muri orientati NS sono larghi rispettivamente 1.75m (scavi 1996) e 1.70m, quest’ultimo, con facciavista esterna in laterizi e quella interna in origine rivestita in lastre di marmo, formante una risega e un angolo (scavi 1949).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1949 – Ente responsabile: SBAPMAE
Via Manzoni, teatro, aditus, lastricato marmoreo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: tricromo
Il lacerto pavimentale è costituito da lastre di colore bianco, bianco venato di grigio e bardiglio scuro, con moduli rettangolari di diversa larghezza (da 0.30 a 0.77m) alternati. Lo schizzo del pavimento effettuato al momento della scoperta (1949) riporta le linee tratteggiate corrispondenti ai tagli per il distacco delle lastre, trasportate al Museo Civico di Alba in quattro distinti pannelli. Disegno da PREACCO, GOMEZ SERITO 2007, fig. 6 p. 338.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Alba, Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio", sala 11 – inv. 1974/5)
Alba, Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio" (Riferimento: SBAPMAE) Via Vittorio Emanuele, 19 – Alba
Albanese, L. 2007, Catalogo, scheda 50, in Marmi romani dal Museo Civico Federico Eusebio di Alba, Savigliano, pp. 87-89, fig. p. 89, tav. V, fig. XI.Carducci, C. 1950, Alba (Cuneo). Trovamenti., in Notizie Scavi di Antichità, p. 213, fig. 3.Carducci, C. 1969, Problemi archeologici di Alba romana, in Bollettino della Società per gli Studi storici, archeologici e artistici della Provincia di Cuneo, Cuneo, p. 10.Filippi, F. 1997, La documentazione archeologica della città, in Alba Pompeia. Archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità, Alba, p. 144.Maccario, L. 1978, in Le necropoli romane di Alba Pompeia alla luce delle più recenti scoperte. Pavimenti in marmo di Alba romana, Alba, p. 22.Maccario, L. 1980, Cronaca di scoperte archeologiche (1912-1976), in Alba Pompeia, Alba, p. 13.Mercando, L. 1998, I pavimenti decorati, in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 149.Micheletto, E./ Preacco, M.C. 2002, Notiziario per il 2001. Alba, Chiesa di S. Giuseppe. Edifici medievali costruiti sui resti del teatro romano., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, pp. 138-139.Preacco, M.C./ Gomez Serito, M. 2007, Pavimenti in opus sectile e apparato decorativo dal teatro di Alba Pompeia (Alba, CN), in Atti del XII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM), Padova-Brescia, 14-17 febbraio 2006., Tivoli , pp. 333-334, figg. 6-10.Preacco, M.C. 2002, Note sul teatro dell’antica Alba Pompeia, in La Chiesa di S. Giuseppe. Restauri e studi per una sede di culto in Alba, Alba, pp. 20-22, figg. 3, 8a.Preacco, M.C. 2006, L’età romana, in Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali “Federico Eusebio” di Alba. Sezione di Archeologia, Torino, p. 56.
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca