scheda

Porretta della Cisterna, amb. 2, tessellato con quadrati e losanghe
Porretta della Cisterna – Guarcino ( FR )


Presso Guarcino, in località Porretta della Cisterna, si conservano i ruderi di un edificio di epoca medio-imperiale che doveva estendersi per una superficie di ca. 120 mq, per una larghezza massima di m 40 ed una lunghezza massima di m 30. La prima segnalazione delle strutture è fornita in un manoscritto del XIX secolo (L. Culla, Discorso intorno alla venuta di S. Agnello nelle montagne di Guarcino, Guarcino, Archivio di Stato, Palazzo Petrassi, ff. 26-29) da cui si apprende che, a seguito di un preliminare sterro degli ambienti, fu strappato un pavimento musivo policromo con scene di caccia, che fu reimpiegato nell’abside della Collegiata di San Nicola a Guarcino. Successivamente, nel 1890, furono riprese le attività di scavo, che riportarono in luce, anche se solo in parte, almeno 11 vani. Presso l’estremità N si aprono due ambienti comunicanti tramite una soglia di passaggio (1-2), pavimentati in tessellato in redazione bicroma bianco-nera con motivi geometrici e geometrico-vegetalizzati. A S-E si apre un vano a pianta rettangolare (3) connesso a N e S ad ulteriori stanze, non interessate dal sondaggio; un altro a S-O (7), che condivide la muratura perimetrale O con tre vani di dimensioni minori (4-6), con i quali non sembra essere in comunicazione. Altri quattro ambienti si aprono a S (8-11) rivestiti in cementizio idraulico, presumibilmente adibiti a cisterne per la conserva di acqua che doveva essere fornita da una canalizzazione ricavata direttamente nel banco roccioso. Le cortine esterne delle strutture sono in opera mista di mattoni e di cubilia di reticolato, quest’ultimo in pietra calcarea locale; sembrano distinguibili, almeno nella zona a S, due fasi costruttive distinte, come sembrano confermare dei setti murari tra gli ambienti 9 e 10, di cui uno era chiaramente addossato a quello originale. Durante le operazioni di scavo venne alla luce una gran quantità di intonaci dipinti, frammenti marmorei policromi e lastrine triangolari, quadrangolari e romboidali in cipollino, giallo antico, serpentino e pavonazzetto, presumibilmente pertinenti a pavimentazioni in opus sectile completamente distrutte.
Incerta è la tipologia edilizia delle strutture, in cui la tradizione storica locale riconosce la c.d. Villa di Calpurnio, così denominata per il ritrovamento in situ di un’iscrizione frammentaria in cui si fa riferimento al probabile proprietario dell’edificio: da questa si evince che il committente realizzò l’edificio in un lucus sacro alle ninfe, il che potrebbe far pensare anche ad un utilizzo diverso delle acque, connesso forse ad una sfera più propriamente di tipo sacro e/o religioso piuttosto che di tipo abitativo-residenziale (pianta località edificio tratta da Coarelli F., Lazio, Roma 1984, pp.168-169; pianta edificio tratta da ACS, AA. BB. AA., I DIV., II VERS., I PAR., B. 260, F. 4514, n. concess. 911/2011).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Porretta della Cisterna, amb. 1, mosaico con scacchiera
Tessellato bordato da una fascia monocroma nera a cui segue una fascia a scacchiera in redazione bicroma con gli scacchi diritti, presumibilmente disposta unicamente lungo il lato N, allo scopo di colmare lo spazio vuoto creatosi tra il setto murario perimetrale e il tappeto musivo del campo; seguono ancora una fascia monocroma bianca alternata ad una nera ed una treccia a due capi. È da sottolineare l’anomalia della fascia di bordura più esterna, che non segue l’andamento delle murature e, di conseguenza, del motivo a scacchiera, la cui prima fila di scacchi risulta conseguentemente tagliata dall’andamento obliquo della fascia nera. Del campo interno del mosaico è raffigurato solamente un riquadro presso l’angolo N-E del vano, campito da un ottagono centrale a lati concavi dai cui vertici si dipartono otto elementi gigliati con volute non contigui. Allo stato attuale il pavimento è reinterrato (v. anche Archivio Sba-Laz, Guarcino – Sez. Storica – B. 583).

Porretta della Cisterna, mosaico con scena di caccia
Mosaico policromo con scena di caccia. Al momento del rinvenimento il mosaico fu strappato e venne reimpiegato per la decorazione absidale della Collegiata di San Nicola a Guarcino dove in seguito, a causa del cattivo stato di conservazione, fu sostituito e di esso non si ebbe più notizia. L’esistenza del pavimento, oltre ad essere ricordata nella monografia del Culicelli, sembra attestata anche dalla documentazione rinvenuta nell’Archivio Centrale di Roma (ACS, AA. BB. AA., I DIV., II VERS., I PAR., B. 260, F. 4514, n. concess. 911/2011).


Ambiente 2: ambiente a pianta rettangolare parzialmente riportato in luce presso l’estremità N dell’area indagata. Conserva le cortine murarie in opera mista di laterizio e reticolato di calcare locale. Comunica ad O con l’ambiente 1 mediante una soglia. Conserva la pavimentazione in tessellato decorato da una composizione ortogonale di quadrati e di losanghe adiacenti. Sulla base della tecnica costruttiva e dell’analisi stilistico-tipologica del pavimento si propende per una datazione dell’ambiente nell’ambito della prima metà del II sec. d.C. Attualmente dell’ambiente sono visibili solo le creste murarie.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1890

Porretta della Cisterna, amb. 2, tessellato con quadrati e losanghe

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato perimetrato da una serie di fasce di bordura in colore contrastante che racchiudono una composizione ortogonale di quadrati e di losanghe adiacenti, in colori contrastanti. Attualmente il pavimento è interrato (v. anche Archivio Sba-Laz, Guarcino – Sez. Storica – B. 583).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 161a – composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti

 
 

Referenza fotografica: ACS, AA. BB. AA., I DIV., II VERS., I PAR., B. 260, F. 4514, n. concess. 911/2011.
Marchetti, D. 1891, Guarcino. Resti di antiche costruzioni riconosciuti nel territorio del comune., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 318.
Sposito, F. 2012, Mosaici inediti in località Porretta della Cisterna a Guarcino (FR)., in Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011), Tivoli, pp. 292-293, fig. 4 p. 296.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Porretta della Cisterna, amb. 2, tessellato con quadrati e losanghe, in TESS – scheda 10466 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10466), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10466


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