Nel corso dei lavori per il recupero di Palazzo Govone-Caratti di Alba, ubicato in Via Vida angolo Via Govone (cfr. ubicazione, da M.C. PREACCO, “Prima della cattedrale. L’età romana”, in “La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere”, a cura di E. Micheletto, Firenze 2013, fig. 13 p. 27: in verde), si intraprese uno scavo di circa 1500mq (tuttora in fase di studio), durante il quale vennero in luce i resti di due domus affacciate sull’incrocio fra il cardo k5 e il decumano d3, al limite E del lato meridionale del foro, in corrispondenza delle Insulae XXVIII-XXIX di Alba Pompeia.
Nell’Insula XXIX la parte residenziale della domus orientale (cfr. planimetria resti, da PREACCO, DA PIEVE 2013, fig. 6 p. 141), caratterizzata da un impianto a peristilio, si compone di diversi ambienti databili entro la prima metà del I sec. d.C. (fase I, in rosso), articolati attorno a un cortile centrale di dimensioni non determinabili (13). Alcuni di questi ambienti, nello specifico un cubicolo (16), un vasto triclinio (17) e un altro grande ambiente di rappresentanza (19), hanno restituito rivestimenti pavimentali in tessellato (16) e in cementizio fittile con inserti (17, 19).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Palazzo Govone, triclinio 17, tessellato a scacchiera bicroma ed emblema marmoreo Tessellato bicromo, a scacchiera di quadrati (20cm di lato) in tessere di marmo bianco e di ardesia grigio-scuro. Del tappeto si conserva un ampio lacerto, risparmiato dalle strutture successive, che permette di ricostruire anche la decorazione del bordo: il motivo a scacchiera risulta inquadrato da un’ampia fascia monocroma nera a ordito obliquo, seguita da una linea tripla nera a ordito diritto, da una fascia monocroma bianca (9/10 file di tessere) e da una nera (14/15 file di tessere). La porzione centrale del pavimento, danneggiata da buche medievali, ospitava forse un emblema in opus sectile, di cui sembra leggibile un’impronta rettangolare bordata da lastrine marmoree allettate nella malta di preparazione. Foto da PREACCO, DA PIEVE 2013, fig. 8 p. 142.
Cubicolo 16: ampio ambiente rettangolare (20.30mq), affacciato a N sul cortile 13 e affiancato a O dal corridoio 15 e a E dal triclinio 17. Le pareti sono intonacate con la tecnica “ a fresco”, in colore scuro con riquadri gialli a motivi geometrici; il piano pavimentale è costituito da un cementizio a base fittile con inserti litici bianchi.
Lunghezza: 5.80 m – Larghezza: 3.50 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2007 – Ente responsabile: SBAPMAE
Palazzo Govone, cubicolo 16, cementizio fittile a inserti litici
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Rivestimento in cementizio fittile arricchito da inserti litici di colore bianco, irregolarmente distribuiti sulla superficie pavimentale. Il tappeto presenta un’ampia lacuna rettangolare e una circolare, frutto degli interventi edilizi che interessarono l’area nel corso del tempo. Foto da PREACCO, DA PIEVE 2013, fig. 7 p. 142.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 5.80 m – Larghezza: 3.50 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti litici o litoidi)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: su gentile concessione della dott.ssa M.C. Preacco (vd. anche PREACCO, DA PIEVE 2013, fig. 7 p. 142)
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: abitazione privata (Alba, Palazzo Govone-Caratti) Il pavimento è conservato nella rimessa sotterranea del palazzo (proprietà privata).
Micheletto, E. 2013, La cattedrale di San Lorenzo dalla fondazione all’XI secolo: l’archeologia, in La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere, Firenze, p. 43.Preacco, M.C./ Da Pieve, P. 2013, Pavimenti nelle città romane del Piemonte sud-occidentale: un aggiornamento tra vecchi e nuovi ritrovamenti, in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Cremona, 14-17 marzo 2012), Tivoli, p. 138, fig. 7.
DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca