Indagini archeologiche condotte fra il 2007 e il 2011 all’interno della Cattedrale di S. Lorenzo di Alba (cfr. ubicazione, da PREACCO 2013, fig. 13 p. 27: in verde) hanno permesso di individuare i resti di un complesso di prima età imperiale (I-II sec. d.C.) eretto sul lato orientale del foro di Alba Pompeia (attuale piazza Risorgimento), di fronte al tempio forense (lato O, sotto l’attuale Palazzo Marro). Le strutture portate alla luce riguardano due edifici orientati NS, interpretati come basilica civile e retrostante porticus simplex (cfr. planimetria resti, da PREACCO 2013, fig. 7 p. 22).
I resti della basilica sono riconducibili a un edificio ad aula unica (A, 11x30m), chiusa a N da un vano di testata (B) e, verso S, da un decumano. Alle spalle della grande aula uno spazio largo circa 6m (C) permetteva il passaggio verso la porticus (D), di cui si è intercettato un breve tratto nell’angolo NE della chiesa, posto a circa 70cm più in basso rispetto al complesso occidentale.
La porticus, articolata in diversi ambienti, aveva prospetto colonnato con capitelli corinzi in calcare e, verosimilmente, fungeva da cerniera fra il decumano massimo, la pars publica e gli isolati residenziali alle spalle.
Uno dei vani del porticato (D) ha restituito un breve tratto di opus sectile a scacchiera bicroma, l’unico rivestimento degno di nota, insieme a un precedente piano in cementizio fittile; tutti gli altri pavimenti, compresi quelli della basilica, sono andati perduti in seguito alla sistematica spoliazione degli ambienti per la costruzione della chiesa. In questa sede si segnalano, inoltre, alcuni lacerti di “opus signinum” (cementizio fittile) su vespaio di ciottoli, rinvenuti in corrispondenza dell’aula A, dell’ambulacro orientale C e del vano B, interpretati come piani di preparazione di pavimenti perduti (PREACCO, DA PIEVE 2013, p. 137) e, pertanto, non schedati.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Cattedrale S. Lorenzo, porticus, vano D, sectile a scacchiera bicroma Lacerto di opus sectile marmoreo, a scacchiera bicroma composta da formelle quadrate (Q) di 28.5cm di lato. I materiali impiegati sono due litotipi lunensi: il bianco statuario, con piccole macchie grigie, e il bardiglio nuvolato, grigio chiaro. La porzione superstite si compone di 15 formelle, otto integre e sette frammentarie, disposte su tre file. Foto da SUBBRIZIO 2013, fig. 101 p. 128.
Vano D: ambiente della porticus parzialmente messo in luce nell’angolo NE della Cattedrale, delimitato verso O da un muro NS in opus mixtum. Ortogonale al muro si conserva un basamento quadrangolare (0.88m di lato) in marmo lunense, a sostegno di una statua forse di togato (rinvenuti nei livelli di abbandono frammenti di panneggio in bronzo).
Nell’angolo NE del vano si è portato alla luce un tratto di pavimento in opus sectile marmoreo a scacchiera bicroma, che insiste su un precedente livello di cementizio fittile.
Lunghezza: >5 m – Larghezza: >4 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Cattedrale S. Lorenzo, porticus, vano D, sectile a scacchiera bicroma Lacerto di opus sectile marmoreo, a scacchiera bicroma composta da formelle quadrate (Q) di 28.5cm di lato. I materiali impiegati sono due litotipi lunensi: il bianco statuario, con piccole macchie grigie, e il bardiglio nuvolato, grigio chiaro. La porzione superstite si compone di 15 formelle, otto integre e sette frammentarie, disposte su tre file. Foto da SUBBRIZIO 2013, fig. 101 p. 128.
Specifiche di rinvenimento Data: 2007 – Ente responsabile: SBAPMAE
Cattedrale S. Lorenzo, porticus, vano D, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Cementizio a base fittile. Foto da PREACCO 2013, fig. 8 p. 23.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Misure Lunghezza: >5 m; Larghezza: >4 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: malta signina su vespaio di ciottoli
Micheletto, E./ Subbrizio, M. 2011, Alba. Cattedrale di S. Lorenzo, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 194, fig. 42.Preacco, M.C./ Da Pieve, P. 2013, Pavimenti nelle città romane del Piemonte sud-occidentale: un aggiornamento tra vecchi e nuovi ritrovamenti, in Atti del XVIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Cremona, 14-17 marzo 2012), Tivoli, p. 137.Preacco, M.C. 2013, Prima della cattedrale. L’età romana, in La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere, Firenze, p. 24, fig. 8.Subbrizio, M. 2013, Lo scavo archeologico, in La cattedrale di Alba. Archeologia di un cantiere, Firenze, p. 126.
DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca