scheda

Collesecco, villa, ambiente 29, soglia musiva e cementizio
Collesecco – Cottanello ( RI )


L’edificio residenziale è ubicato su una sella collinare lungo il versante O dei monti Sabini, in prossimità dell’antico municipio di Forum Novum. La villa doveva appartenere alla famiglia degli Aurelii Cottae e, presumibilmente, a Massimo Messalino, console nel 20 d.C., legato all’imperatore Tiberio. Non è possibile stabilire se la residenza appartenesse a tale famiglia già a partire dal suo primo impianto o se invece fu acquisita in un secondo momento. Le indagini archeologiche hanno riportato in luce un esteso settore della pars urbana, ma con tutta probabilità la villa era comprensiva anche di un settore rustico e produttivo, come lascerebbero intendere le recenti indagini geofisiche ivi effettuate.
I fase (III sec. a.C.- I sec. a.C.): della prima fase costruttiva sono visibili unicamente alcune strutture affioranti al di sotto dei rifacimenti e delle ristrutturazioni di epoca successiva, concentrate nel settore S, la cui frammentarietà non consente di ricostruire l’articolazione planimetrica degli ambienti. Nell’atrio di II fase, al di sotto dell’impluvio, si intravedono alcune murature in opera incerta, in parte dipinte in rosso con fasce verticali bianche ed un pavimento a commessi laterizi disposti a spina di pesce (ambiente I). Presso gli ambienti 16 e 17, ad una quota inferiore, si scorgono pavimentazioni rispettivamente a spina di pesce (ambiente II) e in cocciopesto (ambiente III). Anche nell’area poi occupata dall’ambiente 24 si conserva il livello di un piano pavimentale pertinente ad una fase più antica costituito da un cementizio a base fittile con lastrine sparse (ambiente IV). Presso l’ambiente 26 è visibile un pavimento in opera spicata relativo alla I fase (ambiente V); nel corridoio di risulta 27a emerge un frammento di pavimentazione in cocciopesto di epoca più antica (ambiente VI); nell’ambiente 29 affiora in sezione un pavimento in opera spicata di epoca precedente (ambiente VII).
II fase (I sec. a.C.- inizi del II sec. d.C.): la forma della residenza che è giunta sino ai giorni nostri risale in massima parte alla seconda e più cospicua fase edilizia della residenza. In particolare, tra l’età tardo-repubblicana e gli inizi dell’età imperiale si assiste ad un generale innalzamento dei piani, dotati ora di pavimentazioni musive, e alla realizzazione di murature in opera reticolata, con rari ricorsi in laterizio, che sfruttarono le strutture preesistenti, conservandone l’orientamento. Alcuni ambienti, come il peristilio ed il settore termale, furono creati ex-novo.
Attualmente si accede alla villa da S-E, dove si sviluppa un criptoportico in opera incerta, probabilmente un repositorium, con volta a botte (21) e, più a N, due ambienti formanti un corridoio ad angolo retto (18 e 19), i quali immettono direttamente nell’atrio (15). Gli ambienti conservano i piani pavimentali in mosaico disposti ad una quota più alta rispetto all’ambiente 15. L’atrio, probabilmente tetrastilo, è provvisto di impluvio centrale. A S dell’ambiente si aprono due stanze (22 e 23) mentre ad O, mediante un disimpegno (17a) si accedeva al settore termale (17; 24-27), la cui specifica funzione dei vani non è stata ancora determinata. Tra tutti, si segnala una sala absidata (24) e l’ambiente 26, forse un laconico o un frigidario, il cui accesso avveniva dalla nicchia a S-E. Forse la creazione dell’impianto termale comportò la trasformazione dell’ambiente 23 in apoditerio.
A N dell’atrio si apre il tablino-oecus (10), delimitato da quattro cubicula (9; 11-13). Originariamente il tablino doveva aprirsi sull’atrio mediante un’apertura ampia quasi come l’intero lato S, successivamente tramezzata.
Ad O del tablino si sviluppa un corridoio (8) che collega l’atrio ad un esteso ambiente di non chiara identificazione, forse un triclinio estivo (7), che si affaccia scenograficamente sul peristilio colonnato (1-2) mediante una esedra (6). A S del peristilio, scavato solo in parte, si aprono tre ambienti di rappresentanza (3-5); nel vano 5 si conservano tre gradini di accesso ad un piano superiore. Ad O sono stati rinvenuti alcuni ambienti (30-33) il cui mediocre stato conservativo non consente di leggerne l’articolazione architettonica. Infine, lungo il lato E della villa, è stato riportato in luce un grande ambulacro-portico (14) che insiste sul braccio del criptoportico (21). Tra gli apparati decorativi della villa si ricordano, oltre ai pavimenti in mosaico, che rivestono la maggior parte degli ambienti, i rivestimenti pittorici e le terrecotte architettoniche, ascrivibili tra la metà del I sec. a.C. e la prima metà del I sec. d.C.
III fase (II sec. d.C.- abbandono): durante la terza ed ultima fase edilizia la villa mantenne l’impianto di epoca precedente, con l’aggiunta di riadattamenti e il probabile abbandono di alcuni settori della residenza, come parte del peristilio ed il portico. La ceramica rinvenuta riferibile al IV e al V sec. d.C. attesta una frequentazione dell’edificio sino in epoca tardoantica (pianta località edificio tratta da Sternini 2000 (a cura di), fig. 1 p. 5; pianta edificio tratta da idem, fig. p. 54).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Collesecco, ambiente 11, mosaico con cassettonato delineato
Tessellato definito da una fascia monocroma bianca con filari di tessere disposti ad ordito obliquo, da una tripla linea bianca, da due linee di tessere nere e da una linea tripla bianca. Gli elementi di bordura definiscono un doppio reticolato diritto ed obliquo di linee, ogni due punti di incrocio caricato da un quadrato, con effetto di cassettonato delineato. I quadrati sono campiti alternativamente da elementi floreali e figurati, così disposti: fila con due maschere centrali e due fiori laterali; fila con cinque fiori (di cui uno mancante); fila con quattro maschere teatrali (di cui una mancante); fila con due uccelli e due rosette; fila con cinque uccelli; fila con due animali alati (?) e due elementi vegetali; fila con cinque fiori; fila con quattro uccelli; fila con cinque fiori; fila con quattro maschere teatrali; fila con cinque fiori; fila con quattro fiori; fila con cinque fiori; fila con quattro fiori. Il mosaico si conserva per un’ampiezza di m 2,38×3,63.

Collesecco, ambiente 5, cementizio con rubricatura
Pavimento in cementizio a base fittile con tracce di rubricatura sulla superficie.

Collesecco, villa, ambiente 1-2, ambulacro, mosaico a reticolato
Mosaico bordato da una fascia di tessere nere, da tre linee di tessere bianche seguite da tre file di tessere rosa carico, da una fila di tessere bianche, una fila di tessere nere e una seconda linea di tessere bianche. Il campo musivo è decorato da un reticolato di linee triple dentate e bicrome. Gli scomparti, in tessere di scaglia rossa, sono campiti al centro da crocette di tessere bianche. Il manufatto si conserva per un’ampiezza massima di m 11,78×2,58.

Collesecco, villa, ambiente 10, mosaico con reticolato romboidale
Tessellato definito da una fascia di bordura in tessere nere disposte a ordito di filari paralleli seguita da tre linee di tessere nere, sei linee di tessere bianche, da quattro linee di tessere nere e da quattro linee di tessere bianche. Il campo musivo è decorato da un reticolato romboidale, qui disegnato da una linea doppia di tessere nere racchiusa tra due linee doppie di tessere bianche. Il manufatto si conserva quasi integralmente e misura m 7,70×3,74.

Collesecco, villa, ambiente 12, mosaico con motivo a transenna
Pavimento in tessellato in redazione bicroma bianco-nera bordato da una fascia bianca con tessere a ordito di filari paralleli (mancante nel lato N), da una fascia bianca, da una fascia nera e da una seconda fascia di tessere bianche. Il campo è decorato da un doppio reticolato diritto ed obliquo di linee doppie e di linee triple bicrome formante un motivo c.d. a transenna. Il manufatto si conserva per m 3,69×2,29.

Collesecco, villa, ambiente 13, mosaico con stelle di otto losanghe
Pavimento in tessellato bordato una una fascia di tessere bianche a ordito obliquo (mancante nel lato S) seguita da due fasce di tre filari di tessere bianche che inquadrano una linea tripla nera. Il tappeto musivo è decorato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale. I quadrati maggiori sono campiti da fioroni compositi, in tessere nere, verdi, rosse, gialle.

Collesecco, villa, ambiente 15, fascia monocroma bianca
In corrispondenza della zona centrale dell’ambiente una fascia di bordura monocroma bianca perimetra lo spazio destinato all’impluvio.

Collesecco, villa, ambiente 15, mosaico con punteggiato di crocette
Pavimento in tessellato con fascia di bordura bianca, visibile lungo il lato E, seguita da tre linee di tessere nere, da quattro filari di tessere bianche alternati a una linea tripla nera, da quattro linee bianche e da tre filari di tessere nere. Il campo è decorato da un punteggiato di crocette in colori contrastanti. Il mosaico si conserrva per un’ampiezza massima di m 2,66×3,23.

Collesecco, villa, ambiente 18, mosaico con punteggiato di tessere
Mosaico a tessere bianche e nere definito da una fascia bianca (16 cm) seguita da quattro linee di tessere nere e da tre linee di tessere bianche. Il campo è decorato da un punteggiato di tessere nere su fondo bianco. Il tessellato si conserva per un’ampiezza massima di m 1,46×2,94.

Collesecco, villa, ambiente 19, mosaico con punteggiato di dadi
Mosaico a tessere bianche e nere definito da una balza nera, da una linea tripla bianca alternata ad una linea tripla nera. Il campo è decorato da un punteggiato di dadi bianchi su fondo nero Sulla superficie musiva sono visibili inoltre tessere bianche sparse.

Collesecco, villa, ambiente 20, mosaico bianco-nero
Tessellato in redazione bicroma bianco-nera bordato da una fascia bianca di tessere a ordito di filari paralleli seguita da linee triple di tessere alternativamente bianche e nere. Il campo è costituito da un mosaico monocromo bianco con filari di tessere disposti a ordito parallelo.

Collesecco, villa, ambiente 22, mosaico con motivo a scacchiera
Tessellato bicromo bianco-nero definito da una fascia nera con tessere a ordito obliquo seguita da tre linee di tessere bianche, da tre linee di tessere nere, da tre linee di tessere bianche alternate ad una linea tripla nera. Il campo è decorato da un motivo a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato inscritto sulla diagonale, in colori contrastanti.

Collesecco, villa, ambiente 23, tessellato con punteggiato di crocette
Tessellato bicromo bianco-nero definito da una linea tripla nera, da sei filari di tessere bianche e da tre filari di tessere nere che circoscrivono un punteggiato di crocette nere su fondo bianco. Il mosaico si conserva per un’ampiezza massima di m 1,22×0,83.

Collesecco, villa, ambiente 3, mosaico con gallinacei
Il pavimento della sala, conservatosi per m 5,16×3,52, è un tessellato con un punteggiato di crocette in colore contrastante, bordato da una fascia di tessere nere, tre fasce di tre filari di tessere nere alternate a linee triple di tessere bianche. La soglia O, conservatasi per m 0,65×0,47, è bordata da due linee di tessere nere seguite da tre linee di tessere bianche ed è campita da una coppia di gallinacei in bianco su fondo nero, con particolari in rosso. La soglia E, conservatasi per m 0,735×0,49, è definita da una linea doppia di tessere nere, una linea tripla bianca e da due filari di tessere nere e decorata da un motivo a doppia cuspide, con coppia di volute laterali da cui si dipartono elementi vegetali in nero su fondo bianco. La soglia N, conservatasi per m 0,150×0,175 è definita da una linea doppia bianca e una semplice nera. Il campo bianco è decorato da due rettangoli uniti al centro da una fascia a scacchiera, campiti da un motivo a treccia con tenie.

Collesecco, villa, ambiente 4, tessellato bianco e soglie musive
L’ambiente è pavimentato da un tessellato bianco a ordito di filati paralleli bordato da fasce in colore contrastante (misura del mosaico conservato: m 5,15×2,35). A N e ad E si aprono due soglie musive, ambedue campite da volute floreali e/o vegetali stilizzate che si dipartono da un elemento centrale, in nero su fondo bianco. La soglia N si conserva per ca. m 0,16×1,05; la soglia E è visibile per m 0,195×0,82.

Collesecco, villa, ambiente 6, tessellato con motivi geometrici
Pavimento in tessellato bordato da una fascia monocroma nera e scompartito in due distinti tappeti musivi, entrambi decorati con motivi geometrici. Il primo tappeto è definito da una treccia a due capi racchiusa tra due linee di tessere bianche, seguite da una linea doppia rossa. Il campo è occupato da una composizione a cassettoni bipartiti in colori contrastanti. Il secondo tappeto musivo è campito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e di quadrati, gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in tessere nere, bianche e rosse. Il mosaico si conserva per un’ampiezza di m 3,57×1,70.

Collesecco, villa, ambiente 7, mosaico con reticolato semplice
Mosaico bicromo bianco nero definito da una fascia monocroma bianca con tessere disposte in filari paralleli, seguita da una fascia bianca, una fascia nera ed una seconda fascia bianca. Il campo è occupato da un reticolato di linee semplici. Forse al centro del tappeto era inserito un emblema, andato perduto. Il mosaico si conserva per un’ampiezza massima di m 7,30×9,60. Presso l’angolo E dell’ambiente, in corrispondenza di una rientranza, il pavimento è decorato da un mosaico monocromo nero definito da una linea doppia di tessere bianche (m 1×0,90).

Collesecco, villa, ambiente 8, mosaico bianco-nero
Pavimento in tessellato bordato da sette linee di tessere nere seguite da tre linee di tessere nere, tre linee di tessere bianche e da tre linee di tessere nere. Il campo è costituito da un tessellato monocromo nero con filari di tessere a ordito parallelo. Presso il braccio N-S il mosaico si conserva per un’ampiezza massima di m 11,74×1,16; presso il braccio S-O le porzioni musive superstiti misurano m 3,52×1,50.

Collesecco, villa, ambiente 9, mosaico a nido d’ape delineato
Mosaico a tessere bianche e nere definito da una fascia bianca con tessere disposte a ordito di filari paralleli (incompleta nei lati N ed E) seguita da tre linee di tessere bianche, tre linee di tessere nere e da tre linee di tessere bianche. Il campo è decorato da una composizione a nido d’ape delineato, disegnato da due filari di tessere nere su fondo bianco. Il tessellato si conserva per m 3,42×2,29.

Collesecco, villa, ambiente I, opera spicata
Pavimento a commessi di laterizio a spina di pesce. A S-O una struttura in pietre e laterizi si imposta sulla superficie pavimentale, da identificare forse con l’impluvio dell’ambiente.

Collesecco, villa, ambiente II, cementizio
Pavimentazione in cementizio a base fittile.

Collesecco, villa, ambiente III, cementizio con inserti
Frammento di pavimentazione costituita da un cementizio a base fittile decorato con inserti disposti irregolarmente sulla superficie.

Collesecco, villa, ambiente IV, pavimento in opera spicata
Lacerto di pavimentazione a commessi laterizi disposti a spina di pesce.

Collesecco, villa, ambiente V, cementizio
Lacerto di pavimento in cementizio a base fittile.

Collesecco, villa, ambiente VI, pavimento a commessi laterizi
Pavimento a commessi laterizi disposti a spina di pesce.

Collesecco, villa, mosaico con motivo a scacchiera
Lacerto di mosaico bicromo bianco-nero decorato da una composizione a scacchiera, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale.


Ambiente 29: ambiente a pianta rettangolare che si apre in prossimità del settore termale della villa, fu edificato del corso della seconda fase costruttiva (I sec. a.C.- inizi del II sec. d.C.). Non è nota la specifica destinazione del vano. Il pavimento si compone di una soglia musiva e un piano in malta con tritume fittile e litico.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1969-1972

Collesecco, villa, ambiente 29, soglia musiva e cementizio

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento pavimentale in cementizio con inserti misti connesso ad una soglia in tessellato di cui non è nota la decorazione.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: non documentato

Soglia musiva.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: tessellato
 
 
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento in cementizio con inserti fittili e litici.

Bordo

Elemento non presente

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio
 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Villa romana di Cottanello)

Sternini, M. 2000, in La villa romana di Cottanello, Bari, p. 65.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Collesecco, villa, ambiente 29, soglia musiva e cementizio, in TESS – scheda 10550 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10550), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10550


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