Edificio non documentato, verosimilmente a carattere residenziale, del quale sono state portate alla luce alcune strutture nel 1782 (Gerli) o nel 1798 (Caporusso), durante i lavori nella zona del Teatro alla Scala per la costruzione di una cisterna. Si veda anche il ritrovamento nella medesima area di due cementizi nel 2002-2003, pertinenti ad un edificio residenziale (cfr. la scheda relativa del rivestimento "Teatro alla Scala"). La zona oggetto dell’indagine si trova appena al di fuori delle mura repubblicane, nelle immediate vicinanze di una porta urbica, corrispondente all’estremità settentrionale del cardo maximus. Ad esso potrebbe essere attribuito un ambiente con funzione tricliniare del quale è noto il rinvenimento di un frammento di pavimento in tessellato a decorazione geometrica; per quanto riguarda la composizione originale del pavimento, sono state proposte due possibili soluzioni: a schema T+U (Caporusso 1989) oppure con fascia di partizione e spazio conviviale. Dalla relazione di Carlo Amoretti (1741-1816) si legge anche che "immediatamente sotto il pavimento" erano state rinvenute delle anfore che potrebbero essere riconosciute, sulla base del suo schizzo, come Dressel 7 (secondo quarto I – II sec. d.C.) e costituire così un terminus post quem per la costruzione dell’edificio e, quindi, del tessellato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Ambiente n.d.: ambiente con probabile funzione tricliniare di cui è nota la pavimentazione musiva a decorazione geometrica, della quale sono state ipotizzate due possibili soluzioni per la composizione originale del tessellato: a schema T+U (Caporusso 1989) oppure con fascia di partizione e spazio conviviale. (La pianta allegata è tratta da David 1996, fig. 282. Ipotesi di ricostruzione di Donatella Caporusso)
Lunghezza: 7.40 m – Larghezza: <3.85 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1782 / 1798 – Ente responsabile: Soprintendenza alle Antichità della Lombardia
Piazza della Scala, triclinio, tessellato a stelle di cinque punte
Parte dell’ambiente: spazio tricliniare ? Rivestimento con scansione: a più unità decorative? Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema? Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato geometrico policromo, articolato da due pannelli adiacenti (uno maggiore e uno minore per dimensioni), separati da una fascia con treccia a due capi e da una linea tripla bicroma. Il pannello maggiore, a pseudo-emblema (?), è ornato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità, formanti quadrati grandi e piccoli, dritti e sulla diagonale; è bordato da una fascia con spine rettilinee corte e da una treccia a due capi; lungo i lati corti sono due fasce rettangolari, decorate da motivo a scacchiera bicroma (gli scacchi su tre file). Il pannello minore, di forma stretta e allungata, è campito da un intreccio allentato di fasce delineate da una linea doppia bicroma, gli scomparti caricati da un quadrato iscritto in colore contrastante; esso è seguito da una fascia decorata da una linea spezzata, dentata. Non conservato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 7.40 m – Larghezza: 3.85 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 12d – spine corte
DM 9d – coppia di file sfalsate e opposte di triangoli dentati, giustapposti e non contigui (formanti una linea spezzata e dentata)
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
Specifiche tecniche Lunghezza: >7.40 m – Larghezza: >3.85 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)
nodo di Salomone, stuoia, fiorone a otto petali, pentabolo di squame
DM 140a – intreccio allentato di fasce delineate (qui gli scomparti caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colore contrastante)
Caporusso, D. 1989, Un musaico romano sotto il Teatro alla Scala, in Rivista illustrata del Museo Teatrale alla Scala, Milano, pp. 88-91.David, M. 1996, Piazza della Scala, in I pavimenti decorati di Milano antica. I secolo a.C. – VI secolo d.C., Milano, pp. 141-142, n. 89, figg. 281-286.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, piazza della Scala, triclinio, tessellato a stelle di cinque punte, in TESS – scheda 10579 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10579), 2012