La villa individuata in località Paduano o Padovano, in territorio di Mola di Bari, è ubicata in un’area costiera pianeggiante, delimitata ad Est dalla profonda insenatura di Cala Paduano o Padovano, sbocco al mare di un antico letto torrentizio, dove sono state pure indagate le strutture di un antico molo, in grossi blocchi di tufo di forma regolare, nei pressi del quale sono stati raccolti numerosi frammenti ceramici, pertinenti per lo più ad anfore e a ceramica d’uso comune. L’edificio, a circa Km 20 a Sud di Bari, è ubicato nel sito identificato con la mansio Turris Iuliana, citata in Itin. Burdig. 609-610, e si colloca non lontano dal tracciato viario della via Minucia, poi ricalcato dalla via Traiana. La villa, già individuata nel 1961, è stata sistematicamente oggetto di scavi dal 1988 al 1994; si articola in pars urbana e rustica e presenta una lunga sequenza insediativa, databile dalla fine del II sec. a.C. al II sec. d.C. e articolata in tre fasi edilizie, con tracce di frequentazione sporadica in età tardoantica e altomedievale. La pianta allegata si riferisce alla fase I (pianta edificio rielaborata da CIANCIO 1994). FASE I (fine II-inizi I sec. a. C.-prima metà del I sec. d.C.): Il muro perimetrale Ovest della villa è costituito da grossi blocchi isodomici in tufo (dimensioni medie m 1,40 x 0,80) uniti a secco, mentre i muri perimetrali Nord e Est risultano perduti. L’ingresso principale della villa non è stato individuato, ma è verosimile che si trovasse ad Est, in asse con atrio e peristilio, in prossimità della profonda insenatura di Cala di Paduano. La pars urbana, estesa su una superficie pari a mq 600, è costituita da 8 ambienti, delimitati da muri in opus incertum, in alcuni casi rivestiti da intonaco dipinto in rosso, giallo, azzurro e rosa e con zoccolo nero alla base. Dopo l’ingresso, non individuato, si trova l’atrium 1, dotato di una vasca centrale impermeabilizzata con cocciopesto (m 5,30×4,50; profondità: m 0,70) e rivestito da un tessellato policromo. A Ovest si sviluppa il grande peristilio (2), con viridarium colonnato (7×4) all’interno, e decorato da un tessellato policromo che riveste l’intera superficie del vano, mentre lo spazio degli intercolumni è pavimentato da un rivestimento in ciottoli fluviali dimezzati. A Nord-Ovest del peristilio vi sono due oeci (3, 4) quadrangolari affiancati, dei quali non è noto il limite Nord, entrambi pavimentati da un tessellato bicromo. A Sud degli oeci si trova un grande vano di forma rettangolare (5), comunicante con l’oecus 4 a Nord, con il peristylium a Est e con il triclinium 6 a Sud, interpretato dubitativamente come triclinium. Presenta una pavimentazione in cementizio coperto da stucco di colore rosso e decorato da scaglie calcaree di forma quadrangolare (mm 40), nere e bianche, disposte in modo irregolare. A Sud del triclinio 5 si trova un altro ambiente di grandi dimensioni (6), interpretato anch’esso come triclinium e pavimentato da un tessellato policromo con pseduoemblema centrale. A Sud-Est del triclinium 6 si trova il cubiculum 7, a doppia alcova, pavimentato da un tessellato policromo, in cui si distinguono la soglia, lo spazio delle alcovae e lo pseudoemblema centrale. Ad Est del cubiculum si trova la culina (8), con pavimentazione in terra battuta mista a calce, mentre a Sud della pars urbana si articolano i vani della pars rustica, estesi su una superficie pari a mq 500, delimitati da muri a doppio paramento, in conci di calcare locale uniti a secco, con pavimentazione in terra battuta, interpretati come locali di servizio e magazzini. FASE II (seconda metà del I sec. d.C.): il colonnato del peristilio fu chiuso, a metà altezza, da un pluteo, sì da trasformare il peristilio in un portico semicoperto. All’interno del viridarium fu realizzata una struttura circolare rozzamente costruita con pietre di forma irregolare, verosimilmente con funzione di cottura. Non è possibile stabilire se siano da collocare in questa medesima fase cronologica i restauri dei pavimenti musivi, in particolare presso la soglia E del triclinium 6, nonché nell’ala Sud e nell’angolo Nord-Ovest del peristilio 2. FASE III (fine I-inizi II sec. d.C.): abbandono dell’edificio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici
Mola-Paduano, villa, amb. 1, tessellato, Pad-01 Tessellato policromo a scansione unitaria e a campo omogeneo, rinvenuto ampiamente lacunoso. È composto da un bordo costituito da una fascia larga circa cm 20 di tessere bianche disposte a coppie in senso orizzontale e verticale e da un campo a fondo bianco, con tessere rettangolari (mm 20×10) disposte anch’esse a coppie in senso orizzontale e verticale, ravvivato da tessere di analoghe dimensioni di colore verde scuro, verde chiaro, rosso arancio e giallo, distribuite senz’ordine in senso orizzontale e in senso verticale ad una distanza media di cm 4 l’una dall’altra. Le tessere gialle, di numero assai limitato, sono fittili.
Mola-Paduano, villa, amb. 2, acciottolato del viridarium, Pad-03 Rivestimento policromo in ciottoli fluviali dimezzati, ubicato nello spazio degli intercolumni del portico del peristylium. È composto da un bordo esterno ed uno interno, entrambi in tessellato costituito da una fascia, larga cm 6, di tessere nere di forma quadrata (mm 10 x 10) disposte ad ordito orizzontale, e campo costituito da ciottoli fluviali dimezzati, disposti con la superficie tagliata in vista, di forma ovoidale e lunghezza variabile da mm 10 a mm 40 e di colore bianco, giallo, grigio, verde, rosa e azzurro.
Mola-Paduano, villa, amb. 2, tessellato, Pad-02 Tessellato policromo a scansione unitaria e a campo omogeneo, rinvenuto lacunoso e conservato nella porzione Sud-Ovest del vano. È composto da tessere rettangolari (mm 20×10) di colore bianco disposte in senso orizzontale e verticale in modo da rendere un effetto ‘a stuoia’ e decorato da scaglie fittili dipinte in giallo e in rosso e da scaglie lapidee nere, di forma quadrata (mm 35 x 35), distribuite nell’ordito senza regolarità, a distanza di circa cm 15 l’una dall’altra. Rare tessere rettangolari (mm 20 x10) di colore verde scuro tendente al nero e di colore rossastro sono inserite irregolarmente nell’ordito bianco, fra le scaglie colorate.
Mola-Paduano, villa, amb. 3, tessellato Tessellato bicromo a scansione unitaria e a campo omogeneo, conservato solo in parte lungo i muri Sud e Ovest del vano, per una lunghezza di m 2,40 e una larghezza di m 0,60. Il bordo è composto da una fascia bianca di tessere disposte ad ordito obliquo, una linea doppia di tessere quadrate (mm 10) bianche, una fascia, larga cm 6, di tessere nere quadrate e una seconda linea doppia di tessere quadrate bianche, tutte disposte ad ordito orizzontale; il campo, bianco, è costituito da tessere di forma quadrata (mm 10) disposte ad ordito obliquo.
Mola-Paduano, villa, amb. 5, cementizio, Pad-I Pavimento in cementizio coperto da stucco di colore rosso e decorato da scaglie calcaree di forma quadrangolare (lato mm 40), nere e bianche, distribuite senza ordine.
Mola-Paduano, villa, amb. 7, tessellato, Pad-07a-d Tessellato policromo a più unità decorative, con pseudoemblema centrale, a decorazione geometrica e vegetale, rinvenuto lacunoso nella porzione Nord-Ovest del vano. Si distinguono la soglia, costituita da un tessellato monocromo rosso, delimitato da un bordo composto da una fascia nera con elementi vegetali andati perduti; lo spazio per le alcovae, costituito da un tessellato monocromo bianco; la porzione centrale del vano, rivestita da un tessellato policromo con pseudoemblema centrale delimitato da bordi a decorazione vegetale entro fasce monocrome bianche e nere.
Mola-Paduano,villa, amb. 4, tessellato, Pad-05 Tessellato bicromo a scansione unitaria ed impaginazione a pseudoemblema, conservato solo nell’angolo Sud-Ovest del vano. È composto da un campo bianco, realizzato con tessere di forma quadrata disposte ad ordito obliquo, e pseudoemblema centrale, di forma verosimilmente quadrata, realizzato con tessere quadrate bianche e nere, disposte ad ordito orizzontale e alternate a scacchiera. Lo pseudoemblema è delimitato da un bordo costituito da una fascia, larga cm 6, di tessere nere disposte ad ordito orizzontale. Sulla base delle dimensioni delle parti residue, è stato calcolato che lo pseudoemblema centrale, un quadrato con lato di cm 150, doveva essere posizionato al centro del vano rettangolare, a circa m 1,10 dalle pareti Est e Ovest e a circa m 0,60 dalle pareti Sud e Nord.
Ambiente 6: vano interpretato come triclinium, ubicato a Sud del triclinium 5, a Nord del cubiculum 7 e della culina 8 e a Ovest del peristylium 2. Il limite occidentale coincide con il muro perimetrale Ovest dell’edificio. È pavimentato da un tessellato policromo a scansione unitaria e ad impaginazione a pseudoemblema, a decorazione geometrica e vegetale, lacunoso soprattutto nella porzione centrale del vano.
Lunghezza: 7.10 m – Larghezza: 3.60 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1988-1991 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
Mola-Paduano, villa, amb. 6, tessellato, Pad-06
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Tessellato policromo a scansione unitaria e ad impaginazione a pseudoemblema, a decorazione geometrica e vegetale, rinvenuto lacunoso nella porzione centrale del vano. È composto da un bordo costituito da una fascia di tessere rettangolari bianche, disposte in senso orizzontale e verticale, due linee doppie di tessere quadrate bianche disposte orizzontalmente che inquadrano una fascia di tessere quadrate verde scuro tendente al nero disposte orizzontalmente; il campo, a fondo bianco, è decorato da scaglie fittili dipinte in giallo e in rosso, da scaglie lapidee di colore giallo rossastro di forma quadrata e da tessere rettangolari di colore verde scuro tendente al nero. Lo pseudoemblema centrale è delimitato da un bordo costituito da una fascia di quattro tessere quadrate di colore nero e compresa fra due fasce di due tessere quadrate di colore bianco. Il campo dello pseudoemblema, a fondo blu, è decorato da una rosetta ad otto petali lanceolati alternati a foglie di acanto. . I petali sono realizzati con tessere bianche, mentre le estremità e le nervature centrali dei petali sono rese con tessere di colore grigio chiaro. Le foglie di acanto, frastagliate ai margini e ripiegate verso l’esterno alla sommità, presentano sfumature cromatiche più intense nella parte centrale, che vanno gradualmente a schiarirsi ai bordi, rese con tessere nei toni che vanno dall’ocra al giallo pallido, al beige, al bianco. Le nervature sono rese con sottili allineamenti di tessere nere, brune e rosse; l’effetto della sommità della foglia rivolta verso l’esterno è reso con il cambio dei colori delle tessere,che diventano grigio-azzurre, rosa e bianche.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: Vedi descrizione cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1i – linea doppia
DM 1y – fascia monocroma
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e vegetale Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti misti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: Vedi descrizione cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 109d – Punteggiato irregolare di tessere rettangolari diritte e sdraiate, in colori contrastanti.
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
Rosetta ad otto petali di forma lanceolata alternati a foglie di acanto
Ciancio, Angela 1994, Documenti di arte musiva in Puglia. I mosaici della villa di Mola di Bari, in Melanges de l’Ecole Francaise de Rome-Antiquité, Rome, pp. 262-268, 4-10.Ciancio, Angela 2002, Mola-Paduano. Una villa marittima nei circuiti commerciali del Mediterraneo, in La Peucezia in età romana, Bari, p. 19.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Mangiatordi, Anna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca