scheda

c.so Divisione Acqui 43, fase 2a, cortile N-O, lastricato lapideo
Acqui Terme ( AL )

Nel 2006, durante la costruzione di una palazzina in corso Divisione Acqui 43 (Residenza “Il Gelso”), si intraprese un’indagine archeologica estesa fra il corso a N, via Moiso a E e via Emilia a O (cfr. ubicazione, da CROSETTO 2008, fig. 72 p. 134, n. 6: in rosso), in un’area caratterizzata da una sensibile pendenza verso S, in direzione del fiume Bormida. Nella parte settentrionale dello scavo si rinvennero i resti di una grande domus di epoca romana, ubicata nel settore O della città nei pressi della via Aemilia Scauri (attuale corso Divisione Acqui), in un’area libera da precedenti occupazioni. L’edificio presenta diverse fasi costruttive (fra il I e la seconda metà del III sec. d.C.), legate in primo luogo alla necessità di sopraelevare il complesso per metterlo al riparo dalla risalita della falda acquifera.
Il primo impianto (fase 1a, I sec. d.C.) è costituito da uno spazio aperto attorno al quale si dispongono ambienti di varie dimensioni, fra i quali è ancora riconoscibile un vano dell’ala O pavimentato in “cocciopesto”. Successivamente (fase 1b) le strutture vengono demolite e ricoperte da un potente strato di riporto, sul quale si erige un nuovo edificio, orientato come il precedente ma con dimensioni e articolazione maggiori (fase 2a, prima metà I sec. d.C.). Si riconoscono, infatti, due cortili con pozzo a S e a NO, pavimentati in lastre di arenaria, e un’ampia area a giardino, anch’essa lastricata e attraversata da un condotto per lo smaltimento delle acque, sulla quale prospetta l’intero fronte meridionale dell’edificio. L’indagine, parziale, ha permesso inoltre di individuare, attorno al cortile S, una serie di piccoli ambienti aventi funzioni di servizio, a eccezione di un vano (A) a modesto carattere residenziale, con pavimento in battuto di argilla, focolare ed elevato in graticcio. Nel corso della fase 2b (inizio III sec. d.C.) vengono effettuati diversi interventi di rifacimento: nel tratto meridionale dell’ala O si ricava un vano di servizio dotato di canaletta, mentre nell’ala E vengono costruiti tre grandi ambienti rettangolari accostati, definiti da un’unica muratura sui lati lunghi e da tramezzi su quelli corti; due dei vani erano pavimentati in “cocciopesto” (di cui si conserva solo il sottofondo), mentre il terzo (vano G), dotato di ipocausto, ha restituito parte di un “cocciopesto” con inserto musivo policromo. In seguito l’area viene abbandonata (fase 2c, seconda metà III sec. d.C.) e, dopo un consistente spolio delle strutture, in epoca tardoantica-altomedievale (fase 3) i resti vengono sigillati da eventi di natura alluvionale.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
c.so Divisione Acqui 43, fase 1a, vano O, cementizio fittile
Rivestimento pavimentale in "cocciopesto", identificabile come un semplice cementizio a base fittile. Non si esclude potesse trattarsi di un livello preparatorio.

c.so Divisione Acqui 43, fase 2a, “giardino”, lastricato lapideo
Parte dell’area scoperta era pavimentata in lastre di arenaria locale, accanto a un settore destinato a giardino.

c.so Divisione Acqui 43, fase 2a, cortile S, lastricato lapideo
Piano pavimentale in lastre di arenaria locale.

corso Divisione Acqui 43, fase 2b, calidario G, cementizio fittile e tessellato policromo
La letteratura descrive il manufatto come “cocciopesto arricchito da un inserto musivo a figure geometriche e floreali stilizzate” (trecce a 2 capi, elementi cuoriformi, pelte bipartite). Sembrerebbe trattarsi di un cementizio a base fittile con pseudoemblema musivo forse centrale, anche se le uniche immagini edite, limitate a un particolare, non consentono di escludere che il mosaico si estendesse sull’intera superficie, con una composizione ortogonale, ad alveare o triassale di cerchi (di conseguenza, il cementizio fittile potrebbe costituire un semplice strato di preparazione). L’immagine evidenzia un tratto di treccia a 2 capi, che sembra separare 2 elementi circolari delimitati da una linea dentellata; solo nel cerchio di sinistra si colgono lacerti di foglie cuoriformi. Allo stato attuale delle conoscenze si preferisce interpretare il pavimento come cementizio fittile con pseudoemblema musivo. Foto da VENTURINO GAMBARI, CROSETTO, RONCAGLIO 2007, tav. LXVII/a.

Cortile NO: individuato nell’angolo nord-occidentale dell’area di scavo, il cortile risulta indagato solo parzialmente. Esso è pertinente alla risistemazione del complesso (fase 2a). Sono stati individuati un altro pozzo circolare e una porzione della pavimentazione in lastre di arenaria locale, in gran parte rimosse. Uno dei lati dell’area aperta doveva essere coperto da una tettoia, sotto il crollo della quale è stato rinvenuto un tesoretto di monete probabilmente nascosto nel sottotetto e caduto insieme alla copertura.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2006 – Ente responsabile: SBAPMAE

C.so Divisione Acqui 43, fase 2a, cortile N-O, lastricato lapideo

Parte dell’ambiente: area scoperta
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Piano pavimentale in lastre di arenaria locale.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo non marmoreo)

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

Venturino Gambari, M./ Crosetto, A./ Roncaglio, M. 2007, Acqui Terme, corso Divisione Acqui 43 (Residenza “Il Gelso”). Strutture abitative appartenenti ad una domus di età imperiale., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 205.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, c.so Divisione Acqui 43, fase 2a, cortile N-O, lastricato lapideo, in TESS – scheda 11238 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11238), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11238


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