VERCELLAE 5, DOMUS DELLA BANCA POPOLARE. Fra il 1991 e il 1993 venne eseguito uno scavo archeologico nel cortile della Banca Popolare di Novara, in via Fratelli Bandiera a Vercelli (cfr. ubicazione, da G. SPAGNOLO GARZOLI, “Piani urbanistici e edilizia privata. Problemi e soluzioni nei municipi di Novara e Vercelli”, in “Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina. Atti delle Giornate di studio, Padova, 10-11 aprile 2008”, a cura di M. Annibaletto e F. Ghedini, Roma 2009, fig. 2 p. 210: in rosso), in occasione dei lavori per la realizzazione di autorimesse interrate. Vennero così portati alla luce i resti di una domus ubicata nel settore NO della città, a N del decumano massimo (attuale corso Libertà), risalente alla metà del I sec. d.C. (fase I), rimaneggiata intorno alla metà del II/prima metà del III sec. d.C. (fase II) e ancora nel IV sec. d.C. (fase III). Il complesso risulta definitivamente abbandonato nella seconda metà del IV sec. d.C.
FASE I (metà I sec. d.C.). L’edificio è orientato in senso EO e sembra svilupparsi verso S e verso E, seguendo il naturale dislivello del terreno. La ricostruzione parziale della pianta mostra 5 ambienti contigui (cfr. planimetria resti, da RATTO 2012, "Vercellae 5", fase I, p. 341), la cui comprensione risulta fortemente compromessa dalle strutture successive. Un poderoso muro NS definisce, a O, tre ambienti rettangolari: al centro il vano 1, con probabile funzione di rappresentanza; a S il corridoio 5, che sembra estendersi verso il settore orientale della domus; a N il corridoio 2, il cui piano di calpestio è più alto di circa 0.50m rispetto a quelli degli ambienti meridionali. Oltre il corridoio settentrionale si aprono altri due ambienti (3-4), estesi verso N e indagati solo per un breve tratto. I rivestimenti pavimentali noti sono tre, pertinenti ai vani 1-2, 5 (secondo quarto del I sec. d.C.).
FASE II (metà II/prima metà III sec. d.C.). L’intera area viene livellata, forse in seguito a un lungo periodo di disuso, e ricostruita sfruttando solo in parte le strutture precedenti. Del nuovo edificio, con pianta a “U” attorno a un vasto cortile centrale, non sono noti rivestimenti pavimentali.
FASE III (IV sec. d.C.). Il cortile di fase II viene coperto e suddiviso da un muro NS, che determina due nuovi ambienti adiacenti, di dimensioni uguali. Anche per questa fase non sono noti piani pavimentali.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Vercellae 5, fase I, corridoio 5, cementizio litico e fascia a mosaico Definito "signino a matrice calcarea", il rivestimento è un cementizio a base litica, costituito da schegge di calcare bianco allettate nella malta, con un’ampia fascia musiva nera compresa fra 2 linee semplici di tessere bianche conservata solo in alcuni tratti.
Vercellae 5, fase I, vano di rappresentanza 1, cementizio e tessellato Cementizio a base litica (“signino a matrice bianca con schegge di calcare allettate in malta”) ornato da un reticolato di linee punteggiate nere, oblique rispetto alle pareti del vano. Incerta risulta la lettura di uno pseudoemblema al centro di uno dei lati lunghi del vano (e, dunque, in posizione decentrata): in letteratura si descrive come “semplice emblema in tessere nere di dimensioni maggiori, su file parallele perpendicolari al perimetrale S”.
Corridoio 2, fase I (secondo quarto I sec. d.C.). Esteso immediatamente a N della sala di rappresentanza 1, il corridoio di fase I ha pianta rettangolare allungata ed è probabilmente accessibile da E. Il rivestimento pavimentale è in cementizio a base fittile, impostato circa 0.50m più in alto rispetto ai pavimenti delle stanze meridionali. Nel corso della fase II il corridoio viene obliterato dal grande cortile al centro del nuovo edificio.
Lunghezza: 7.50 m – Larghezza: 2.40 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1991 – Ente responsabile: SBAPMAE
Vercellae 5, fase I, corridoio 2, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Definito "semplice signino rosato", il rivestimento è interpretabile come cementizio a base fittile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Beltrame, S./ Gaviglio, S. 1999, in Vercelli antica. Carta dei ritrovamenti archeologici di epoca protostorica e romana del territorio comunale, Vercelli, p. 103, n. 67.Ratto, S. 2012, Vercellae 5, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, pp. 491-493.Spagnolo Garzoli, G. 1995, Vercelli. Interventi in centro storico. Via Fratelli Bandiera., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 377.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca