Edificio a carattere residenziale a più fasi edilizie (I sec. a.C.-VI sec. d.C.), del quale furono rintracciati alcuni resti al di sotto dell’attuale Arcivescovado (tra piazza Duomo e piazza Fontana) a due riprese, nel 1969 e nel 1996; l’area era caratterizzata in età romana dalla presenza, a poca distanza, della cortina muraria della città, e in epoca tardoantica dagli edifici del complesso episcopale (cfr. le schede relative al battistero di S. Giovanni alle Fonti e alla basilica di S. Tecla).
FASE 1: domus databile tra I sec. a.C. e I sec. d.C. , in base alla tipologia a strati delle fondazioni murarie (molto comune per le case mediolanensi di questo arco temporale). Sono stati individuati in particolare quattro vani (amb. 1-4), disposti a Nord e a Sud di un muro orientato in senso EO, in asse con l’attuale via Arcivescovado. I pavimenti di due ambienti (amb. 1-2) erano decorati da un cementizio a base litica, mentre il vano a Sud (amb. 3) era pavimentato con un tessellato monocromo bianco. Molti frammenti di intonaco dipinto e di stucchi, rinvenuti nei livelli di distruzione, suggeriscono per la domus una decorazione parietale piuttosto raffinata.
FASE 2: in età tardoantica la domus viene completamente obliterata e l’area spianata per la costruzione di un edificio monumentale databile al IV-V sec. d.C. e forse attribuibile alla Domus Ambrosii (Ceresa Mori, Howes 1995-97). Per esso si può ipotizzare la presenza di una grande aula absidata (con l’abside a Est), larga almeno 12 m e di cui non è possibile stabilire la lunghezza. Essa doveva avere una pavimentazione in lastre litiche o mamoree, che si prestavano ad essere riutilizzate, come sembra indicare la sua completa asportazione.
FASE 3: dopo un periodo di possibile abbandono o distruzione dell’edificio a partire dal 450 d.C. circa, l’edificio viene ricostruito nel VI sec. d.C. e il pavimento dell’aula absidata viene rialzato con la realizzazione di un piano in cementizio a base fittile.
FASE 4: l’edificio tardoantico con aula absidata viene completamente obliterato da una nuova costruzione di età medievale, forse dopo la distruzione del Barbarossa nel 1174. Nelle epoche successive si vede la realizzazione delle strutture più antiche del Palazzo Arcivescovile, che registrano una continuità d’orientamento con le strutture di età romana (FASE 1).
(La pianta allegata è tratta da Ceresa Mori, A./ Howes, B. 1995-1997, fig. 208)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Amb. 3: ambiente a pianta quadrangolare, disposto a Sud di un grande muro orientato in senso EO, appartenente ad una domus (FASE 1) e del quale sono state identificate parti delle fondazioni murarie; si sono conservati frammenti del pavimento in tessellato bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1969, 1996 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in tessellato monocromo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: strato di malta biancastra (sp. 20 mm), su preparazione in cocciopesto poggiante su vespaio in ciottoli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.75 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Ceresa Mori, A./ Howes, B. 1998, Milano. Palazzo dell’Arcivescovado. Saggio di scavo, in Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia 1995-1997, Milano, pp. 204-208 , figg. 207-208.Ceresa Mori, A. 1997, Saggio di scavo nell’area dell’Arcivescovado., in La città e la sua memoria. Milano e la tradizione di sant’Ambrogio., Milano, pp. 68-69 , figg. 25-26.Ceresa Mori, A. 2000, Stratigrafia archeologica e sviluppo urbano a Mediolanum., in Milano tra l’età repubblicana e l’età augustea. Atti del Convegno di Studi, Milano, 26-27 marzo 1999, Milano , p. 84.