scheda

loc. Carcelle, cementizio litico con inserti litici (losanghe)
Carcelle – Palazzo Canavese ( TO )

Nel 1936 in località Carcelle di Palazzo Canavese (cfr. ubicazione, da Google Earth: localizzazione incerta) si rinvennero alcuni pavimenti frammentari, in seguito ricoperti, “disseminati in varie parti del piano, a mosaico e taluni con ornamenti di pietra nera a forma di rombi”, associati a strutture murarie di epoca romana e tardo-romana. Alcuni decenni dopo, nel 1965, si portò nuovamente alla luce un lacerto pavimentale, pertinente a “un pavimento perfettamente levigato su sfondo bianco con losanghe di marmo più scuro incastonate, in ottima conservazione” (così descritto in una nota del 1936), che venne fotografato e poi obliterato dalla costruzione di una villa nel 1967. Secondo A. Betori, che presentò il lacerto all’VIII AISCOM (BETORI 2001), si tratterebbe della porzione superstite di un pavimento databile tra il I sec. a.C. e l’età giulio-claudia, pertinente forse a un edificio residenziale suburbano sostituito, nel corso della tarda epoca imperiale, da una postazione militare a controllo della viabilità della vicina Eporedia. Nulla però si conosce dell’edificio originario, per il quale si preferisce non fornire alcuna tipologia specifica.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Nessun elemento è noto sull’ambiente che ha restituito il lacerto pavimentale, costituito da un cementizio a base litica con inserti litici (losanghe in ardesia).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1936, 1965

Loc. Carcelle, cementizio litico con inserti litici (losanghe)

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Del pavimento venne in luce una porzione di circa 80x70cm, in cementizio costituito da un nucleo compatto di ghiaia e malta di calce bianca o biancastra, decorato da losanghe in ardesia (11.5×6.5cm, spessore 3cm max) regolarmente disposte sulla superficie. L’analisi condotta su una delle losanghe mostra regolarità e nettezza dei tagli e perfetta politezza della superficie esterna; più grezzo risulta invece il retro, funzionale all’inserimento nella base cementizia. Foto da BETORI 2001, fig. 4 p. 100.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica con inserti litici o litoidi)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio

 
 

Referenza fotografica: da BETORI 2001, fig. 4 p. 100
Oggetto conservato: frammento – Conservato in: non documentato

Betori, A. 2001, A proposito di un pavimento inedito da Palazzo Canavese., in Atti dell’VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Firenze, 21-23 febbraio 2001), Ravenna, pp. 95-98, fig. 4.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, loc. Carcelle, cementizio litico con inserti litici (losanghe), in TESS – scheda 11955 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11955), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11955


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