Nel 2005, in occasione di alcuni lavori di riqualificazione di un impianto di distribuzione carburanti in località San Lorenzo, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha condotto una serie di indagini che hanno portato al rinvenimento di alcune strutture con fasi di vita che si estendono dalla fine del IV sec. d.C. sino al V-VI sec. d.C. I fase (fine IV-inizi III sec. a.C., a in pianta): a questa fase vanno ascritti alcuni muri in opera quadrata di travertino riferibili ad una domus. II fase (metà del II sec. a.C., b in pianta): l’edificio subì un livellamento e un rialzamento delle quote, che determinarono l’interro delle strutture di epoca precedente. Relativi a questa fase sono le nuove murature, in opera incerta di calcare, e parte del sistema fognario. Nonostante non sia possibile ricostruire lo sviluppo planimetrico degli ambienti della domus, si segnala il rinvenimento di un pavimento in cementizio a base fittile con reticolo di losanghe e bordo con motivo a meandro (1), di elementi architettonici (colonne e capitelli) e di porzioni di intonaco policromo. L’abitazione dovette rimanere in uso sino ad almeno il I sec. d.C., come comprova il rinvenimento di una piccola fornace per vasellame domestico, e fu verosimilmente abbandonata a seguito di un evento improvviso, forse di natura alluvionale. III fase (IV sec. d.C., c in pianta): in epoca tarda sono documentate attività di manutenzione delle strutture precedenti, tra cui si segnala un tentativo di rifacimento del cementizio, che mantenne il campo musivo e venne reintegrato con un cementizio a base mista (2), mentre i restanti ambienti furono pavimentati da un cementizio a base fittile di grezza fattura (3). Vennero inoltre costruite nuove murature perimetrali con materiale di reimpiego. IV fase (V-VI sec. d.C., d in pianta): l’area subì una totale conversione d’uso e a partire dal V sec. d.C. venne adoperata a scopo funerario. Successivamente, nel V sec. d.C., sulle strutture della domus si impiantò la chiesa di S. Lorenzo (pianta località edificio tratta da Cerqua Cerrone 2012, fig. 1 p. 525; pianta eidficio tratta da ibid., fig. 3 p. 527).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (2° q) al secolo II a.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Largo S. Lorenzo, domus, cementizio a base mista Pavimento in cementizio a base mista litica e fittile privo di inserti che, a partire dal IV sec. d.C., andò ad integrare un pavimento in cementizio a base fittile di epoca precedente.
Largo San Lorenzo, domus, cementizio con reticolato di losanghe Pavimento in cementizio a base fittile bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e di quadrati, caricati da una crocetta, e campito da un reticolato romboidale di losanghe. Sul pavimento sono leggibili tracce dell’originaria rubricatura. Nel IV sec. d.C. il pavimento venne integrato con un cementizio a base mista.
Dell’ambiente, giuntoci nelle forme della III fase edilizia della domus, inquadrabile nell’ambito del IV sec. d.C., rimane unicamente il piano pavimentale costituito da un cementizio a base fittile di grezza fattura (3).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2005/01-03
Largo S. Lorenzo, domus, cementizio a base fittile senza inserti
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento in cementizio a base fittile a grana grossa (dimensione frammenti fittili: 2-3 cm).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Cerqua, M./ Cerrone F. 2012, Nuovi dati dal suburbio di Sora (Frosinone): il sito di Largo S. Lorenzo., in Lazio e Sabina 8. Ottavo incontro di studi sul Lazio e la Sabina, Atti del convegno (Roma, 30-31 marzo, 1 aprile 2011), Roma, p. 531, fig. 10 p. 532..
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Largo S. Lorenzo, domus, cementizio a base fittile senza inserti, in TESS – scheda 12007 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12007), 2012