AUGUSTA TAURINORUM 1, CASA DI VIA BONELLI 11-15. Scavi di emergenza compiuti nel 1993 nell’isolato di S. Giacomo, nel centro storico di Torino, misero in luce i resti di un ampio e articolato complesso abitativo di epoca romana, noto come “domus di via Bonelli 11-15” (cfr. ubicazione, da MERCANDO 2003, fig. p. 215: in rosso). L’edificio, ubicato in posizione periferica a poche decine di metri dal lato NE delle mura urbiche, presenta due distinte fasi edilizie a partire dal I sec. d.C. (cfr. planimetria resti, da GABUCCI, QUIRI 2012, "Augusta Taurinorum 1", fasi I-II, p. 141. Rielaborazione grafica P. Da Pieve), fino all’abbandono in epoca altomedievale.
FASE I (I sec. d.C.). La planimetria della domus originaria risulta alquanto lacunosa: sono stati individuati tre ambienti rettangolari (1, 2, 3), a probabile destinazione residenziale, e un tratto di canaletta che attraversa l’intera area. L’unico rivestimento pavimentale noto in questa fase è il cementizio fittile dal vano 1.
FASE II (II sec. d.C.). Una consistente ristrutturazione dell’area porta, nel corso del II sec. d.C., alla costruzione di una ricca e ampia domus, articolata attorno a una corte coperta da tetti forse a spiovente verso il centro (6). Sul lato E del cortile si dispongono due corridoi (4, 5) e un elegante triclinio (13), da cui si accede a un altro ambiente comunicante con il corridoio 4 (14). Sul lato O del cortile si apre un ampio vano di rappresentanza (7), collegato a O a una sala solo parzialmente individuata (8) e, sul lato N del cortile, a un vano dipinto (12), di raccordo con l’ambiente di soggiorno 13. Il lato meridionale dello spazio aperto, infine, è occupato da tre ambienti di funzione incerta (9, 10, 11), che proseguono verso S oltre i limiti dell’area di scavo. In questa fase la domus è dotata di sei rivestimenti pavimentali, in tessellato (7, 13), cotto (4) e cementizio (9, 10, 11); un altro piano pavimentale, conservato solo a livello del sottofondo in ciottoli, è stato intercettato nel cortile 6 (forse originariamente in cementizio).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Augusta Taurinorum 1, fase I, vano 1, cementizio a base mista Rivestimento in cementizio a base mista, costituito da frammenti di laterizi e ceramica, frammenti di pietra e ghiaia impastati con malta. Non si può escludere che avesse una funzione preparatoria.
Augusta Taurinorum 1, fase II, corridoio 4, commessi laterizi Rivestimento pavimentale in mattoni sesquipedali posti in file regolari, con la testa verso i muri (commessi laterizi). Foto da MERCANDO 2003, fig. 209 p. 226; rielaborazione grafica P. Da Pieve.
Augusta Taurinorum 1, fase II, vano di rappresentanza 10, cementizio fittile rubricato Nonostante la presenza di una "fascia rossa" lungo il perimetro del pavimento, indizio forse di una rubricatura, la tecnica di realizzazione del rivestimento (cementizio) non consente di escludere che questo sia solo un livello preparatorio. Foto da MERCANDO 2003, fig. 214 p. 229.
Augusta Taurinorum 1, fase II, vano di rappresentanza 7, tessellato geometrico Il tessellato si conserva solo per un tratto nell’angolo SO, che consente tuttavia di ricostruirne l’intero andamento: si tratta di una composizione ortogonale di ottagoni delineati, adiacenti, che formano quadrati minori contenenti ciascuno una crocetta. Entro gli ottagoni vi sono elementi vegetali e vegetalizzati, di almeno due tipi, alternati. La cornice del tappeto è costituita da una successione di fasce geometriche bianche e nere. Foto da MERCANDO 2003, fig. 214 p. 229.
Vano 13, fase II (II sec. d.C.). Ambiente di soggiorno rettangolare a N del corridoio 4, con il quale non sembra essere in comunicazione: l’accesso è stato individuato dall’adiacente vano 14. Le pareti affrescate di intonaci policromi, con motivi geometrici e fiori su fondo bianco, nonché la ricca decorazione geometrica e figurata del tappeto musivo lo identificano, pur con qualche incertezza, con un triclinio.
Lunghezza: 4.58 m – Larghezza: 3.39 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1993 – Ente responsabile: SBAPMAE
Augusta Taurinorum 1, fase II, triclinio 13, tessellato geometrico e figurato (erote su delfino)
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Il tappeto musivo si conserva quasi per intero, salvo una lacuna che interessa l’angolo SO del pavimento, intaccando anche parte della decorazione figurata. Si tratta di un tessellato composto da 2 UD, probabilmente corrispondenti alla soglia (cornice esterna a fondo nero, con fascia di quadrati sulla diagonale, delineati in bianco e campiti da una crocetta bianca, presente sul lato breve E e su un breve tratto di quello lungo S) e allo spazio centrale (tappeto con “stralcio” centrato di una composizione ortogonale bicroma di stelle di 8 losanghe e 2 pseudoemblemata figurati policromi, di cui sopravvive solo quello E, con un erote che cavalca un delfino, in asse forse con l’ingresso al vano; di quello O si intravede solo l’angolo NE, contenente un motivo angolare vegetale). Foto da MERCANDO 2003, tav. a colori XVI.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 4.58 m; Larghezza: 3.39 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto su vespaio di ciottoli
Unità decorative
Parte dell’ambiente: spazio centrale Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema Cromia: policromo
Il tappeto principale è costituito da un tessellato nero a ordito di filari paralleli arricchito da un grande pannello rettangolare (3.40×2.35m) delimitato da una linea tripla bianca, una treccia a 2 capi bicroma, una linea tripla bianca (in alcuni punti integrata da una quarta fila di tessere) e una linea doppia nera. Questo bordo inquadra uno “stralcio” di una composizione ortogonale di stelle di 8 losanghe: 6 stelle, ribattute in nero, determinano 4 quadrati minori negli angoli, campiti da un nodo di Salomone, 6 rettangoli, contenenti una treccia tricroma entro linea dentellata, lungo i bordi e, nel tratto O, un quadrato maggiore diritto e delineato, affiancato da 2 quadrati minori con nodi di Salomone sulla diagonale. La decorazione del quadrato maggiore, distrutto, era forse figurata: si conserva un esiguo lacerto dell’angolo NE, con un elemento vegetale angolare. Leggermente decentrato verso E un quadrato più grande (1m di lato), che interrompe il disegno geometrico, è inquadrato da una treccia a 2 capi tricroma e una linea doppia nera. Internamente si dispone un cerchio(diam max 0.74m), delimitato da una linea dentellata e contenente una scena figurata policroma (erote alato che cavalca un delfino; la figura regge nella destra una verga e nella sinistra le briglie ed è volta di tre quarti, verso destra); negli angoli di risulta vi sono 4 elementi vegetali (boccioli sorgenti da cespi di acanto e da volute filiformi).
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrico-vegetalizzata e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 173b – composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, diritti e sulla diagonale)
nodo di Salomone, treccia
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
giglio a volute
petalo lanceolato sorgente da cespo d’acanto
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Figura di
Erote
a cavallo di un delfino
Referenza fotografica: su gentile concessione della dott.ssa S. Ratto.
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
La soglia è sottolineata da una fascia bicroma geometrica larga 0.25m, che si sviluppa sull’intero lato E per 2.70m di lunghezza, piegando ad angolo lungo il lato S, ove si stende per soli 0.96m. Internamente essa è ornata da una fila di quadrati sulla diagonale, delineati da una linea doppia bianca, formanti clessidre e campiti da una crocetta alternativamente costituita da 5 tessere o da petali a squadra. In totale si hanno 14 quadrati e mezzo, quest’ultimo in corrispondenza del limite N della fascia sul lato breve. Il penultimo quadrato prima dell’angolo a SE è privo di crocetta (a petali a squadra) e sembra meno regolare, forse frutto di un’integrazione successiva.
Filippi, F./ Levati, P./ Pejrani Baricco, L. 1994, Torino. Interventi nel centro storico. Isolato San Giacomo., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 328, tav. CXIX.Filippi, F. 1998, L’edilizia residenziale urbana., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 133, fig. 85.Gabucci, A./ Pejrani Baricco, L. 2009, Elementi di edilizia e urbanistica di Augusta Taurinorum. Trasformazioni della forma urbana e topografia archeologica., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, p. 239, fig. 9.Gabucci, A./ Quiri, E. 2012, Augusta Taurinorum 1, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 158.Greppi, P./ Gabucci, A. et alii 2011, Indagini archeologiche nel cortile di Palazzo S. Liborio., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 56.Mercando, L. 1996, Mosaici in Piemonte: le scoperte recenti., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995) , Bordighera, pp. 152-153, figg. 8, 10.Mercando, L. 1998, I pavimenti decorati., in Archeologia in Piemonte. L’età romana, Torino, p. 152, fig. 118.Mercando, L. 2003, Notizie degli scavi recenti., in Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo, Torino, p. 225, figg. 209-210, 216; tav. a colori XVI.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Augusta Taurinorum 1, fase II, triclinio 13, tessellato geometrico e figurato (erote su delfino), in TESS – scheda 12041 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12041), 2012