CORSO REGINA MARGHERITA. L’area extraurbana settentrionale di Augusta Taurinorum ha restituito, sin dal 1830, diverse strutture pertinenti a grandi complessi edilizi, di incerta tipologia e funzione. Nonostante le lacune ricostruttive, essi testimoniano l’importanza della fascia compresa fra le mura urbiche e la Dora Riparia, sfruttata per la captazione delle acque per alimentare le fontane e la rete fognaria della città e per il trasporto di materiali da costruzione provenienti dalla Valle di Susa. Non essendo possibile, allo stato attuale delle conoscenze, stabilire un legame fra le strutture superstiti, in questa sede si è scelto di trattare separatamente tre complessi che hanno restituito rivestimenti pavimentali (vd. infra) e che sono stati individuati in piazza Emanuele Filiberto, piazza della Repubblica (sottopasso veicolare di corso Regina Margherita) e corso XI Febbraio (ex Caserma dei Vigili del Fuoco).
L’assistenza archeologica ai lavori per la realizzazione del sottopasso veicolare di corso Regina Margherita (1999-2000) ha portato alla luce nel settore O di Piazza della Repubblica, a circa 130m a N della cortina muraria di Augusta Taurinorum (cfr. ubicazione, da L. MERCANDO, “Notizie degli scavi recenti”, in “Archeologia a Torino: dall’età preromana all’Alto Medioevo”, Torino 2003, fig. p. 215, con aggiornamento: in rosso), parte di un grande edificio (almeno 45x20m) ortogonale al perimetro urbano e articolato in terrazze digradanti verso la Dora (cfr. planimetria resti, da PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2002, tav. XIII). Dei resti, tagliati dal canale della Ceronda e dalle fortificazioni seicentesche, sopravvive un pavimento in “opus signinum”, leggermente digradante da O a E, pertinente a un grande vano (45x12m) affiancato verso N da un altro ambiente di lunghezza analoga. La semplicità della pavimentazione, la cui presenza esclude che l’area fosse scoperta, fa presumere una funzione di servizio del grande ambiente. Si è ipotizzato che il complesso costituisse uno spazio di mercato coperto o un magazzino per il deposito di derrate alimentari all’interno di un’area mercatale (PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2002, p. 43), coerente con la presenza dell’impianto per la produzione e la commercializzazione del vino portato in luce in corso XI Febbraio (vd. infra). Più recentemente, invece, l’edificio di piazza della Repubblica è stato messo in relazione con il complesso pubblico di piazza Emanuele Filiberto (vd. infra), forse identificabile come grande terma pubblica (GABUCCI, PEJRANI BARICCO 2009, p. 235).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Grande ambiente rettangolare, solo parzialmente indagato, pavimentato in “opus signinum”.
Lunghezza: 45 m – Larghezza: 12 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 1999-2000 – Ente responsabile: SBAPMAE
P. Repubblica, edificio pubblico, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Il rivestimento pavimentale è descritto come “opus signinum costituito da un conglomerato di frammenti laterizi e pietra calcarea, frammisti a scaglie di anfora” o come “cocciopesto” ed è interpretabile come cementizio a base fittile. Non essendo accertata la funzione del complesso cui il grande vano appartiene, non è possibile determinare se il rivestimento fosse effettivamente il piano di calpestio finito (plausibile in un contesto mercatale) o piuttosto uno strato di preparazione per un pavimento più ricercato (lastricato?) di un complesso a destinazione pubblica (terme). Da quanto si afferma in letteratura (PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2002, p. 43) non emerge la presenza né di lastre di rivestimento superstiti, seppure frammentarie, né di impronte nella malta. Foto da PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2002, tav. XII/c.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche tecniche Lunghezza: 45 m – Larghezza: 12 m Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
Referenza fotografica: da PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2002, tav. XII/c.
Gabucci, A./ Pejrani Baricco, L. 2009, Elementi di edilizia e urbanistica di Augusta Taurinorum. Trasformazioni della forma urbana e topografia archeologica., in Intra illa moenia domus ac Penates (Liv., 46, 39, 5): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti delle Giornate di studio organizzate dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova (palazzo del Bo, 10-11 aprile 2008), Roma, p. 235.Pejrani Baricco, L./ Subbrizio, M. 2002, Indagini archeologiche nell’area del sottopasso veicolare di corso Regina Margherita a Torino., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 43, tav. XIIc.
DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca