Villa romana tardoantica, parzialmente indagata, della quale furono rinvenute diverse parti delle strutture a più riprese (1921-1923, 1928-1930, 1963-1976). Essa si situa poco a N della via gallica, lungo la riva meridionale del Lago di Garda. I resti dell’edificio, che ha avuto più fasi costruttive (FASI 1-5), tra la fine dell’età repubblicana e il V sec. d.C., si estendono per circa un ettaro, formando due blocchi principali: A (a Sud) e B,C,D (a Nord), separati da una strada di cui si è rinvenuto l’accesso a Ovest (amb. 26).
FASE 1 (età augustea, fine I sec. a.C. – inizio I sec. d.C.): probabile villa rustica, della quale sono noti due settori, il Settore "a" e un Settore rustico in corrispondenza dei Settori C-D. Il Settore "a" è costituito da sette ambienti, due dei quali (amb. n.d.) dotati di suspensurae e pavimentazione in tessellato bicromo ed è orientato N/S. La parte C-D è occupata da un ampio cortile, orientato NO/SE, con accesso dal lago e piano di calpestio in "battuto". Attorno ad esso si dispongono numerosi vani, alcuni con presenza di focolari, due dei quali (amb. 59, 61) conservano resti di pavimentazione in cementizio a base fittile.
FASE 2 (seconda metà I sec. d.C.): la villa viene interessata da una serie di interventi multipli volti ad una ristrutturazione dell’edificio precedente e all’estensione delle strutture verso il litorale. A questa nuova fase sembra appartenere l’impianto generale del complesso, orientato con leggera declinazione NE/SO, le cui murature sono conservate anche nel rifacimento tardoantico (FASE 3). I resti sono stati individuati in più punti. Di un ambiente non meglio documentato si è conservata, in corrispondenza dell’abside settentrionale dell’ambiente 4, parte della pavimentazione in tessellato bicromo geometrico. Sono stati individuati quattro vani, non meglio documentati (amb. n.d.), al di sotto del peristilio 2 (FASI 3-4), dei quali si conservano tracce dell’originario pavimento in cementizio a base fittile, che potrebbero far pensare a vani di servizio. Un vasto ambiente a destinazione produttiva (amb. n.d.) si trova in corrispondenza dei vani 32-33, 35-36 di FASE 5 nel Settore B, al di sotto dei quali vi è un’estesa pavimentazione in opus spicatum, su cui era impiantato probabilmente un torcular. Nei Settori C-D l’edificio della fase precedente (FASE 1) viene ristrutturato e viene dotato di un impianto di canalizzazione.
FASE 3 (II – III sec. d.C.): gli edifici precedenti vengono notevolmente ristrutturati, con la costruzione di ambienti con funzione d’ingresso e accoglienza. Nel Settore A il rinvenimento di alcune sculture di età adrianea, ritrovate nel vespaio scavato al di sotto del peristilio 2, ha fatto ipotizzare che proprio a questo periodo sarebbe da ricondurre il suo impianto e quello del viridarium 5. Il Settore B continua ad avere una funzione produttiva, come testimonia la pavimentazione in cementizio a base fittile rinvenuta a Sud dell’abside dell’ambiente 32 di FASE 5. Nei Settori C-D si hanno opere di ristrutturazione funzionali ad un nuovo edificio, con pavimenti in cementizio a base fittile e, in un ambiente non meglio documentato, poi obliterato dal vano 54 di FASE 4, in tessellato geometrico bicromo, al quale è associato uno zoccolo parietale con intonaco dipinto, datato – come il pavimento – al II sec. d.C.
FASE 4 (IV – V sec. d.C.): viene edificata una grande villa a padiglioni, nella quale sono stati distinti quattro Settori abitativi principali (A-D), posti su livelli di terreno diversi degradanti verso il lago, ed un Settore rustico (F).
Il Settore di rappresentanza A (amb. 1-28) è organizzato lungo un percorso assiale, che, partendo dal vestibolo ottagonale 1, aperto a Est verso il lago e affiancato a sud dall’ingresso secondario 16, attraversa il peristilio 2 e l’atrio biabsidato 3, concludendosi nel sontuoso triclinio triconco 4. Lungo il lato Sud del peristilio si accede, dal vestibolo 12, ad un appartamento più riservato costituito da un vano di soggiorno 11 (cubiculum?), con pavimento decorato da un tessellato con l’immagine del "Buon pastore", e dagli ambienti 13-14 a destinazione termale (rispettivamente tepidario e frigidario). Nell’angolo SO si apre il tablinum 10. Attraverso un percorso laterale, costeggiante il lato esterno settentrionale degli ambienti absidati (amb. 3-4), si accede al viridarium 5, abbellito da una fontana con euripo e da una decorazione parietale a cancellum. Sul fianco meridionale del viridarium 5, una soglia rialzata introduce ad un appartamento privato (amb. 6-8), del quale l’ambiente 6 costituisce il vestibolo, sia, verso Ovest, del vano ottagonale 7 sia, verso Est, del vano esagonale 8.
Nel Settore B viene aggiunto un probabile appartamento privato (amb. 38-48). Si tratta di vani a pianta quadrangolare, dei quali tre (amb. 39-40, 42) con pavimentazione in tessellato.
I Settori C-D vengono destinati a funzioni probabilmente termali. Nel Settore C l’ambiente 54, in parte distrutto, conserva frammenti della pavimentazione in opus sectile. Il settore D è, invece, caratterizzato da un cortile centrale 61, attorno al quale si distribuiscono alcuni ambienti, due dei quali (amb. 62-63) con pavimenti decorati in tessellato. L’estremità orientale, presso l’accesso dal lago, presenta una struttura absidata con buche di palo (amb. 56), forse la traccia di un porticciolo.
Le strutture tardoantiche del Settore rustico F vengono innalzate su un’area già sfruttata dall’uomo– non si sa per quale uso e in che rapporti con gli altri edifici del periodo – a partire dal I sec. d.C. L’edificio rustico, solo parzialmente noto, si trova a SE del complesso residenziale vero e proprio ed è dotato di un muro di recinzione, con ingresso da Ovest (amb. n.d.). Sono noti almeno due spazi aperti, con tracce di focolare, uno davanti all’ingresso (amb. n.d.), l’altro all’interno della recinzione (amb. n.d.), entrambi pavimentati in cementizio a base litica. Una terza area con focolare (amb. n.d.) si trova a Nord e presenta una pavimentazione costituita da un acciottolato. Dagli strati di riempimento proviene un frammento di intonaco parietale che poggia su un tegolone con scena di vendemmia, forse appartenente ad uno dei Settori residenziali.
FASE 5 (fine IV-V sec. d.C.): fase di ristrutturazione visibile nel Settore B. La parte meridionale di tale Settore viene rialzata rispetto ai vani adiacenti (amb. 39-40, 42) con la creazione dei vani 31-37, incentrati attorno alla grande aula absidata 35, presumibilmente a pianta rettangolare, la cui destinazione non è certa (aula di rappresentanza? aula di culto cristiana?); essa è pavimentata in opus sectile (abside) e tessellato (aula rettangolare). Tre ambienti conservano, invece, la pavimentazione in tessellato: amb. 32, amb. 33, amb. 37. Alcuni rinvenimenti di lastrine di marmo colorato nel Settore A, potrebbe far presumere che anche in questa parte della villa vi fossero pavimenti in opus sectile. Il Settore rustico F viene interessato da alcuni cambiamenti, tra i quali la creazione di nuovi ambienti di minori dimensioni e l’obliterazione di alcuni pavimenti, sostituiti da nuovi, come accade per l’acciottolato dell’area a Nord (amb. n.d.) coperto da un rivestimento in cementizio a base litica.
Il complesso residenziale venne distrutto nei primi decenni del V sec. d.C., durante le frequenti incursioni gotiche, probabilmente a causa di un incendio. (La planimetria allegata è tratta da Scagliarini, Rossi, p. 1)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Villa di Desenzano, amb. n.d. sotto amb. 4, tess. geom. bicr. con clessidre Rivestimento in tessellato geometrico bicromo, il cui campo può essere ricostruito come una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, questi ultimi delineati, i meandri disegnati da fasce bicrome, gli intervalli riempiti da file di quadratini neri e clessidre adiacenti in colori contrastanti, bianco e nero.
Villa di Desenzano, amb. n.d. sotto amb. 54, tess.bicr. con losanghe e quadrati Rivestimento in tessellato geometrico bicromo, il cui campo, bordato, dall’esterno verso l’interno, da una fascia marginale bianca, una fascia a coppia di file sfalsate e opposte di triangoli dentati, giustapposti e non contigui, formanti una linea spezzata e dentata, delineata da due fasce monocrome nere, seguita da una fascia monocroma bianca e una linea doppia di tessere nere, è decorato da una composizione ortogonale di quadrati e losanghe adiacenti, in colori contrastanti. I quadrati sono caricati da un quadrato bianco inscritto sulle diagonali, con profilo dentato, formante quattro triangoli neri di risulta; le losanghe, a fondo bianco, sono ribattute da una losanga nera, concentrica.
Villa di Desenzano, ambiente 10, tess. pol. con psychai e amorini Rivestimento in tessellato policromo a ordito di filari paralleli il cui campo, bordato da una fascia ad onde, racchiusa da una fascia monocroma bianca, è campito da un reticolato quadripartito di fasce disegnate da una fila di cerchi e di coppie di semicerchi addossati, non contigui, su fondo iridato e di quadrati nei punti di incrocio, formante quattro quadrati delineati, con scene figurate incorniciate da una treccia a due capi policroma su fondo nero. Sono conservate due delle quattro scene con motivo figurato, una con una coppia di psychai, l’altra con una coppia di amorini. I quadrati minori di risulta conservati sono decorati da volatili. Tra il bordo sinistro del quadrante con amorini e la fascia del reticolato è stata inserita una fascia riempitiva campita da una fila di tre fusi sdraiati e alternati a cerchi tangenti delineati.
Villa di Desenzano, ambiente 11, tess. pol. con pastore in paesaggio agreste Rivestimento in tessellato geometrico e figurato policromo, a cinque unità decorative (a-e), corrispondenti alla parte centrale (a) e a quattro absidi (b-e). Lungo tutto il perimetro del pavimento scorre una fascia monocroma bianca, seguita da una cornice a fascia d’alloro con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, su fondo rosso. La prima unità decorativa è decorata da un paesaggio agreste nel cui centro spicca un pastore stante tra gli animali. Le altre quattro unità decorative sono costituite da una composizione di cerchi tangenti, bordata da una fascia d’alloro. Fotopiano da SCAGLIARINI et alii, Guide, fig. p. 3.
Villa di Desenzano, ambiente 12, tess. geom. pol. linee spezzate di quadrati Rivestimento in tessellato geometrico policromo, costituito da due unità decorative. La prima unità decorativa, corrispondente al vestibolo (a), è decorata da una composizione di linee spezzate di quadrati. La seconda unità decorativa, corrispondente alla soglia (b), è caratterizzata da una losanga inclusa in un rettangolo. Foto del rivestimento D. Massara.
Villa di Desenzano, ambiente 16, tess. geom. pol. di cerchi tangenti Rivestimento in tessellato geometrico policromo, il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una fascia monocroma bianca delineata da una linea doppia di tessere nere, seguita da una fascia policroma con segmenti di greca incastrati, è decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti formanti quadrati concavi, disegnati da una treccia policroma a due capi con effetto di rilievo su fondo scuro.
Villa di Desenzano, ambiente 32, tess. geom. bicromo Rivestimento in tessellato geometrico bicromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una fascia monocroma bianca, delineata da entrambi i lati da una linea doppia di tessere nere, alla quale segue una larga fascia marginale monocroma bianca, è decorato da una composizione ortogonale di squame adiacenti, delineate da una linea doppia di tessere nere su fondo bianco e caricate al centro da una tessere nera.
Villa di Desenzano, ambiente 33, tess. geom. bicromo Rivestimento in tessellato geometrico bicromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una linea doppia di tessere nere, seguita da una larga fascia marginale monocroma di tessere bianche di grandi dimensioni, è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche a doppie T, delineati da una fila doppia di tessere nere.
Villa di Desenzano, ambiente 37, tess. bicr. con punteggiato di crocette Rivestimento in tessellato geometrico bicromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una linea doppia in tessere nere e un’ampia fascia marginale in tessere bianche, è decorato da un punteggiato di crocette monocrome di singole tessere sulla diagonale, nere su fondo bianco.
Villa di Desenzano, ambiente 39, tess. policr. reticolato di fasce Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una fascia monocroma bianca, una fascia con motivo a onde, il fondo sfumato in senso orizzontale, una fascia monocroma bianca, è decorato da un reticolato di fasce delineate, con quadrati iscritti sulla diagonale nei punti di incrocio e losanghe sdraiate iscritte nei rettangoli. I quadrati nei punti di incrocio sono caricati da nodi di Salomone policromi su fondo scuro con effetto di rilievo, mentre le losanghe sono decorate al centro da un fiorone stilizzato. I quadrati di risulta sono formati da due quadrati delineati inclusi, uno dentro l’altro, incorniciati da una treccia a due capi policroma su fondo scuro con effetto di rilievo. Il quadrato minore è caricato al centro da una rosetta dentata a croce.
Villa di Desenzano, ambiente 40, tess. policr. con quadrilobi di pelte Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una fascia monocroma bianca, una fascia con treccia a due capi policroma su fondo scuro con effetto di rilievo, una fascia monocroma bianca, è decorato da una composizione ortogonale di quadrilobi di pelte attorno agli angoli di un quadrato, formanti spazi di risulta a quadrati concavi caricati al centro da una crocetta policroma con petali a squadra. I quadrati sono caricati da un nodo di Salomone policromo su fondo scuro con effetto di rilievo. Le pelte presentano una gradazione cromatica sfumata in senso orizzontale, dall’esterno all’interno.
Villa di Desenzano, ambiente 42, tess. policr. con reticolato di quadrati Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo, bordato, dall’interno verso l’esterno, da una fascia monocroma bianca, una linea doppia nera, una linea singola bianca, una linea tripla rossa, una linea singola bianca, una linea doppia nera, una fascia marginale in tessere bianche, è composto da un reticolato di nove quadrati delineati tangenti, alternativamente dritti e sulla diagonale, caricati da un cerchio a sua volta campito da una rosetta dentata a croce. I quadrati dritti sono internamente delineati da una treccia a due capi policroma, mentre quelli sulla diagonale da un motivo a segmenti di greca incastrati e policromi. Il quadrato al centro, perduto, si differenzia dagli altri per l’impiego di una cornice con motivo a onde, il fondo sfumato in senso orizzontale: potrebbe trattarsi di uno pseudoemblema.
Villa di Desenzano, ambiente 62, tess. pol. con losanghe adiacenti Rivestimento in tessellato geometrico policromo, il cui campo è decorato da una composizione di losanghe adiacenti, organizzate secondo linee sfalsate, formanti quadrati di risulta, con anelli quadrangolari ad incastro. Stato di conservazione non documentato.
Villa di Desenzano, ambiente 63, tess. con treccia a 2 capi pol. Rivestimento in tessellato geometrico policromo, di cui si conserva solo parte del bordo, decorato da una treccia policroma (rosso, giallo, bianco e nero). Stato della conservazione non docmentato.
Villa di Desenzano, aula absidata 35, op. secitle e tess. a parallelepipedi Rivestimento a più unità decorative, verosimilmente due, in tecnica mista. La prima (a), corrispondente all’abside, presenta un campo in opus sectile geometrico tricromo caratterizzato da un motivo uniforme di cubi in prospettiva, in nero, bianco e rosa. La seconda unità (b), corrispondente all’aula, presenta un campo in tessellato geometrico tricromo, caratterizzato da una composizione romboidale di parallelepipedi adiacenti a tre colori contrastanti, nero (il rombo), bianco e rosa.
Villa di Desenzano, aula absidata 6, tessellato con cerchi e protomi di animali Rivestimento in tessellato geometrico-figurato policromo, a ordito di filari paralleli, a due unità decorative. La prima unità decorativa (a), corrispondente all’aula, è caratterizzata da un reticolato di trecce, gli scomparti caricati da motivi figurati. La seconda unità decorativa (b), corrispondente all’abside, è caratterizzata da una composizione a cerchi secanti (la pianta allegata è rielaborata da Roffia 1994, tav. I).
Villa di Desenzano, aula biabsidata 3, tessellato con amorini pescatori Rivestimento in tessellato geometrico e figurato policromo, costituito da tre unità decorative.
La prima unità decorativa, corrispondente allo spazio centrale, è caratterizzata da un campo, bordato da una treccia a calice, allentata, con orlo dritto e occhielli, su fondo nero, a quattro colori contrastanti (bianco, giallo, rosso, verde), con una linea mediana nera, composto da un reticolato di ghirlande, i rettangoli di risulta decorati da scene con amorini pescatori.
La seconda unità decorativa, corrispondente all’abside meridionale, è caratterizzata da un tessellato geometrico policromo con squame bipartite adiacenti.
Della terza unità decorativa, corrispondente all’abside settentrionale, non è rimasto nulla della decorazione.
Villa di Desenzano, quadriportico 2, tessellato geometrico policromo a pannelli giustapposti Tessellato geometrico policromo a più pannelli giustapposti (I-X). Pannello I: composizione di quadrati. Pannello II: reticolato di fasce. Pannello III: reticolo di rombi. Pannello IV: cerchi tangenti. Pannello V: ottagoni secanti. Pannello VI: reticolato di fasce. Pannello VII: cerchi e quadrati concavi. Pannello VIII: rettangolo. Pannello IX: reticolato di fasce. Pannello X: rettangolo. Del pavimento si conserva in situ circa il 70 % della superficie originaria. (L’immagine allegata è rielaborata da ROFFIA 1994, tav. I)
Villa di Desenzano, vano esagonale 8, tess. geom. pol. a ottagoni Rivestimento in tessellato geometrico policromo il cui campo, bordato da una treccia policroma a due capi su fondo scuro con effetto di rilievo, seguita, verso l’esterno, da una linea tripla di tessere bianche, una linea tripla di tessere nere e una larga fascia monocroma bianca, è decorato da una composizione centralizzata di ottagoni irregolari, esagoni, quadrati e losanghe. Gli spazi di risulta sono caricati da motivi geometrici e vegetali di vario genere. Al centro doveva posizionarsi uno pseudoemblema poligonale (esagonale o ottagonale), delineato da una fascia di alloro in ciuffi di cinque foglie.
Villa di Desenzano, vano ottagonale 7, tess. geom. pol. a comp. centralizzata Rivestimento in tessellato geometrico policromo a pianta radiale, il cui campo, bordato da una linea semplice di tessere nere seguita, verso l’esterno, da una larga fascia con punteggiato irregolare di tessere scure su fondo bianco, è decorato da una composizione centrata a otto raggi attorno ad un ottagono sulle diagonali e in un ottagono, determinanti poligoni irregolari a cinque lati con un angolo rientrante, delineata da una treccia a due capi policroma su fondo scuro, delimitata, da entrambi i lati, da una fascia monocroma bianca e una linea doppia di tessere nere. I poligoni irregolari sono caricati da motivi geometrici e vegetali, distribuiti in modo alternato, così da creare un gioco di simmetrie tra i poligoni speculari.
Villa di Desenzano, vestibolo 1, tessellato con scuta Rivestimento in tessellato geometrico policromo costituito da un campo di forma ottagonale, bordato da una fascia a fila di diapason, campito da una composizione ortogonale di croci di scuta intrecciati a terminazione rettilinea, formanti esagoni ed ottagoni. Del pavimento si conserva in situ buona parte della superficie, circa l’80 %.
Aula triabsidata 4: ambiente a tre absidi curvilinee, appartenente ad una villa (FASE 3), con orientamento EO, al quale si accede dall’ambiente biabsidato 2. Le absidi si innestano sulla parte centrale quadrata. I pavimenti sono decorati da un tessellato a più unità decorative, geometrico nelle absidi, geometrico-figurato nella parte centrale. Esso si trova al termine di un "percorso glorificante", costituito dagli ambienti 1,2,3 e 4, del quale ne costituisce l’aula conviviale (nelle absidi infatti dovevano venir disposti gli stibadia), funziona alla quale ben si lega il tema figurativo della parte centrale, legato alla sfera dionisiaca. L’unica fonte di luce di tale ambiente doveva trovarsi in corrispondenza della parete dell’abside occidentale e quindi provenire dal viridarium 5. Le pareti conservano tratti dell’intonaco dello zoccolo, di colore rosso o rosa, molto sbiaditi, con motivi floreali (la pianta allegata è rielaborata da ROFFIA 1994, tav. I).
Lunghezza: 11 m – Larghezza: 10.5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1921, 1923 – Ente responsabile: Soprintendenza agli Scavi e Musei nella regione lombarda
Villa di Desenzano, triconco 4, tessellato con scene dionisiache
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento in tessellato geometrico e geometrico-figurato policromo, a 4 unità decorative (a-d). La prima unità decorativa (a), corrispondente allo spazio conviviale, al centro dell’ambiente, è caratterizzata da una composizione di croci e ottagoni, campiti da scene dionisiache. La seconda unità decorativa (b), corrispondente all’abside meridionale, è caratterizzata da una composizione con cerchi delineati e tangenti. La terza unità decorativa (c), corrispondente all’abside occidentale, è caratterizzata da una composizione con ottagoni delineati e adiacenti. La quarta unità decorativa (d), corrispondente all’abside settentrionale, è caratterizzata da una composizione a cerchi non contigui (la pianta allegata è rielaborata da ROFFIA 1994, tav. I).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 11 m; Larghezza: 10.5 m;
Unità decorative
Parte dell’ambiente: spazio conviviale Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Prima unità decorativa, caratterizzata da un campo di forma quadrata, bordato dall’interno verso l’esterno da una linea doppia bianca, una fascia monocroma nera e una fascia monocroma rossa, costituito da una composizione musiva reticolata di croci (le croci nei punti di incrocio), delimitata da una treccia a due capi policroma (verde e rossa), con effetto di rilievo, su fondo scuro. Le croci sono contornate da coppie di parallelogrammi e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio), formanti quadrati e caricate da motivi vegetali. Gli ottagoni e i quadrati sono campiti da scene dionisiache, su fondo bianco, i parallelogrammi sono caricati da un frutto stilizzato su fondo rosso o verde, incorniciato da una fila doppia di tessere rispettivamente rosa o gialle, seguita da una fila doppia di tessere bianche. Le scene figurate sono distribuite nei quadrati e negli ottagoni. Per quanto riguarda la fascia più esterna, i due quadrati angolari che si sono conservati, presentano scene con amorini e kantharoi, dai quali nascono racemi, in un caso carichi di olive, nell’altro di pere, per le quali è stata proposta un’interpretazione come Inverno e Estate; i quadrati al centro dei lati sono campiti da due scene con amorini vendemmianti (i quadrati sono speculari) e una scena con menade e satiro (la menade è rappresentata mentre suona il timpano); gli ottagoni sono decorati, invece, con una scena di caccia, in cui un è cervide inseguito da un felino, ambientata in una radura, con scarni cespugli e, in un caso, con uno specchio d’acqua. Nella fascia più interna, invece, si alternano riquadri cruciformi e ottagoni: i tre riquadri cruciformi rimasti presentano un racemo vegetale carico di bacche, nascente da un kantharos ed che si espande in tre bracci. Dei quattro ottagoni se ne conserva uno solo, con la scena di una corsa di auriga su una biga trainata da due felini (probabilmente un leone e un ghepardo); l’auriga ha le fattezze di un amorino alato, in nudità, con il copricapo in cuoio; le ali hanno una forma a foglia e sono campite con tessere blu e gialle. Il quadrato al centro, perduto, era costituito da "un quadretto con figure di animali, conigli, lepre e cane".
Specifiche tecniche Lunghezza: 7.40 m – Larghezza: 7.40 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Specifiche tecniche Lunghezza: 7.40 m – Larghezza: 7.40 m Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineata
bacche fogliate
DM 179a – composizione reticolata di croci contornate da coppie di parallelogrammi, e di ottagoni adiacenti (le croci nei punti di incrocio) (formanti quadrati), qui delineata
scene figurate
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
Parte dell’ambiente: abside Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Seconda unità decorativa, caratterizzata da un campo, bordato da una ghirlanda di alloro in ciuffi di cinque foglie su fondo scuro con nastro, seguita, versdo l’esterno, da una fascia monocroma bianca, decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti, delineati da una fascia d’alloro e caricati al centro da un fiore policromo a sei petali lanceolati, incluso in un cerchio disegnato da una linea semplice di tessere nere.
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.10 m Identificazione della Decorazione: vegetale Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 89f – fascia cosparsa di foglie d’alloro con bordi dentati e nastro
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.10 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 231c – composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi disegnati da una treccia a due capi policroma
fiorone unitario di 6 elementi non contigui, a petali affusolati (qui il centro è un cerchio)
DM 231c – composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi disegnati da una treccia a due capi policroma
fascia d’alloro
Referenza fotografica: Foto di Daniela Massara.
Parte dell’ambiente: abside Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Terza unità decorativa, caratterizzata da un campo decorato da una composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti, formanti quadrati di risulta quadripartiti con effetto di crocetta quadripetala. Gli ottagoni sono delineati da una fila doppia di tessere nere e caricati da un nodo a otto capi policromo (tonalità del giallo e del rosso) su fondo bianco alternato ad una corona a treccia a due capi. Gli ottagoni lungo i bordi sono tagliati a metà dalla cornice e campiti ciascuno da un motivo a pelta con fusi sporgenti dalle punte, mentre gli angoli del pentagono sono stati decorati da un poligono irregolare bicromo (rosa e rosso bruno). Il bordo è costituito, dall’interno verso l’esterno, da una linea tripla di tessere bianche, una linea doppia di tessere nere, da una fila di quadrati e rettangoli sdraiati, adiacenti e delineati. I quadrati sono caricati al centro da un motivo circolare formato da raggi che si biforcano, in tessere verde scuro e rosse, e decorati agli angoli da fiori stilizzati. I rettangoli invece sono campiti da semicerchi addossati e tangenti con spazi di risulta laterali triangolari caricati da un motivo a maniglia. I semicerchi sono disegnati al centro dallo stesso motivo a raggi biforcuti, colorati tono su tono con tessere in verde scuro e verde chiaro.
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.60 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 18e – fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.60 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 163a – composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti (formanti quadrati, qui campiti)
nodo a 8 capi
DM 163a – composizione ortogonale di ottagoni delineati adiacenti (formanti quadrati, qui campiti)
crocetta quadripetala
DM 1i – linea doppia
Referenza fotografica: da GHISLANZONI 1962.
Parte dell’ambiente: abside Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Quarta unità decorativa, caratterizzata da un campo, bordato da una linea semplice di tessere nere, seguita verso l’esterno da una fascia monocroma bianca, decorato da una composizione ortogonale di 29 cerchi non contigui, disegnati da una treccia a due capi o da quadrati concavi intrecciati, su fondo scuro, formanti quadrati concavi caricati da un quadrifoglio con effetto di reticolato. I cerchi sono caricati al centro da una crocetta policroma quadripetala.
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.10 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Specifiche tecniche Lunghezza: 3.50 m – Larghezza: 3.10 m Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Referenza fotografica: da GHISLANZONI 1962, tav. XVI.
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Villa Romana ed Antiquarium di Desenzano del Garda (BS)) Restauri moderni: Nel 1929 vennero apportati dei completamenti al pavimento dell’abside settentrionale e a numerose scene di quello della parte centrale. Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Villa Romana ed Antiquarium di Desenzano del Garda (BS) (Riferimento: Fortunati, Maria) via del Crocifisso 22 – Desenzano del Garda
Gerke, F. 1966, Das geometrische Ordnungsprinzip des Fussbodenmosaiks in der Aula trichora von Desenzano: ein Beitrag zum Problem der neunfeldrigen Quadratur in Konstantinischen Mosaiken., in Arte in Europa. Scritti di storia dell’arte in onore di Edoardo Arslan, Milano, pp. 59-100.Ghislanzoni, E. 1962, I mosaici della sala triabsidata G., in La villa romana di Desenzano, Milano, pp. 118-145, figg. 30, 33-34; tavv. XV-XXIII.Grassigli, G.L. 1998, in La scena domestica ed il suo immaginario. I temi figurati nei mosaici della Cisalpina, Napoli, pp. 272-273.Roffia, E. 1994, La scoperta della villa romana e i primi interventi di scavo e di restauro., in Studi sulla villa romana di Desenzano, Milano, pp. 29, 32, fig. 1.Rossi, F. 1991, Desenzano del Garda. Località Borgo Regio., in Carta Archeologica della Lombardia. la Provincia di Brescia, Modena, pp. 70-71, fig. 19.Rossi, F. 1992, La visita della villa., in Villa romana. Desenzano, Roma, pp. 58-61, figg. 25-26, 39-44.Scagliarini Corlaita, D. 1990, La villa di Desenzano., in Milano capitale dell’Impero romano: 286-402 d.C. (Milano, Palazzo Reale, 24 gennaio-22 aprile 1990), Milano, p. 260, fig. p. 263.Scagliarini Corlaita, D. 1994, La villa di Desenzano. Vicende architettoniche e decorative, in Studi sulla villa romana di Desenzano , Milano, pp. 52-53 , fig. 11 .Scagliarini, D./ Rossi, F. , in La villa romana di Desenzano, pp. 3-4, fig. p. 4.
, Villa di Desenzano, triconco 4, tessellato con scene dionisiache, in TESS – scheda 12348 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12348), 2012