
FASE I (I – inizio II sec. d.C.). Il complesso è accessibile da due ingressi, uno colonnato dal cardo, che immette nella corte scoperta 1 e nei vani di servizio (2-3, 9), l’altro dal vicolo E, che introduce nel settore più propriamente residenziale (4-8). Il cortile 1 è dotato di bacino rettangolare per la raccolta dell’acqua piovana (a) ed è pavimentato con un battuto di ciottoli e frammenti laterizi. Verso destra si apre la bottega 9, probabilmente aperta sul cardo e pavimentata in terra battuta; verso sinistra si dispongono invece due ambienti rettangolari (2-3), anch’essi pavimentati in terra battuta e con pareti intonacate di bianco con fasce rosse (2). Il blocco di ambienti più a E si articola attorno a un corridoio a “T” (5) ed è composto da quattro vani di soggiorno (4, 6-8), tutti dotati di pavimenti in cementizio, fittile (5, 7) e litico (4, 6, 8), talvolta ornato da tessere musive (4).
FASE II (inizio II sec. d.C.). L’edificio subisce alcune modifiche planimetriche: l’ambiente 3 viene suddiviso in più parti, non ricostruibili, a eccezione del vano più orientale (10) e dell’ambiente artigianale 11, dotato di focolare (A). Per questa fase non è noto alcun rivestimento pavimentale. Si segnalano solo alcuni mattoni posti di piatto nel corridoio 13, forse una preparazione o una sistemazione funzionale del vano.
FASE III (II sec. d.C.). Il settore artigianale viene ulteriormente modificato, con la riduzione del vano 2 verso E e la realizzazione di nuovi ambienti di servizio (12, 14), affiancati da un vano scala (15) e affacciati, verso S, su uno stretto corridoio (13). In questa fase è documentato un secondo piano, non conservato, in corrispondenza dei vani 2, 10, 12-15 e sostenuto da un muro di recinzione EO appositamente eretto sul decumano. A S del cortile 1 viene aggiunto un ambiente di soggiorno pavimentato in cementizio litico (16); la bottega 9 viene ampliata verso N e verso E, a discapito del cortile; il portico sul cardo viene smantellato e sostituito da un muretto NS, forse come recinzione di un ampliamento esterno della bottega 2, ora dotata di vasca in laterizi (b) e bancone. Oltre al cementizio litico del vano 16, si segnalano alcuni laterizi posti di piatto nel corridoio 3 interpretati come preparazione di un pavimento perduto (ZANDA, LANZA 2007, p. 99); la natura artigianale del settore e la concomitante esistenza di un pavimento in terra battuta, tuttavia, portano piuttosto a considerarli come parte di un qualche elemento funzionale alle attività produttive.
FASE IV (fine II – prima metà V sec. d.C.). Nel settore artigianale NO vengono organizzati tre vani (2, 17-18), mentre il vicolo orientale viene parzialmente obliterato da un piccolo ambiente (19), per il quale non si è stabilita la pertinenza a Industria 2 (domus B) o all’adiacente domus C o, ancora, all’unificazione delle due proprietà.
Nella seconda metà del V sec. d.C. la domus viene abbandonata.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Rivestimento pavimentale in cementizio fittile, di colore rosso. Foto da LANZA 2011, fig. 17 p. 102; rielaborazione grafica P. Da Pieve.
Industria 2, fase I, triclinio 4, cementizio litico e inserti di tessere
Il tappeto pavimentale è realizzato in “cementizio bianco in scaglie di calcare” (cementizio litico) con inserti di tessere musive prevalentemente nere (bianche solo nelle intersezioni fra le linee), disposte a formare un pannello rettangolare centrale (1.66×2.90m), campito da semplici motivi geometrici e forse destinato a ospitare la mensa. Il pannello è delimitato da una linea semplice, che determina uno schema bipartito: verso N tre file di 11 quadrati ciascuna (reticolato di linee), verso S un reticolato romboidale di linee semplici entro un quadrato. Foto da LANZA 2011, fig. 17 p. 102.
Industria 2, fase I, vano 6, cementizio litico
Rivestimento pavimentale in cementizio litico, di colore bianco. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio. Foto da LANZA 2011, fig. 17 p. 102; rielaborazione grafica P. Da Pieve.
Industria 2, fase I, vano 8, cementizio litico
Rivestimento pavimentale in cementizio litico, di colore bianco.Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio.
Industria 2, fase III, vano 16, cementizio litico
Rivestimento pavimentale in cementizio litico, di colore bianco.

Lunghezza: 3.70 m – Larghezza: >1.70 m
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1999-2003 – Ente responsabile: SBAPMAE
Industria 2, fase I, vano 7, cementizio fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Rivestimento pavimentale in cementizio fittile, di colore rosso. Potrebbe trattarsi di uno strato preparatorio.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Lunghezza: 3.70 m; Larghezza: >1.70 m;
Campo
Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.70 m – Larghezza: >1.70 m
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
Industria, area archeologica (Riferimento: SBAPMAE) Corso Industria – Monteu da Po (TO)
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12746