Indagini condotte in corrispondenza del civico 9 di via san Lorenzo hanno messo in luce una stratigrafia, che documenta la presenza di edifici, databili dall’età romana al basso medioevo. Il periodo romano è articolato in quattro fasi, databili tra il I sec. a.C. e il IV sec. d.C. Fase I, epoca tardorepubblicana: la roccia viva viene livellata per impostare le strutture, di cui si conserva parte di due muri, che delimitavano l’ambiente 1. Uno dei due muri conserva un lacerto di rivestimento in cocciopesto, a cui si appoggia un frammento di pavimento in cementizio a base fittile. A nord, si osserva una depressione con un allineamento di pietre che costituiva, probabilmente, la preparazione della soglia, in pietra. Fase Ia: i due muri edificati nel corso della fase I vengono interessati da alcune modifiche e si costruisce una canaletta, caratterizzata da un andamento serpentiforme da E a W. Il pavimento è completamente asportato. Fase II (I sec. d.C.) Le strutture vengono interessate da ristrutturazioni e si costruisce un nuovo muro, caratterizzato da andamento N-S, che delimita a est i vani 4 e 5. Fase IIa: nell’ambiente 4 si osserva la realizzazione di un piano pavimentale (forse preparazione) in cementizio a base fittile. La limitata estensione del saggio non permette di ricostruire le vicissitudini edilizie dell’edificio, se non attraverso ipotesi. Fase III: strati di crollo, che testimoniano la distruzione dell’edificio, a causa di un incendio. Sopra al pavimento costruito nel corso della fase II sono stati rinvenuti strati contenenti intonaci dipinti crollati, frammenti di pavimento in cementizio a base fittile, travi carbonizzate, frammenti di oggetti bronzei e un trapezoforo in marmo, con testa di leone. Pianta tratta da Atria Longa Patescunt.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Vano 4: ambiente parzialmente documentato. E’ possibile che il pavimento in cocciopesto fosse una preparazione, tuttavia si ritiene anche verosimile, che costituisse il rivestimento vero e proprio del vano, identificabile con un ambiente di servizio.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1999-2000 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
Domus di via San Lorenzo, strati di crollo, frammenti di cementizio
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: monocromo
Frammenti di cementizio a base fittile, probabilmente pertinenti alla fase II dell edifcio, rinvenuti negli strati di crollo, che documentano l’incendio che distrusse parte della casa.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Fortunati Zuccàla, M./ Simonotti, F./ Vitali, M.G. 2001, Aspetti dell’edilizia privata in Bergamo romana, in Abitare in Cisalpina: l’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana, Trieste, p. 347.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Domus di via San Lorenzo, strati di crollo, frammenti di cementizio, in TESS – scheda 12783 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12783), 2012