scheda

villa, corridoio 5a, cementizio litico
Grange di Milanere – Almese ( TO )


A partire dal 1979-80 l’Università di Torino e, più di recente, la Soprintendenza Archeologica del Piemonte hanno condotto importanti campagne di scavo che hanno consentito di documentare i resti di una grande villa romana in località Grange di Milanere, a SO di Almese (cfr. ubicazione, da Google Earth: in rosso), in un’area nota per il rinvenimento di materiali romani (fra cui tessere musive bianche e nere) già dal 1977. L’edificio, risalente all’età augustea (inizio I sec. d.C.) e in uso sino alla fine del III sec. d.C., sorge a mezzacosta sulle estreme propaggini SO del Monte Musiné, sulla sinistra orografica della Dora Riparia non lontano dal tracciato della cd. Via delle Gallie. Nonostante la documentazione edita a oggi risulti estremamente lacunosa e l’unica planimetria disponibile piuttosto datata (da G.L. GRASSIGLI, “La villa e il contesto produttivo nel paesaggio della Cisalpina”, in “Agricoltura e commerci nell’Italia antica”, a cura di L. Quilici, S. Quilici Gigli, Roma 1995, fig. 7 p. 233. Si presenta anche un rilievo fotogrammetrico parziale realizzato nel 2011, gentilmente messo a disposizione dal dott. F. Barello. In rosso l’indicazione di alcuni ambienti, ricostruita sulla base delle scarne notizie bibliografiche), le strutture testimoniano un’importante villa padronale per lo sfruttamento agricolo e silvo-pastorale della zona, probabilmente anche connessa alla gestione dei dazi della Quadragesima Galliarum. Il complesso, nato da un progetto unitario, si sviluppava su una superficie di oltre 3000mq, sfruttando il declivio naturale del terreno mediante terrazzamenti sostenuti, verso S, da un poderoso muraglione di contenimento. Sulla terrazza più alta si disponevano i vani residenziali, perduti durante il crollo del complesso forse in seguito a un incendio: frammenti di intonaci parietali, pavimenti a mosaico bicromo geometrico e cementizio litico con inserti musivi (fasce perimetrali?) attestano il livello di ricchezza di questo settore, articolato attorno a un peristilio centrale e definito da un porticato sul lato verso valle. Al piano inferiore si aprivano alloggi per la servitù e ambienti di servizio (cucine, dispense, magazzini), in alcuni dei quali sono stati rinvenuti piani pavimentali, molto degradati, in semplice cementizio fittile o litico (definito in letteratura “mosaico a scaglie”). Un’ampia terrazza verso valle (larga 30m) doveva invece essere occupata da un’area a cielo aperto, circondata da un porticato e forse utilizzata come orto o frutteto. L’accesso alla villa avveniva verosimilmente da monte, dove è stata di recente rinvenuta una fronte con scala di accesso e due ali laterali, con portico antistante. La frammentarietà dei dati disponibili e la mancanza di una documentazione di scavo completa ha limitato l’analisi dei rivestimenti pavimentali: in via preliminare si presentano in questa sede i pavimenti in cementizio litico dei vani 2-5-5a-5b (settore SO) e quello in cementizio fittile del vano 31 (settore NE). A testimonianza della ricchezza dell’edificio, specie nei piani superiori a destinazione residenziale, si segnalano inoltre lacerti di “mosaico a scaglie” (cementizio litico?) dagli strati di crollo nei vani 3-4 (settore O); frammenti di “mosaico geometrico bicromo e cocciopesto a tessere colorate o bianche e nere” nei crolli dei vani 2 e 5 (settore SO) e nei crolli a O del perimetrale occidentale della villa (tratto S); lacerti di “malta su vespaio” dal braccio O del porticato S; lacerti di cementizio litico con inserti a mosaico dal crollo nel vano 25 (settore E) e frammenti di “signino” e “cocciopesto a tessere bianche alternate a fasce di mosaico bicromo” nei crolli dei vani 20-22 (settore SE).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
villa, vano 2, cementizio litico
In letteratura definito "mosaico a scaglie", il pavimento è costituito da un cementizio a base litica di colore bianco.

villa, vano 31, cementizio fittile
Rivestimento pavimentale in cementizio fittile, composto da scaglie di laterizi o ceramica (anche sigillata) di dimensioni centimetriche (1x2cm). La superficie, nonostante il pessimo stato di conservazione, risulta piuttosto uniforme e liscia. Foto Archivio SAR-PIE (indagini 2007).

villa, vano 5, cementizio litico
In letteratura definito "mosaico a scaglie", il pavimento è costituito da un cementizio a base litica di colore bianco.

villa, vano 5b, cementizio litico
In letteratura definito "mosaico a scaglie", il pavimento è costituito da un cementizio a base litica di colore bianco.


Corridoio 5a. Vano di forma rettangolare allungata in senso EO, separato dai vani adiacenti 5 (a S) e 5b (a N) mediante tramezzi in argilla cruda su telaio ligneo. Il corridoio è pavimentato con un "mosaico a scaglie" e mette in comunicazione l’ambiente 2 con il settore esterno occidentale della villa.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1984 – Ente responsabile: Università di Torino

Villa, corridoio 5a, cementizio litico

Parte dell’ambiente: corridoio
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

In letteratura definito "mosaico a scaglie", il pavimento è costituito da un cementizio a base litica di colore bianco.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Almese, villa romana)
Il pavimento è coperto.

Almese, villa romana (Riferimento: SBAPMAE) Loc. Grange di Milanere – Almese (TO)

Cantino Wataghin, G. 1986, Almese (TO), loc. Grange di Rivera. Villa romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 202.
Cantino Wataghin, G. 1991, Almese (TO), loc. Grange di Rivera. Villa romana., in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, Torino, p. 199.

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , villa, corridoio 5a, cementizio litico, in TESS – scheda 12903 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12903), 2012

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12903


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