In seguito a rinvenimenti casuali nell’ambito di lavori edilizi programmati nell’area di via Marconi la SAER ha effettuato uno scavo volto all’esplorazione dell’area, che ha messo in parte in luce i resti di una villa di età romana. La villa si trovava nel suburbio meridionale di Forum Popili e di essa è stata messa in luce solo una porzione della pars urbana, mentre il resto dell’area è stato indagato per mezzo di numerosi saggi. Più in particolare della pars urbana sembra essere stato individuato un piccolo settore termale che doveva servire la villa, con tre ambienti rettangolari si allungavano in senso NE/SO accanto all’ambiente D, caratterizzato da una vasca a due livelli, con una strutture semicircolare e pavimentato in esagonette, corrispondente forse al frigidarium. I vano A, B e C per la presenza di pilae per suspensurae possono forse essere interpretati come gli ambienti riscaldati del complesso. A N-E del probabile frigidarium D si trovano tre ambienti (G-H-I), disposti a squadra proprio attorno al frigidarium e scavati solo in parte (l’ambiente H mostrava notevoli resti di crollo). Ad Ovest del vano B si trova il grande cortile E, dotato di pozzo e pavimentato con esagonette di cotto; a Sud di esso si apriva il vano F, scavato solo in parte, pavimentato in tessellato e forse riferibile al settore residenziale della villa piuttosto che all’area termale, a cui era collegato per mezzo della corte E. Un saggio aperto pochi metri più a NO di E ha messo in luce i resti di un ulteriore ambiente (L), dotato di pavimento in tessellato. Gli altri saggi hanno permesso di chiarire che la villa si estendeva a Nord di una strada glareata messa parzialmente in luce; il saggio 20, a meridione del settore termale, ha invece scoperto una piccola vasca in cocciopesto con il fondo pavimentato in tessellato. Nell’area sono state rintracciate anche numerose sepolture, alcune delle quali utilizzavano i piani pavimentali della villa come piano deposizionali per le salme. La fase di impianto della villa sarebbe da riferire al periodo compreso tra la seconda metà del I sec. a.C. e i decenni iniziali del I sec. d.C., mentre sono documentati rifacimenti successivi e i materiali rintracciati mostrano una frequentazione dell’area almeno fino al V sec.d.C. (le piante sono tratte da "La villa romana di via Marconi a Forlimpopoli" a cura di C. Guarnieri, Forlimpopoli 2004, tavv. 1-2).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Villa via Marconi, vano D, pavimento ad esagonette Rivestimento a commessi di laterizi con esagonette di cotto, rintracciato per la quasi totalità della superficie originaria. Il rivestimento è stato rintracciato nella porzione absidata della vasca; si ignora se la porzione restante della vasca fosse pavimentata allo stesso modo.
Villa via Marconi, vano F, tessellato nero Rivestimento in tessellato monocromo, rintracciato per una parte della superficie originaria. La parte messa in luce è molto esigua e forse riferibile al solo bordo; nello scavo è stata messa in luce anche una lastrina in marmo bianco rintracciata "accanto al sottofondo": questo elemento ha fatto ipotizzare in bibliografia che la decorazione prevedesse inserti marmorei (o misti) sparsi sulla superficie, tuttavia non si hanno abbastanza elemnti per confermare o confutare tale ipotesi.
Un saggio posto a NO della corte E ha messo in luce un tratto di pavimento in tessellato riconducibile ad un ulteriore ambiente del complesso, chiamato ambiente L, di cui non si hanno ulteriori informazioni.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2000 – Ente responsabile: SA ER
Villa via Marconi, vano L, tessellato nero con punteggiato di dadi bianchi
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Rivestimento in tessellato bicromo, rintracciato per una parte della superfcie originaria e decorato da un punteggiato regolare di dadi bianchi du fondo nero. Si nota anche la presenza di malta nera a stuccare gli interstizi tra le tessere.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto a grnulometria differenziata
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato con inserti di tessere musive di modulo maggiore) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 107b – punteggiato di dadi su tessellatum in colore contrastante
Referenza fotografica: Villa via Marconi 2004 tav. 15
2004, in La villa romana di via Marconi a Forlimpopoli, Forlimpopoli, p. 22, tav. 15.Morigi, A. 2010, Forlimpopoli: forma e urbanistica, in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 159.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Villa via Marconi, vano L, tessellato nero con punteggiato di dadi bianchi, in TESS – scheda 14426 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14426), 2013