Nel 1992 la SAER ha effettuato uno scavo presso lo scolo Calcarata, nel comune di Bentivoglio (a Nord di Bologna), mettendo parzialmente in luce i resti di una villa rustica di dimensioni piuttosto cospicue. La villa doveva probabilmente avere una pianta quadrangolare chiusa da muri rettilinei contraffortati, con all’interno stanze a pianta pressoché rettangolare che, almeno nella parte indagata, convergevano su uno spazio centrale scoperto (un cortile con parziali affacciamenti a porticato). Un’intelaitaura lignea doveva fare da sostegno per gli alzati parietali in argilla cruda, mentre i tetti prevedevano tegole e coppi. I piani pavimentali erano quasi tutti in argilla battuta, con l’eccezione di un ambiente con pavimento a commessi di laterizi, la cui funzione di vasca è confermata dalla presenza di un cordolo in cocciopesto impermealizzante. Questo impianto risulta legato ad un’economia di tipo agricolo e caratterizzato da una funzionalità limitata nel tempo: i dati archeologici infatti confermano la fondazione dell’edificio nella prima età imperiale e il suo abbandono entro la fine del II sec.d.C. (la pianta dell’edificio è tratta da Ortalli 2004, fig. 154).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ortalli, J. 1994, L’insediamento rurale in Emilia centrale, in Il tesoro nel pozzo: pozzi-deposito e tesaurizzazioni nell’antica Emilia, Modena, p. 191, figg, 177-178.