Nel 1978 uno sterro nel podere Gambarata ha messo in luce un piccolo impianto produttivo di età augustea; tale impianto utilizzato per la produzione vinaria, va probabilmente riferito alla pars rustica di una villa. Del torcular resta la grande pietra di base dove dovevano essere infissi i montanti verticali del torchio, mentre il braccio orizzontale doveva estendersi verso Nord. Nel vano immediatamente ad oriente sono stati rinvenuti alemno quattro dolii infissi nel terreno, mentre i due vani adiacenti posti ad oriente sono probabilmente due vasche e presentano pavimenti a commessi di laterizi.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Gambarata, vasca in opus spicatum Rivestimento a commessi di laterizi con mattoncini disposti a spina di pesce, rintracciata per una parte della superficie originaria. Nel pavimento in luogo dei consueto mattoncini rettangolari, sono impiegato mattoncini a losanga; inoltre si nota che ogni due file a spina di pesce sono intervallati da una fila mattoncini rettangolari.
1989, in Insediamenti rurali in Emilia Romagna, Marche, Cinisello Balsamo, p. 14, fig. 10.Patroncini, L./ Lasagna, C. 1980, Gambarata, in Quaderni d’Archeologia Reggiana, p. 136, fig. a p. 137.